Champions futura: una SuperLega e partite al sabato

Finita la Champions, se ne studia -non da oggi- un'altra, diversa nella formula e (forse) nella sostanza delle squadre partecipanti. Per il 2016-'17 e per il 2017-'18 tutto rimane così com'è, il format non si tocca. Dal 2018-'19 i cambiamenti sono allo studio. Se ne parla da tempo, ai vertici dell'Uefa. E le possibili novità? Eccole.

Un campionato chiuso come la SuperLega in stile tornei professionistici americani; l'attuale formula a 32 attraente per grandi club e telespettatori; lo slittamento delle gare al sabato per i mercati asiatici e americani. Queste alcune delle opzioni sul piatto della discussione dell'Uefa in occasione delle prossime riunioni assembleari riguardanti la modifica della formula della Champions League.
I dirigenti delle massime federazioni europee ne hanno discusso in questi giorni a Milano in occasione della finale tra Real Madrid ed Atletico. Il prossimo 14 settembre a Nyon è in programma l'elezione del presidente Uefa successore di Platini ma l'orientamento è quello di studiare per quella data qualche format di revisione della Champions che possa poi essere ratificata a dicembre ed entrare in vigore nella stagione 2018-2019.
Al momento l'attuale formula viene considerata la più attraente perché equilibra la presenza tra squadre di grandi e piccoli paesi ma si fa strada anche l'ipotesi della Superlega.

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Sostengo da sempre l'idea della Superlega, ma già una bella riforma della CL sarebbe buona cosa.

Champions League, ecco cosa cambia

CHAMPIONS LEAGUE – La Champions League è pronta a cambiare. Non dalla stagione che sta per iniziare e nemmeno da quella prossima. Bensì, dal 2018-2019. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, cambieranno i criteri per l’assegnazione dei posti riservati alla qualificazione alla ‘Coppa dalle grandi orecchie’. Quattro posti sicuri per i grandi campionati, alcune squadre qualificate (eventualmente) per meriti storici, nuovo ranking, sorteggi protetti. Queste, in sintesi, le novità. Sarebbe un compromesso tra la Champions League attuale e la famosa ‘Superlega’ che i grandi club europei vorrebbero attuare. Una ‘SuperChampions’ insomma.

Le 4 grandi nazioni, ovvero Inghilterra, Spagna, Germania e Italia, avranno 4 posti sempre garantiti, senza passare dai playoff. L’idea è quella di non qualificare le prime 4 del campionato, ma bensì le prime 3, assegnando poi il quarto posto per meriti storici, attraverso il ranking Uefa, con Milan, Inter, Liverpool, United, Chelsea, Benfica in primo piano. Alle federazioni medie (Francia, Portogallo e Russia) andranno 2 posti sicuri, altri 4 o 5 per i campioni delle nazioni che seguono nel ranking (oggi sarebbero Ucraina, Belgio, Olanda, Turchia e Svizzera) e 5 o 6 da assegnare attraverso i playoff (ai quali parteciperebbero una cinquantina di club). Il tutto, come detto, dovrebbe iniziare tra due anni.

Tuttojuve.com

Alla fine si è optato per una riforma importante della CL. Non sarà la Superlega, ma è una delle riforme più importanti della storia del calcio europeo.

In sintesi:

- nei primi quattro campionati europei (ad oggi Spagna, Germania, Inghilterra e Italia) le prime quattro andranno direttamente ai gironi di CL. Ma occhio al ranking per nazioni, perché scivolare al quinto posto vorrebbe dire avere solo due squadre in Champions;
- vincitrici ci EL e CL direttamente ai gironi (il tetto massimo di squadre partecipanti per ogni federazione è fissato a cinque);
- ranking per club basato su tre blocchi di risultati europei: 1956-1993, 1993-2008 e 2008 in poi. Ovviamente i risultati dell'ultimo blocco peseranno di più;
- ranking usato sia per i sorteggi dei gironi (quindi scompare quell'idiozia dei campioni nazionali in prima fascia) che per quelli della fase ad eliminazione diretta (quindi nessun Bayern-Juve agli ottavi);
- distribuzione dei soldi diversa (e maggiori ricavi previsti), dando maggior peso ai risultati storici e a quelli dell'ultima stagione, e meno al market pool.

Tutto questo dalla stagione 2018/2019. Poi è probabile che si facciano ulteriori passi verso la Superlega da quella 2021/2022, come ad esempio le partite nel weekend, meno squadre, etc..

Ah, mezzo calcio italiano dovrebbe baciare dove cammina Agnelli.

Finalmente un po' d'aria fresca. Si rischiava di "ammuffire" questa splendida competizione con criteri di ammissioni troppo a maniche larghe peri globalizzare il più possibile il torneo..tra un po' ci inserivano anche le squadre australiane

Formula che letteralmente dà una spinta al calcio italiano, che è quello che ne beneficerà di più.

Tra l'altro, guardando in casa nostra, il Milan se vuole tornarci dovrà darsi una mossa, perché se si consolida il quartetto Juventus-Napoli-Roma-Inter, una volta che arriveranno i soldi della CL (molti di più rispetto ad oggi), sarà difficile scalzarle.

Certo, la speranza è che le squadre italiane vengano gestite in maniera migliore. Perché, per esempio, il Napoli vedrà il fatturato aumentare e consolidarsi, ma se poi, invece di investire in infrastrutture decenti, resteranno nelle tasche di De Laurentiis...

Si però cosa significherebbe assegnare il 4 posto per meriti storici? Cioè se il Milan arrivasse decimo andrebbe in Champions perchè ne ha vinte 7?? Oppure sti meriti storici durano 3 o 4 anni??

^ Ma hai letto almeno?

Le prime quattro vanno in CL, quindi l'anno scorso sarebbero state Juve, Napoli, Roma e Inter. Se non arrivi nelle prime quattro non ci vai, pure se avessi vinto venti Champions nel passato.

I meriti storici conteranno nei sorteggi e nella divisione dei soldi.

La riforma della Champions League: dal 2018 l'Italia torna a 4 squadre

Dalla stagione 2018-2019 i club della Serie A che andranno in Champions League torneranno quattro e varrà anche per Bundesliga, Premier e Liga

MONTECARLO - Buone notizie per la Serie A: dalla stagione 2018-2019 i club che si qualificheranno per la Champions League torneranno quattro. La riforma discussa ieri prima dei sorteggi stabilisce che i quattro maggiori campionati europei (Bundesliga, Liga, Premier League e Serie A) avranno di diritto quattro posti per le proprie squadre in Champions League, senza che nessuno debba passare dai playoff che, come abbiamo imparato a nostre spese negli ultimi dieci anni, sono una vera e propria Muraglia Cinese per i club italiani. Si tratta di una novità epocale, con una diversa ridistribuzione degli utili che andrà a premiare i risultati e le quote fisse, un punto a favore dei club più blasonati: l ranking servirà dunque proprio a questo scopo, oltre che a stabilire le teste di serie.

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