UNA STAGIONE DOPO
A seguito di una strepitosa cavalcata terminata con la vittoria del quinto scudetto di
fila, ci apprestiamo a dare i voti ai “novellini” acquistati durante la scorsa sessione
estiva di mercato, con valutazione finale all'operato della dirigenza bianconera.
NETO s.v – 180 minuti con Frosinone e Verona in campionato, apparso per lo più in
Coppa Italia: difficile credere che il brasiliano possa raccogliere l'immane eredità di
Buffon.
DANIELE RUGANI 6 – Giunto a Torino con l'etichetta di “Predestinato”, dimostra
una certa costanza nell'allenarsi e apprendere consigli utili dai veterani che ricoprono
il suo ruolo, divenendo successivamente fondamentale per il rush finale a causa del
lungo stop di Chiellini. Ai suoi piedi è affidato il futuro della difesa.
ALEX SANDRO 8 – Un fulmine sulla fascia sinistra, ottimo crossatore ed assist
man in grado di saper gestire alla perfezione sia le fasi difensive che quelle offensive,
grazie anche alla sua grande intelligenza tattica. Il passaggio di consegne con Evra è
da ritenere già cosa fatta.
SAMI KHEDIRA 7.5 – La Juventus con lui non ha mai perso: leader silenzioso e
concreto in grado di far dimenticare il suo predecessore ai tifosi bianconeri. I
numerosi acciacchi fisici non ci forniscono un metro di giudizio più equo.
MARIO LEMINA 6 – Scarso il minutaggio concessogli in campionato, viene
riscattato per via del grave infortunio capitato a Marchisio. Merita un'altra chance.
HERNANES 5 – Unico bocciato nella Juve di quest'anno. Giunto alla corte di
Massimiliano Allegri nelle ultime ore del calciomercato, in breve tempo si è rivelato
una seconda linea su cui risulta impossibile costruire la nuova Juve.
JUAN CUADRADO 8 – Le sue accelerazioni sono un vero e proprio grattacapo per
le difese avversarie, è stata l'arma tattica in più con cui Allegri ha spaccato diverse
partite. Marotta e Paratici faranno di tutto per trattenerlo a Torino, ma non sarà facile
per via del forte interesse di Antonio Conte, neo allenatore del Chelsea, nel riportarlo
in Inghilterra.
PAULO DYBALA 9 – Rimpiazzare uno come Tevez alla giovane età di 23 anni era
tutt'altro che scontato, eppure è accaduto. L'argentino, grazie ai 21 gol realizzati in
questa stagione, si è caricato la squadra sulle spalle, portando la sua immensa qualità
tecnica al servizio dei compagni. Alla faccia del sopravvalutato...
MARIO MANDZUKIC 8 – Un gladiatore, senza ombra di dubbio: pedina
fondamentale per il gioco proposto da Allegri, come fondamentali sono i gol – non
tanti – messi a segno in partite che avevano preso una brutta piega (vedi Empoli e
Milan). Con Dybala ha immediatamente trovato il feeling vincente, in coppia con
l'argentino l'attacco rende di più per via degli innumerevoli spazi creati da
quest'ultimo per il croato. Indissolubili.
ZAZA 7 – Il gol scudetto al Napoli porta la firma del bomber lucano. Deve invece
crescere dal punto di vista caratteriale: troppa irruenza gratuita seguita da una
innumerevole quantità di cartellini gialli.
DIRIGENZA 9 – Ultima ma non per importanza: società seria come poche, in grado
di trasmettere fiducia a squadra e tecnico nel momento più difficile di questo
quinquennio di successi. Tutto il resto è storia.
ALESSANDRO CHIMENTIEdited by Ale_Chimenti98 - 12/5/2016, 18:32