Si cerca il Top Player? Intanto godiamoci il Top Mister Il grande attaccante è una necessità, ma non si deve mai dimenticare che la star resta Antonio Conte, con il suo gioco corale che dipende dal gruppo e non dal singolo
Robin van Persie chiede 7 milioni a stagione, Gonzalo Higuain ne pretende almeno 4,5, Luis Alberto Suarez non scenderebbe certamente sotto questa soglia… Sono tutti grandi bomber in grado di far compiere alla Juve il salto di qualità di cui ha bisogno e di garantire quei gol che avrebbero reso le cose molto più agevoli durante quest’ultimo campionato, ma non ci si deve dimenticare di una cosa fondamentale: Madama ha espresso un calcio spettacolare, uno dei migliori d’Europa e questo è merito solo di Antonio Conte. Il tecnico salentino ha portato uno stile di gioco splendido, fatto scambi veloci, palla a terra e tutto condito da quel necessario furore agonistico in grado di intimorire qualsiasi avversario. Le scorribande offensive dei centrocampisti sono state fondamentali, ma l’apporto collettivo degli undici titolari in ogni azione è innegabile, dando la chiara dimostrazione di uno studio maniacale dei particolari. Nel 2007, dopo l’addio di Didier Deschamps, Conte è stato vicino alla Vecchia Signora, anche se poi si decise di puntare su Claudio Ranieri. In un’intervista rilasciata il 29 ottobre dello stesso anno, durante il programma televisivo Soccer Time, l’ex capitano bianconero disse: «Nonostante sia ancora presto per capire se sono stati recepiti i dettami tattici di Ranieri, non mi piace il suo gioco, caratterizzato da quella palla lunga per la prima punta e dall’attesa dell’invenzione da parte del campione». Già cinque anni fa, lo storico numero 8 juventino aveva fatto capire come intendeva il calcio e cosa avrebbe preteso dai suoi calciatori, insistendo sulla volontà di portare innovazione in uno sport che prima di ogni cosa deve essere veicolo di entusiasmo e non di noia. Appena qualche giorno fa, questo “uomo dei miracoli” ha rinnovato fino al 2015, con la piena intenzione di dare continuità al progetto iniziato quest’anno, dove il campione è al servizio totale della causa e in cui le sue doti debbano essere funzionali alla coralità dei suoi schemi. Suarez, Van Persie e Higuain hanno tutti le caratteristiche per interpretare il Top Player da 25 gol a stagione e allo stesso tempo garantire quei movimenti necessari alle incursioni dei compagni; ma, al contrario di qualche anno fa, non rappresenterebbero i “registi” delle vittorie della società di corso Galileo Ferraris, perché quel ruolo spetta ad un uomo giunto a Torino nel ’91 per giocare e che venti anni dopo vi è ritornato da allenatore portando uno stile di gioco spettacolare, con quel fattore X in possesso solo dei “Top Mister”…
fonte: tmw
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