Trezeguet: "Mi rivedo in Dybala, lo spirito Juve è eterno"

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Fender87
view post Posted on 8/9/2015, 08:59     +1   -1




Trezeguet: "Mi rivedo in Dybala, lo spirito Juve è eterno"





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Buongiorno Trezeguet, questa sera c’è Juventus-Boca Juniors, sfida fra i grandi ex dei due club. E’ per una buona causa, ma dica la verità: vi divertite ancora? «Da matti. E’ logico, dai. E’ un’occasione per ritrovarsi, riprovare sensazioni bellissime, rivedere il pubblico. Siamo amici».

Ma quando l’arbitro fischia l’inizio c’è qualcuno che fa sul serio?

«In un certo modo sì, la voglia di vincere è sempre quella. Poi, ovviamente, ce la prendiamo con più calma».

Ma c’è qualcuno che se la gioca più sul serio degli altri?


«Beh, io, per esempio. E poi Edgar (Davids, ndr) e Paolo (Montero, ndr). Ma quasi tutti vogliono dare il loro contributo: poi c’è chi si allena di più e chi di meno. Si ricreano le stesse dinamiche».

Tuttavia, c’è qualcosa di più importante al di là della rimpatriata fra amici dietro queste partite, vero?

«Esatto. Questo progetto è un modo per sviluppare il marchio della Juventus. Io credo che questo club, insieme a Real Madrid e Manchester United, abbia la più grande storia, ma dobbiamo sfruttare ancora meglio il marchio. Portare le Legends all’estero, come facciamo, significa portare la juventinità: perché questi giocatori sono amati e conosciuti ovunque e amano ancora tanto la maglia, sanno rappresentarne i valori e permettono di sviluppare la popolarità mondiale del club. Il mio nuovo ruolo nella Juventus è legato a questo: lavoro anche a stretto contatto con il marketing, affiancando chi deve stringere accordi commerciali, dando più forza alla nostra proposta. Mi piace questo ruolo, lo svolgo a tempo pieno: mi sono trasferito a Torino, vivo dietro la sede, dove vado ogni giorno».

E’ quello che farà da grande?

«Sto imparando e sto crescendo come dirigente. Ora sono concentrato sul progetto della Juventus, ma guardo anche con interesse alla rivoluzione che sta avvenendo alla Fifa: avete notato? I calciatori stanno riprendendosi il calcio. E’ giusto così, secondo me. E potrei dare il mio contributo: ho un ottimo rapporto con Michel Platini».

Stasera, comunque, si gioca anche per i bambini africani. Lei è stato in Africa, a visitare le strutture del progetto che finanzierà questa partita.

«E’ stato un viaggio forte, che mi ha fatto riflettere. I bambini di quelle zone del Mali vedono cose che i bambini non dovrebbero vedere. Eppure parlando di calcio riuscivi a strappare loro un sorriso. Vorrei vedere lo stadio pieno: i tifosi si divertiranno per una causa veramente buona».

Che effetto le fa tornare in Italia ed essere fermato dai tifosi?

«L’amore che la gente mi dedica è qualcosa di straordinario. Mi fa sentire bene: anche perché sono straniero e significa che non è rimasto nei cuori solo il calciatore, un po’ anche l’uomo. Amo Torino, amo vivere qui, voglio bene al Monaco, al River Plate... Ma la Juventus è l’amore della mia vita. E Torino è uno dei segreti della Juventus».

In che senso?

«Città perfetta per concentrarsi, pensare solo al calcio, restare tranquilli, coltivare lo spirito della Juve».

Tuttosport

Trezeguet: «Juve rivoluzionata, le sconfitte servono per crescere»





Il campionato è fermo e la Juventus torna indietro con i ricordi. Tramite il profilo Twitter ufficiale della società, infatti, Trezeguet, ex attaccante juventino, ha risposto alle domande dei tifosi su passato e presente della società. A chi chiedeva quale fosse l’obiettivo stagionale della Juventus, l’ex punta francese ha risposto: «Con i nuovi arrivati continuiamo ad avere lo stesso obiettivo: vincere! Ci sono stati dei grandi cambiamenti, perché sono andati via dei giocatori importanti e che hanno fatto anche una storia importante. Adesso sono arrivati i nuovi e c'è un mix di esperienza e gente giovane. Però allo stesso tempo, io sono convinto che siano importanti questi cambi, perché l'obiettivo è sempre quello di vincere. Per questo io mi auguro che la squadra e sono sicuro, si riprenderà perché le sconfitte servono per motivare, per lavorare di più e per confermarsi e anche voler crescere. Questo gruppo è molto unito e in più hanno dei giocatori di altissimo livello».

