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| Cassano: "Ho detto no quattro volte alla Juve"Antonio Cassano ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, ecco alcuni dei passaggi più significativi: "Io ingombrante? In un gruppo con poca personalità posso esserlo ma al Real, per esempio, nessuno mi ha detto che ero ingombrante. Chi mi è stato vicino del mondo del calcio da quando sono svincolato? Cinque persone e basta. Ci tengo a nominarle: Piero Ausilio. Sono ancora pazzo per l’Inter e ci sentiamo un giorno sì e uno no. Se Pioli non dovesse essere confermato gli ho detto di puntare su Guardiola o Spalletti. Un nuovo Cassano in Italia? No, Cassano è unico, un pezzo pregiato, raro. Tecnicamente mi rivedo in Insigne. I miei colpi li ha Schick: lo avevo capito subito. Lui è più attaccante di me però è un fenomeno. Il campionato italiano? La Juve continuerà a vincere: sono bravi e anche forti di testa. Ma il livello si è abbassato. A fine anni Novanta c’erano le sette sorelle. La settima, la Fiorentina, aveva in attacco Rui Costa, Edmundo e Batistuta. Ecco perché posso continuare a giocare a lungo e fare la differenza e non è giunto il momento di smettere. La Juve ha battutto il Barcellona? I blaugrana restano una squadra di mostri. Ho detto quattro volte no alla Juve e non mi pento. La prima quando ero al Bari e scelsi la Roma, due volte con Secco d.s. e infine Marotta: ci ha provato anche lui. Sui soldatini non volevo offendere nessuno ma ribadisco: sono forti però scelgono giocatori che vanno sempre dritti, sullo stesso binario. Io invece devo andare dove mi pare, ragiono con la mia testa. Comunque la Juve può centrare il Triplete, ma se arrivano col Real in finale di Champions li vedo sfavoriti sulla partita secca. Tre giocatori sopravvalutati? Pogba, James Rodriguez e Balotelli". Gazzetta dello Sporc
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