[Diretta Live] Porto-Juventus 0-2., CHAMPIONS LEAGUE: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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TOPIC_ICON11  view post Posted on 18/2/2017, 00:01     +1   -1
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U2qVIrl

Porto-Juventus si gioca mercoledì 22 febbraio alle ore 20:45 allo stadio "Do Dragão" di Porto.

Per la Juventus indisponibili: De Ceglie, Mattiello e Mandragora; squalificati: nessuno; diffidati: nessuno.

PROBABILE FORMAZIONE

Buffon

Lichtsteiner - Barzagli - Chiellini - Alex Sandro

Khedira - Pjanic

Cuadrado - Dybala - Mandzukic

Higuain

PANCHINA

Neto
Rugani
Benatia
Dani Alves
Asamoah
Marchisio
Pjaca

ALTRI CONVOCATI

Audero
Bonucci
Sturaro
Rincon
Lemina



Edited by zebrone84 - 23/2/2017, 12:38
 
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Fender87
view post Posted on 18/2/2017, 15:44     +1   -1




Rugani?
 
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Fender87
view post Posted on 19/2/2017, 20:52     +1   -1




Alex Sandro ammonisce: "Attenti al Porto, sono indemoniati contro le big. Al Dragao sono pericolosi".







Mercoledi Alex Sandro ritrova da avversario la sua ex squadra, il Porto. La Juve lo acquistò spendendo 26 milioni di euro, strappandolo al Manchester City. Il terzino ha raccontato ai media brasiliani e ai compagni di squadra: "Sono ansioso e felice di tornare al Dragao. Quando il Porto scende in campo contro una big d'Europa, come la Juve, riesce sempre a dare il massimo e gioca come fosse la partita della vita. Ecco perchè dico che dobbiamo stare attenti". Anche Dani Alves ammonisce: "In campionato stiamo facendo bene, ma in Europa servirà di più. Contro il Porto ci attende una partita difficile, la maggiore difficoltà sarà l'intensità dei portoghesi. Comunque posso dire che siamo preparati per affrontare questo tipo di gara, in gruppo c'è gente che ha esperienza. Andiamo con la massima fiducia, fare una grande partita e riportare un buon risultato a Torino".



Tuttosport
 
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Fender87
view post Posted on 20/2/2017, 18:13     +1   -1




A due giorni dalla gara d'andata degli ottavi di finale, il presidente dei Dragoes prima parla a metà tra orgoglio e provocazione, poi ammette: "I bianconeri sono una grande squadra, sono arrivati in finale due anni fa"




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"Anche la Roma era favorita contro di noi, eppure abbiamo vinto 3-0...". Con un misto di orgoglio e provocazione, il presidente del Porto Pinto da Costa manda un messaggio chiaro alla Juventus, in vista della gara d'andata degli ottavi di finale di Champions League. "I bianconeri sono una grande squadra, sono arrivati in finale due anni fa, quindi abbastanza difficili da affrontare", spiega il numero uno dei Dragoes, prima di ricordare come anche la squadra di Spalletti (dopo l'1-1 dell'andata) godesse dei favori del pronostico, prima di venire sconfitta per 0-3 all'Olimpico nel ritorno dei playoff. "I successi del calcio portoghese in Champions League sono fondamentali per il nostro movimento", avverte, infine, Pinto da Costa, consapevole del tracollo, in questa stagione, del ranking lusitano, superato da Francia e Russia e scivolato al settimo posto in Europa.

GazzettaDelloSport
 
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Fender87
view post Posted on 21/2/2017, 09:36     +1   -1




Repubblica: "Juve, buone notizie: recuperati Chiellini e Barzagli, che “vedono” la convocazione. Stamane il collaudo, prima del decollo per Oporto"








Si può fare, assicura Dani Alves dall’alto delle sue tre Champions vinte, una in più della Juventus: «Possiamo arrivare in fondo, ma è meglio dirlo a bassa voce, a Torino sono molto superstiziosi ». Il brasiliano torna sul suo addio al Barcellona: «Andarmene gratis fu un colpo di classe. I dirigenti furono falsi e ingrati, non mi rispettarono. Loro non sanno trattare con i giocatori». Dani Alves getta veleno anche su quel Real Madrid di Mourinho che «non sapeva perdere e giocò sporco». Infine, commentando la sua bacheca, inferiore soltanto a quella di Ryan Giggs, fa spallucce: «Vincere non ti rende una persona migliore. I miei 33 titoli, come dicono nel film $BST, sono soltanto coppe vuote». L’inseguimento a quel bellissimo portaombrelli che la Juve sogna da più di vent’anni riprende domani, con l’andata degli ottavi nella tana del miglior Porto dell’ultimo lustro: sei vittorie consecutive in campionato (come i bianconeri), dieci nelle ultime undici giornate. La squadra lusitana non è più quella teoricamente abbordabile dei giorni del sorteggio. «Superate certe difficoltà di inizio di stagione, il Porto è tornato a grandi livelli: serviranno due grandi partite» avverte Bonucci. «Anche la Roma era favorita contro di noi, eppure abbiamo vinto 3-0», ricorda con un certo orgoglio Pinto da Costa, presidente dei Dragoes. Per tentare il colpo gobbo in un Estadio Do Dragão tutto esaurito e inviolato in campionato da dieci mesi e in Europa da un anno (25 febbraio 2016, 0-2 contro il Borussia Dortmund), la Juve confermerà il 4-2-3-1 pentastellato, all’esordio internazionale. Buone notizie dai recuperati Chiellini e Barzagli, che “vedono” la convocazione. Stamane il collaudo, prima del decollo per Oporto

