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| La Juventus prende Dzeko se Van Persie va al City Giunti a questo punto, ovvero a un mese scarso dall’inizio del campionato, la partita (doppia) bianconera riguardante il top player si può interpretare così: in una colonna ci sono le voci attive, ovvero i sì incassati da Beppe Marotta e Fabio Paratici dai bomber di mezza Europa. Stevan Jovetic vorrebbe trasferirsi in bianconero, idem Robin Van Persie , Giampaolo Pazzini non vede l’ora, Edin Dzeko aveva già assicurato la propria disponibilità due stagioni fa. Grandi attaccanti non solo contattati dalla Juve, ma soprattutto convinti. Eppure tutto ciò non basta. Perché la partita doppia prevede anche la colonna delle uscite e proprio qui i discorsi finora si sono arenati. D’altronde non occorre grande dimestichezza con il calciomercato per comprendere che una cosa è mettersi d’accordo con un giocatore che nella Juve vede uno sbocco importante per la propria carriera, altra farlo con i club interessati, che invece inquadrano i bianconeri come dei concorrenti da spennare. GLI SVILUPPI - Il paradosso di questa situazione è che per conciliare desideri e reali possibilità, alla fine, per Marotta potrebbe risultare più semplice un accordo a tre, di quelli che di solito non funzionano mai, rispetto a una trattativa canonica. Questo almeno è quanto va profilandosi preso atto delle parole di Andrea Della Valle al riguardo di Jovetic (in casa Juve sperano ancora in un’alzata di scudi del montenegrino, ma le possibilità sono quelle che sono...). TUTTOSPORT.COM
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