Nell’incontro andato in scena a Milano tra i dirigenti di Juve e Udinese l’argomento dominante è stato Roberto Pereyra. Poi, a cascata, bianconeri piemontesi e friulani hanno parlato di tutto il resto: dal sogno juventino Juan Cuadrado ai ragionamenti su Richmond Boakye. Tutto, comunque, dopo aver considerato costi e formula del passaggio di un elemento assai gradito ad Antonio Conte alla Juve. «Per Pereyra alla Juve ci sono dei pourparler», ha ammesso il patron dell’Udinese, Gianpaolo Pozzo. In effetti Pereyra, eclettico centrocampista che l’Udinese ha prelevato nel 2011 dal River per 2 milioni di euro, piace al tecnico dei tre scudetti per tutta una serie di ragioni. Prima delle quali la possibilità di muoversi sia da interno che a ridosso di una o due punte. In Italia, oltretutto, sfruttando buon dribbling e senso della porta, Pereyra è cresciuto in zona gol. Anche se in questa stagione non ha confermato il trend dell’annata precedente: 2 le reti messe a segno nel campionato appena concluso, a fronte delle 5 realizzate nel 2012-13. Conte, comunque, è convinto che saprebbe esaltarne le potenzialità, sia sotto rete che nel gioco corale. Quella distanza Motivo per cui Beppe Marotta e Fabio Paratici si sono gettati a capofitto sul gioiello argentino. Per il quale si sta vagliando la soluzione migliore: acquisizione immediata dell’intero cartellino, oppure apertura di una comproprietà. Già scelta, a suo tempo, per definire le operazioni che hanno portato Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla a Torino. Se il ghanese è successivamente stato rilevato dalla Juventus, il cileno resta a metà tra le due società. Con i campioni d’Italia che ora si trovano nelle condizioni di dover risolvere la compartecipazione: l’Udinese non sembra intenzionata a riportarlo in Friuli, in compenso risulta disposta a scontare qualcosa rispetto ai 9,4 milioni di euro pattuiti a suo tempo per il riscatto. Quello stesso riscatto che sta alla base dell’avvio di una nuova fase di trattative sia per Antonio Candreva che per Cuadrado. «Candreva e Cuadrado non mirano a rientrare a Udine, ma hanno ambizioni molto più importanti», ha aggiunto Pozzo. Insomma la priorità è la soluzione delle comproprietà in favore di Lazio (per Candreva) e Fiorentina (per Cuadrado).

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«Pereyra piace molto alla Juve e non solo alla Juve. D’altra parte al terzo anno in Serie A sta mantenendo tutte le promesse e considerando che è un ’91 l’interesse dei grandi club è legittimo. Con la Juventus c’è un dialogo molto aperto e ci auspichiamo che possa arrivare una buona soluzione. Credo che i dirigenti torinesi abbiamo visto giusto e che Pereyra darebbe loro grandi soddisfazioni: ha talento e potrebbe crescere moltissimo giocando nella Juve». Le parole sono di Cristiano Giaretta, ds dell’Udinese che ieri ha parlato con Marotta e oggi pomeriggio proseguirà la trattativa con l’ad bianconero e il ds Paratici.

PIACE A CONTE - Pereyra, eclettico centrocampista che l’Udinese ha prelevato nel 2011 dal River per 2 milioni di euro, piace a Conte per tutta una serie di ragioni. Prima delle quali la possibilità di muoversi sia da interno che a ridosso di una o due punte. In Italia, oltretutto, sfruttando buon dribbling e senso della porta, Pereyra è cresciuto in zona gol. Anche se in questa stagione non ha confermato il trend dell’annata precedente: 2 le reti messe a segno nel campionato appena concluso, a fronte delle 5 realizzate nel 2012-13. Conte, comunque, è convinto che saprebbe esaltarne le potenzialità, sia sotto rete che nel gioco corale.