Repubblica - Ormezzano
 
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Fender87
view post Posted on 21/2/2017, 09:48     +1   -1




"Cessioni a cifre da record: così il Porto resiste nell’élite. Il club cresce talenti e li vende nella galassia Mendes, l’agente più potente"




PRESIDENTE_biografia





L’ultimo idolo della curva non è cresciuto in casa Porto: è arrivato a gennaio, si chiama Francisco Soares detto Tiquino, ha segnato 4 reti in tre partite e si è guadagnato il soprannome di «nuovo Hulk». Per capire se davvero il paragone ha senso, a dispetto della differenza di stazza tra i due, non basterà contare i gol bisognerà contare i milioni. Soares è arrivato per 3,5 e vedremo la differenza quando se ne andrà. Il Porto non è un approdo, è una parentesi. Il club vive sulla compravendita e su un sistema che si è spinto al limite sotto la gestione del procuratore più famoso del mondo, Jorge Mendes, quello che gestisce Mourinho e Ronaldo e anche quello che fa girare i soldi nelle casse del Porto. Più di 300 milioni in dieci anni, dalla Champions League vinta a sorpresa nel 2004 alla scorsa stagione, un viavai di nomi e un rincaro costante. Tutto o quasi orchestrato da Mendes in un crescendo che ora inizia a dare nell’occhio e infatti il Porto si è fatto prudente. Per la prima volta registra un passivo nel bilancio, meno 18,6 milioni dopo una striscia in attivo da vertigine. È solo un riposizionamento, lo schema non cambia anche perché è quello con cui le squadre portoghesi riescono a restare nel mondo governato dai cinque campionati. Inghilterra, Germania, Spagna, Italia e Francia, ma Benfica e Porto hanno posti fissi in Champions e sono abituate agli alti livelli. Restano aggrappate al giro che conta grazie a due reti: lo scouting e il mercato. Lo sa bene il tecnico che tenterà di fermare la Juve, Nuno Espirito Santo. Lui è il primo giocatore che il super agente ha ceduto in Spagna, 20 anni fa. Era il 1997 e i due insieme hanno aperto una rotta e un impero. Nuno era un giovane portiere del Vitoria Guimares e Mendes un intermediario alle prime armi. Quando è iniziata la trattativa Nuno valeva un milione, ma nel mentre è diventato più famoso del previsto, il presidente voleva alzare il prezzo e Mendes ha orchestrato la resistenza. Ha detto al suo assistito di smettere di giocare, di comportarsi da depresso scostante, di fingersi ubriaco. Il presidente lo ha visto così è ha ceduto. Secondo Nuno ormai la storiella è così famosa che si è arricchita di particolari: «Ne ho sentite tante versioni, alcune fantasiose ma di certo Jorge sapeva come insistere». E ne ha fatto un marchio. Tutt’oggi i due si ritrovano ogni mese a parlare di calcio, talenti, futuro. La tecnica Mendes si è raffinata e pure stiracchiata, la sua agenzia è nel mirino di Footballeaks e di ben più seri osservatori: la tattica è discutibile, il successo no. Ora siamo alla seconda generazione perché uno dei protetti di Mendes, Deco, uomo della Champions 2004 e soprattutto uno dei primi ceduti a peso d’oro (al Barcellona per 23 milioni) si è messo a fare il procuratore e ha portato Tiquino al Porto. Più che una rete, una galassia che comprende anche il passaggio di Alex Sandro alla Juve per 26 milioni nel 2015, l’anno dell’eccesso con il Porto che piazza Danilo al Real Madrid per 31 milioni e Jackson Martinez all’Atletico per 37. Il giro di affari che spinge il Porto.

La Stampa
 
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view post Posted on 21/2/2017, 15:13     +1   -1
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Porto-Juve, i convocati

A010

La Juve è in procinto di partire per la trasferta di Champions League contro il Porto.