LEMINA - L'ex attaccante bianconero dice la sua anche sul nuovo acquisto francese Lemina: «Un ottimo giocatore. La Juve ha fatto un acquisto importante. È un giocatore del quale in Francia si parla moltissimo. È un giocatore che giocava in una squadra importante il Marsiglia, per quello che riguarda il campionato francese. È arrivato con moltissima voglia. Ha un futuro davanti a se importante, perché è giovane. Adesso il mister saprà come gestirlo. L'importante sarà per lui inserirsi velocemente e su questo non ci saranno dubbi e problemi. Dopo speriamo possa dare il suo contributo per far crescere la Juve».

LA PARTITA PREFERITA – Parlando della sua partita preferita in maglia juventina, Trezeguet non ha dubbi: «Ne ho fioccate tante, però, è vero che la partita più bella per me è stata quella del primo scudetto, vinto a Udine contro l'udinese. È stata una partita importante per noi perché si giocava contro una squadra tosta e in più dall'altra sponda l'Inter si giocava lo stesso una partita importante è incredibile contro la Lazio. Noi abbiamo vinto e siamo riusciti a portare a casa lo scudetto che mancava da tanti anni».

IL GOL – Dalle partite ai gol, Trezeguet ricorda con affetto le sue realizzazioni più importanti in bianconero: «Il gol a cui sono più affezionato è sicuramente è quello che ho fatto a Bergamo in un 5-2, e sono riuscito a scavalcare Sivori e diventare il capocannoniere straniero e questo è il traguardo più importante della mia carriera .... mentre il più bello il gol che ho fatto in rovesciata contro il Real Madrid, perché è una partita di Champions, contro il Real dei Galacticos. In più perché poi è venuto il gol di un altro mio compagno che ci ha dato la qualificazione...».

DEL PIERO – Nel libro dei ricordi, poi, non si può non toccare l’argomento Del Piero. Trezeguet ricordacosì l’ex compagno di squadra: «Cosa potrei dire del grande Del Piero se non questo? Ottimo a livello personale. Il più grande giocatore con il quale ho fatto coppia alla Juventus. Superando Charles e Sivori».

FUTURO ALLENATORE – Rispondendo ad una domanda su un possibile futuro da allenatore, il francese afferma: «Al momento il ruolo da Presidente delle Juventus Legends mi assorbe completamente! Oggi fare l'allenatore non è il mio obiettivo principale. Questo ruolo da dirigente è quello che mi stimola di più, perché è una nuova tappa per me anche allo stesso tempo sto imparando moltissimo. Mi piace molto questo ruolo da dirigente e per quello spero di continuare su questa linea».

DAVIDS E MONTERO – Ma tra gli ex giocatori non c’è solo Del Piero. Rispondendo ad una domanda di un tifosi, Trezeguet ricorda così Davids e Montero: «Due grandissimi campioni. Due Grandissimi personaggi, perché tutti e due avevano una stima verso la Juve molto importante. Sono legati alla Juve e in più avevano quella cattiveria sportiva che era unica e straordinaria. Io penso che tanto Paolo come Edgar sono rimasti dentro il cuore dei tifosi juventini perché quello che davano in campo. Ti davano una spinta in più ed eri sicuro che con loro in campo avevi una grandissima possibilità di vincere».

LA MAMMA – A Torino le esultanze della mamma di Trezeguet sono rimaste impresse e David precisa: «La mia mamma è ancora juventina. È vero che quando ho smesso con il calcio abbiamo sofferto insieme. Perché lei è una tifosissima mise adesso segue la Juve da un altro punto di vista. Però continua a essere una juventina molto attaccata, perché comunque 10 anni passati alla Juve sono tantissimi e lei è molto legato alla stima verso di lei del popolo juventino».

