| NAIROBI - Un animatore turistico italiano è stato ucciso la scorsa notte a Watamu (costa keniana, vicino a Malindi) per rapina. I banditi gli hanno sparato colpendo l'arteria femorale. Per lui non c'é stato nulla da fare. Lavorava in un albergo della costa.
L'uomo aveva passato la serata a casa di amici. Intorno alle tre del mattino è rientrato in casa, accompagnato dalla fidanzata, una ragazza italiana. Vi hanno trovato ad attenderli -rendono noto fonti certe- tre banditi che li hanno fatti sdraiare pancia a terra, derubandoli di quel poco che avevano. Poi hanno fatto per andarsene e, sulla porta, uno dei tre, l'unico armato, ha sparato un colpo contro l'uomo. Probabilmente non voleva uccidere ma colpirgli la gamba: certo, però, che la pallottola ha colpito la zona inguinale recidendo l'arteria femorale: la morte è sopraggiunta veloce.
SI CHIAMAVA ANDREA PACE - Si chiamava Andrea Pace il piemontese di 30 anni ucciso la notte scorsa durante una rapina nella sua abitazione di Watamu, sulla costa del Kenya, vicino a Malindi. Lo hanno detto all'Ansa fonti locali contattate telefonicamente, che hanno chiesto l'anonimato. L'uomo lavorava come accompagnatore turistico per la compagnia italiana Eden Viaggi.
RABBIA FAMILIARI, CHI HA UCCISO ANDREA E' UNA BESTIA - "E' una bestia, chi ha ucciso Andrea è una bestia". Non si dà pace Tony Carnicella, uno dei cugini della numerosa famiglia di Andrea Pace, l'animatore turistico ucciso durante una rapina a Watamu, sulla costa del Kenya, vicino a Malindi. Tutti i parenti si sono stretti attorno ai genitori del ragazzo, Maria e Donato, e al fratello maggiore Roberto nel loro appartamento, al terzo piano di un palazzo a ringhiera di piazza Santa Giulia, a Torino. "Hanno ucciso un ragazzo esemplare, buono come il pane", dice Carnicella ai giornalisti. "Quando stamattina ho letto di un accompagnatore turistico ucciso in Kenya - prosegue - speravo non fosse mio cugino. Ma quando ho letto le iniziali della vittima, A.P., ho capito subito che era lui e mi sono precipitato qui". I genitori si sono sentiti male quando hanno avuto la notizia: "Maria è in stato confusionale - dice il cugino - Donato, che purtroppo da qualche anno ha seri problemi di salute, non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto. Sono sconvolti dal dolore".
CONSOLE, 'DRAMMATICA DISGRAZIA - ''Una drammatica, spaventosa fatalita''', cosi' Enzo Macri, il console onorario italiano a Malindi - affollata localita' turistica della costa keniana - definisce parlando al telefono con l'Ansa l'assassinio di Andrea Pace, 30 anni, di Torino, tour leader della compagnia turistica 'Eden Viaggi'. ''Sicuramente, - aggiunge - non c'era l'intenzione di uccidere: hanno sparato per intimorire, o al massimo ferire il giovane alla gamba: la pallottola invece ha preso l'inguine e reciso l'arteria femorale, una tragedia spaventosa ed insensata''. - Signor console, la donna che era con la vittima sta bene? ''Si', fisicamente si'; ma e' spaurita, terrorizzata, incredula, si chiama Alessandra, per ora meglio non dire altro. E' accudita da una coppia di amici. Credo che fosse la prima volta che venisse qui, la vittima invece non era alle prime esperienze: era uno di quegli operatori stagionali che arrivano verso fine ottobre e restano cinque-sei mesi''. Malindi e dintorni - in particolare Watamu, ad una ventina di chilometri, - e' una zona ad alta densita' turistica, in larghissima maggioranza italiana. Secondo il console, in questo periodo ci sono circa 1.500 connazionali, quasi la meta' dei quali, peraltro, residenti. Molto diffusa la microcriminalita'; ma non mancano rapine conclusesi drammaticamente come quella della scorsa notte e l'altra avvenuta nella notte tra il cinque e sei di gennaio 2006 quando una pallottola, anche quella esplosa senza l'intenzione di uccidere, fulmino' a Malindi Anna Piera Mignago, 30 anni.
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