L'AFFARE - La formula potrebbe essere quella dell’acquisizione immediata dell’intero cartellino, oppure quella dell’apertura di una comproprietà come fu per Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla a Torino. A proposito, Juve e Udinese dovranno parlare anche di Isla, che è ancora in comproprietà e i campioni d’Italia che ora si trovano nelle condizioni di dover risolvere la compartecipazione: l’Udinese non sembra intenzionata a riportarlo in Friuli, in compenso risulta disposta a scontare qualcosa rispetto ai 9,4 milioni di euro pattuiti a suo tempo per il riscatto, magari con l’inserimento di qualche giovane. Uno di questi è Daniele Rugani, difensore a metà fra Juve ed Empoli: piace molto all’Udinese anche se sembra destinato a restare in Toscana in caso di promozione. Ma c’è anche Richmond Boakye, visto che per la prossima stagione, i friulani cercano un centravanti. Boakye nell’Elche ha disputato un discreto campionato, ma più che al ghanese da Udine guardano, o meglio guarderebbero in direzione di Simone Zaza. Al pari di Domenico Berardi blindato dal Sassuolo di Eusebio Di Francesco per dare la caccia alla salvezza anche nella prossima stagione.

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E' stato qualcosa di più del solito "incontro interlocutorio" quello fra Juventus e Udinese di questo pomeriggio a Milano. I due club si sono confrontati ad ampio raggio e hanno messo le basi per una serie di affari. Punto di partenza è l'argentino Roberto Pereyra, nuovo obiettivo della Juventus, ma il vertice ha toccato anche l'argomento Isla e quello Pasquato, due giocatori in comproprietà fra Juventus e Udinese, sfiorando pure il tema Candreva, centrocampista che potrebbe interessare ai bianconeri di Torino, ma sul quale Marotta e Paratici si sono dimostrati piuttosto tiepidi.

PASSO AVANTI - Alla fine dell'incontro si può dire che Pereyera ha buone possibilità di diventare un giocatore della Juventus, anche se la richiesta iniziale dell'Udinese di 15 milioni di euro è parsa eccessiva a Marotta. Ma sul piatto potrebbero entrare dei giovani juventini che piacciono ai friulani e, magari, uno sconto sui 9 milioni ancora da saldare per il riscatto di Isla (per il quale la Juve sta comunque cercando un acquirente). il centrocampista Marrone (attualmente al Sassuol) e il difensore Rugani (attualmente all'Empoli) sono entrati nella discussione, così come Boakye e Zaza, due centravanti che piacciano ai Pozzo. Più facile, però, che si muova il primo, visto che il secondo dovrebbe rimanere a Sassuoloo insieme a Berardi. Insomma, l'affara Pereyra potrebbe svilupparsi su più fronti e richiedere più tempo per essere definito.

LE PAROLE DI GIARETTA - I presupposti, però, sono ottimi. Tanto che questa mattina, il ds dell'Udinese Cristiano Giaretta si era sbilanciato: «Pereyra piace molto alla Juve e non solo alla Juve. D’altra parte al terzo anno in Serie A sta mantenendo tutte le promesse e considerando che è un ’91 l’interesse dei grandi club è legittimo. Con la Juventus c’è un dialogo molto aperto e ci auspichiamo che possa arrivare una buona soluzione. Credo che i dirigenti torinesi abbiamo visto giusto e che Pereyra darebbe loro grandi soddisfazioni: ha talento e potrebbe crescere moltissimo giocando nella Juve».

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Il noto giornale argentino sportivo Olé titola: Tucu y me voy. Con foto a tutta pagina di Roberto Pereyra, detto appunto El Tucumano per essere natio di San Miguel de Tucumán. Sì, va alla Juventus. ne sono sicuri a Baures dove già disegnano il derby in salsa bianconera: Pereyra con la maglia del River Plate, Tevez con quella del Boca, e allenamenti accesissimi, quindi. L'esterno dell'Udinese è da mesi sul taccuino di Marotta e Paratici. Gli osservatori l'hanno seguito attentamento, valutandone in positivo i progressi. A sinistra oppure a destra, con tagli precisi e tanta diligenza tattica. Il tutto condito da una buona dose di tecnica e senso del gol. E' cresciuto, Roberto, come testimoniano le 33 partita da titoloare con i fiulani nell'ultima Serie A. Ora i Pozzo chiedono 15 milioni. Tanti. Ma già si studia una formula alla Asamoah e Isla. Una comproprietà-prestito con impegno poi a riscattare il giocatore (con Isla, alla fine, la scorsa estate, è stata rinnovata, una volta saltata la cessione all'Inter). Ventitrè anni, Pereyra, fisico potente, con il River ha disputato 45 gare, con l'Udinese 82 in campionato, è stato nazionale Under 20 con l'Argentina: ora è pronto per il gran salto.

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