BENEFICENZA – Oltre al calcio giocato c’è spazio anche per la beneficenza. Trezeguet, infatti, ha trattato anche il tema del rapporto tra calcio e Unesco, chiarendo: «Da quando siamo insieme ad Unesco, la parola d'ordine è quella di aiutare i bambini. Io sono andato personalmente in centro Africa e in Mali, per vedere, verificare e dare anche visibilità a dei momenti difficili che vivono questi bambini. Per quello io sono molto fiducioso e, spero allo stesso tempo, che martedì sera lo stadio sarà pieno, perché tutto andrà destinato a questi bambini che hanno bisogno di noi. Penso che noi possiamo dare una grandissima mano. Per quello è stata un'esperienza forte e unica. Però allo stesso tempo ho capito che questi bambini quando siamo arrivati noi come Juventus abbiamo ritrovato un sorriso verso di noi Juventus e verso lo sport. Per quello possiamo dare una grossissima mano».

IL VIAGGIO – Sempre sul tema del viaggio in Africa con l’Unesco, Trezeguet ricorda: «Mi porto dietro di aver lasciato un sorriso a questi bambini quando sono rinato Cosattin La Juve. Sono molto legati al calcio è anche al calcio italiano in particolare. Mi hanno chiesto moltissimo dei nostri giocatori e io penso che la cosa più importante è per quello ho voluto andare e vedere e verificare i progetti fatti e quelli che si faranno in futuro. Per quello penso che la partita che faremo martedì sarà importante, perché sarà per loro inseguire un progetto, ma anche un sogno per questi bambini che sono in difficoltà e hanno grandissima voglia di riprendersi e hanno tantissima voglia di crescere soprattutto».

AFFETTO – L’affetto per la Juventus è ancora grande e Trezeguet lo dimostra parlando dei colori bianconeri: «Per me la Juve è stato un amore unico. Io quando sono arrivato alla Juve ero molto giovane, sono andato via dopo 10 anni e avevo fatto una carriera piena di successi insieme alla Juve. Per quello la mia carriera è stata fatta alla Juve. Per quello i ricordi saranno sempre in positivo e dopo anche la chiamata della società verso di me per fare parte di questo nuovo progetto, per me è stato molto importante. Al di là del lato sportivo anche il lato umano che ho lasciato un sono grato di essere tornato alla Juventus».

SCARAMANZIA – Parlando di rituali prima delle partite, l’ex attaccante ricorda: «Nessuno in particolare, ma solo tanta voglia di segnare! Non ne avevo nessuno in particolare. Ero già concentrato il giorno prima in albergo, in ritiro, per la partirà che si giocava il giorno dopo. Dopo ero molto stimolato, molto preso di giocare sia in casa che fuori casa, perché il popolo juventino sempre ci ha accompagnato. Allora nessun rituale, però, sempre con la voglia che arrivi quel giorno per giocare la partita».

RITORNO IN CAMPO – Martedì Trezeguet tornerà in campo con le leggende della Juventus per sfidare quelle del Boca Juniors e su un possibile partner d’attacco dichiara: «L'importante sarà fare gol, ma soprattutto aiutare i nostri progetti con Unesco. Siamo in quattro fino adesso e speriamo che arrivi qualcun'altro. Ci sarà Ravanelli, Nico Amoruso, ci sarà Totò Schillaci e anche io. Saremo in 4 per 2 posti, qua si parla dí grandissimi campioni che hanno fatto la storia della Juve, per quello per me sarà un onore giocare con loro».

DELUSIONI – Ripensando al passato, però, Trezeguet vorrebbero rigiocare una partita in particolare: «Juve-Milan a Manchester, finale di Champions persa. Ed è stato l'unico trofeo che non ho potuto alzare con la Juve».


TutttoSport
 
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juvesteel 79
view post Posted on 8/9/2015, 18:29     +1   -1




il cobra questa volta deve aver sbagliato bersaglio ..lui e dybala sono agli antipodi
 
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1 replies since 8/9/2015, 08:56   53 views
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