Cobolli Gigli a Moratti

MILANO, 5 febbraio 2008 - Giovanni Cobolli Gigli risponde a Moratti. Dopo le esternazioni di domenica scorsa del presidente dell'Inter ("Se non ci fosse stata quella banda di truffatori il 5 maggio avremmo vinto noi"), il dirigente della Juventus ribatte così: "In questi casi il silenzio è d'oro. Ma se proprio devo dire qualcosa, dico che non capisco Moratti. La squadra che vinse quello scudetto lo vinse sul campo, guidata da un grande allenatore che sarebbe poi diventato campione del mondo e con in campo grandi giocatori".
DEL PIERO E PALLADINO - Il presidente bianconero ha poi espresso l'auspicio che Buffon torni presto a disposizione di Ranieri ("Me lo auguro, ma lo sanno i medici") e ha commentato l'esclusione di Del Piero dalle convocazioni della nazionale per l'amichevole di Zurigo col Portogallo: "Personalmente sono sempre stato un estimatore di Del Piero e ho molto apprezzato come ha giocato negli ultimi due mesi. Poi Donadoni è libero di fare le sue scelte". Intanto nella Juve Palladino, precettato in azzurro, reclama più spazio. "Penso che Ranieri glielo darà se Palladino meriterà di averlo. Sono molto contento della convocazione in nazionale di Palladino". È una Juve che comunque mantiene l'obiettivo di arrivare tra i primi quattro. "Non penso di arrivare primo - conclude Cobolli - e non l'ho mai pensato. Ma secondi o terzi potremmo ancora arrivare".

Troppo buono...deve farsi sentire e rispettare, co sta diplomazia ci faremo sempre mettere i piedi sopra da quella cacca di moratti!