Pelè: "Fui vicino alla Juve, ma preferii rimanere al Santos."

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Fender87
view post Posted on 23/4/2016, 22:47     +1   -1




Pelè: “Rifiutai la Juve ma non ho rimpianti. Oggi sogno di essere l’ultimo tedoforo a Rio”



Pelè alla presentazione del film «Pelé. Birth of a Legend» al Tribeca Festival di New York

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O Rei ha un sogno: essere scelto per fare l’ultimo tedoforo nella cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Rio, il prossimo 5 agosto, e quindi avere l’onore di accendere nel Maracanà il tripode con la fiamma olimpica. Pelé ne ha parlato in un’intervista concessa al network statunitense Nbc in occasione della presentazione a New York del film `Pelé-la nascita di una leggenda´, in cui si narra la storia dell’ex fuoriclasse, da quando era bambino fino all’ `esplosione´ ai Mondiali di Svezia 1958.
«Io sarei felice, diciamo anzi strafelice se questo (essere l’ultimo tedoforo n.d.r.) succedesse - ha detto Pelé -. Sarebbe un regalo meraviglioso di Dio se le mie condizioni di salute mi permetteranno di essere lì quel giorno. Desidero ogni fortuna per il mio Brasile». Anche in questa occasione `la Perla Nera´ ha ribadito di avere un solo grande rimpianto in ambito calcistico, che è quello di non aver mai preso parte a un’Olimpiade, «visto che ai miei tempi i professionisti non potevano parteciparvi». È stato anche testimonial della candidatura di Rio 2016, e molti ricordano le sue lacrime quando, a Copenaghen, venne annunciato che la sede prescelta per i Giochi che si svolgeranno quest’anno era proprio la Città Meravigliosa.
«Non ho mai giocato in un’Olimpiade - ha detto O Rei -, e il Brasile non ha mai vinto la medaglia d’oro nel calcio. Io sono un tipo molto emotivo, piango facilmente, e uno dei motivi di quelle mie lacrime a Copenaghen è stato che in quei momenti ho ripensato al fatto di non aver mai preso parte ai Giochi».
Ma vista la crisi economica e politica del Brasile, che Olimpiade sarà quella di Rio? «Aiuterebbe molto se la Selecao vincesse l’oro nel calcio - ha risposto Pelé -, ma ora la cosa più importante è che la situazione politica non è affatto buona e manca poco all’inizio dei Giochi. La cosa essenziale è che l’organizzazione sia buona e che il Brasile come paese faccia bella figura».
Poi Pelé ha raccontato un aneddoto del suo passato da giocatore: «in alcuni momenti sono stato vicino a lasciare il Brasile per trasferirmi in Europa. Sarei potuto andare al Real Madrid, in Spagna, oppure al Napoli, in Italia». «Ci furono anche altri interessamenti da parte di top club europei quali Manchester United e Juventus - ha aggiunto -, ma alla fine ho reputato corretto continuare la mia carriera in Brasile. Rimpianti? Non ne ho. Militavo nel Santos, all’epoca una delle compagini più forti al mondo»

La Stampa
 
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