Terminato l'allenamento di rifinitura di questa mattina, ecco l'elenco dei 23 uomini a disposizione diramato dal tecnico Massimiliano Allegri.

1 Buffon
3 Chiellini
4 Benatia
5 Pjanic
6 Khedira
7 Cuadrado
8 Marchisio
9 Higuain
12 Alex Sandro
15 Barzagli
17 Mandzukic
18 Lemina
19 Bonucci
20 Pjaca
21 Dybala
22 Asamoah
23 Dani Alves
24 Rugani
25 Neto
26 Lichtsteiner
27 Sturaro
28 Rincon
32 Audero

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view post Posted on 21/2/2017, 15:23     +1   -1
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brych01

Al “Do Dragao” arbitra Brych.

Il fischietto di Monaco di Baviera sarà coadiuvato dai connazionali Mark Borsch e Stefan Lupp, addizionali Marco Fritz e Bastian Dankert, quarto uomo Rafael Foltyn.
 
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view post Posted on 21/2/2017, 19:24     +1   -1
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UFFICIALE: Bonucci in tribuna.
 
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MattyHakanÇalhanoglu
view post Posted on 21/2/2017, 22:56     +1   -1




MAH. Spero serva a qualcosa una punizione del genere..e che non ci si ritorce contro
 
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Manny80
view post Posted on 21/2/2017, 23:25     +1   -1




Alla Juve si deve avere un certo codice di comportamento e negli ultimi tempi molti stanno esagerando. Detto questo, temo che non convocare Bonucci sia stata una mossa non molto intelligente in quanto domani non ci troveremo un Palermo o un Crotone asserragliato in difesa che non supera il centrocampo e avremo bisogno dei soldati migliori per vincere la battaglia. Forse era meglio solo una multa bella pesante!
 
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Alex JF
view post Posted on 22/2/2017, 08:45     +1   +1   -1




Sono d'accordo con la multa pesante e via. Inoltre per la reazione che ha avuto Allegri non può ergersi a paladino della giustizia
 
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Fender87
view post Posted on 22/2/2017, 09:46     +1   -1




Sconcerti: "Società fragile, si è lasciato che la vicenda restasse tra giocatore e tecnico. Può avere strascichi pericolosi"









La prima impressione è che a uscire in modo fragile dalla storiaccia Allegri-Bonucci sia la società. Non può essere giudice Allegri che è ampiamente parte in causa. Non può dare punizioni diverse agli altri e a se stesso. Essendo stato molto plateale l’incidente e riguardando due suoi tesserati, toccava alla Juventus dare linee di comportamento al di sopra delle parti. Si è lasciato invece che la vicenda restasse tra giocatore e tecnico, cioè fra tutto il mondo Juve ma fuori dalla Juve. È anche un po’ volgare la donazione di Allegri a copertura delle sue offese pubbliche, come vincesse sempre la prepotenza del denaro. Ma capisco anche che con la frittata limpida sul piatto uscirne bene era molto difficile. Mi sembra abbia prevalso un cattivo senso del reale, la divisione per tre di un danno serio e molto seccante. La Juve si è presa la parte della debolezza, ma ha «ufficialmente» condiviso con l’allenatore la punizione. Che sia l’opposto è evidente, questo tipo di punizioni sono da statuto a carico delle società. Tocca all’allenatore semmai condividere. E Allegri non poteva fare altro visto il torto palese. Bonucci era il vaso di coccio sul tavolo. Sarà semmai importante capire cosa rimarrà dello screzio. È stato molto violento. E tra figure che nello spogliatoio si equivalgono. Il resto è una brutta storia di cui si parlerà ancora domani solo in base al risultato della partita col Porto. Raramente conta altro nel calcio. Ma una riflessione la Juve e Allegri devono farla. Era già successo a Firenze, stessa offesa contro il quarto uomo. Allegri disse che c’era stato un equivoco, non è nel suo stile il turpiloquio. Va bene comunque, nessuno è un santo. E nessuno vuole nemmeno un campo di calcio bianco come un giglio, è giusto abbia il suo tasso di durezza, le sue liberazioni. Ma senza prendersi in giro. La Juve lo sa. Dalla prossima volta deve anche dirlo.


Corriere della Sera
 
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Fender87
view post Posted on 22/2/2017, 12:21     +1   -1




 
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view post Posted on 22/2/2017, 13:44     +1   -1
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CITAZIONE (Alex JF @ 22/2/2017, 08:45) 
Sono d'accordo con la multa pesante e via. Inoltre per la reazione che ha avuto Allegri non può ergersi a paladino della giustizia

Infatti si è automultato con 100 mila euro, prima di parlare magari informarsi.
 
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27 replies since 18/2/2017, 00:01   1214 views
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