di Sal Hudson
Le parole di Zeman? “Ha chiarito tutto e ha precisato, ma naturalmente si trattava di una critica di politica sportiva, non era nulla di personale. E’ evidente che era una critica a livello di politica, fa parte del gioco”.
Critica politica. Fantastico. Impressionante come il capo dello sport italiano reagisca in base a chi lo attacchi. Eppure le parole di zeman ( Abete è un nemico del calcio) risuonano chiare, limpide e cristalline. Difficile interpretarle in maniera differente da quello che in realtà vogliono trasmettere: un duro attacco alla federazione. Sia chiaro, nonostante odi l’allenatore boemo al pari di un gatto attaccato ai gioielli di famiglia, trovo che stavolta abbia colto nel segno. L a federazione si è dimostrata inerme di fronte ad un fenomeno ( quello del calcio scommesse) più grande di loro. In nome della fretta si è deciso di punire un pò di gente a caso, facendolo anche male. Ovvio che, pur se pronunciate da un personaggio sgradevole, le parole contro la FIGC appaiono sacrosante.
Eppure non sono gli sproloqui zemaniani a turbarmi, ma l’inciucio che quest’ ultimo ha recentemente intrapreso con la federazione italiana giuoco calcio. Come se non bastasse petrucci , uno che citando la semprepiùrifatta giorgia ferrajuolo ( “zeman dice quello che pensano tutti, comprese le facezie su doping e presunti furti juventini), ci si è messo anche il buon abete. Il nostro amato alberodinatale, ricordiamolo, reagì al duro sfogo di Conte nei riguardi della giustizia sportiva parlando di “gente che non conosce le regole” ( ahhhh, vecchio bue! ) e di “deferimento che verrà eventualmente deciso dagli organi preposti”.
A questo punto posso pensare solo una cosa: la smentita (peraltro frettolosa e grossolana) di zeman ha fatto in modo di evitare guai peggiori all’allenatore della Roma e alla società. In questo senso trovo corretta la scelta dei dirigenti di riportarsi ad un più mite stato di calma. Rimane comunque impressionante ( e preoccupante) la disparità di trattamento tra Juventus ed altre società, partendo dalla diversa celerità dei processi sportivi fino alla morbidezza nei confronti di alcuni personaggi. Per non lasciare le mie parole come campate in aria, vi elenco di seguito alcuni obrobri ( più o meno recenti) di una giustizia sempre meno sportiva.
a) Celeri processi nei confronti di Siena, Bari, Udinese, più altri tesserati puniti ingiustamente come Drashek, Vitiello, ecc… Sorte totalmente diversa per altri sospettati di combine ( e addirittura arrestati in alcuni casi) come Marco Rossi, Mauri, Cannavaro…
b) Moggi condannato a 5 anni per “illecito strutturato” ( una serie di violazioni della lealtà sportiva). Sia Sabatini che Preziosi hanno subito la sua stessa sorte. Risultato? Il primo è radiato, mentre il secondo è attuale dirigente della Roma. Del giocattolaio e delle sue manie di persecuzione non ne parliamo.
c) Menarini, ex presidente del Bologna, deferita per aver avuto contatti con lo squalificato Moggi. Moratti, attuale presidente dell’inter, solamente cazziato per aver trattato alla luce del sole con Preziosi, all’epoca squalificato, i giocatori Motta e Milito.
d) Differente parità di trattamento riservata ai giocatori Krasic e Boateng, entrambi rei di aver simulato per ottenere un calcio di rigore.
Dite che è poco? A mio modesto parere, questi quattro punti penso bastino quantomeno a mettere la pulce nell’orecchio ai più distratti. O alla gente palesemente in malafede.
Recentemente mi sono piacevolmente divertito a leggere un comunicato dell’associazione ACCVC (associazione centro coordinamento viola club, un nome un programma) in cui si chiedeva all’ “illustrissimo” ( che simpatici umoristi) presidente abete di vigilare sul comportamento del furbetto Conte. Uno che, in barba alle regole, va allo stadio nonostante la squalifica e comunica con i suoi sottoposti. E in effetti chi ha redatto il comunicato ha pienamente ragione: qualunque allenatore squalificato non allena la settimana, non va allo stadio e soprattutto non comunica con il suo vice. Roba sleale, mai fatta da nessun allenatore, eccezion fatta per il gobbo Conte.
Tutto ciò mi ricorda quando una certa persona disse che il calcio doveva uscire dalle farmacie e poi si scoprì che anche lui faceva uso di creatina. Una persona amata da tutta l’Italia ( non mi stancherò mai di utilizzare questa citazione, la trovo troppo comica).
Ah….che buffo il popolo Italiano!
FONTE:
http://tifosisinasce.wordpress.com/
