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| Zamparini: "Dybala varrà presto 100 milioni, non gonfiatelo come Del Piero DYBALA - "In campo gli avversari non si fe- steggiano mai, ma a Paulo per il suo ritorno a Palermo farò il regalo che gli ho promesso: il quadro che lo ritrae, ora a casa mia al fianco di quelli di Cavani e Pastore, gli altri miei fuoriclasse. Il tempo sta dimostrando che Marotta e Paratici sono stati bravi ad anticipare tutti, conquistando subito il sì del ragazzo. La concorrenza era forte? Berlusconi mi invitò ad Arcore per pareggiare l’offerta e Thohir venne addirittura a Vergiate per indurmi in tentazione. Ma non basta: il Psg avrebbe investito su di lui se Ibra fosse andato al Milan.... La storia ha preso un’altra piega? E la Juve ha in casa un talento che presto varrà 100 milioni e passa. E confermo quello che dico spesso: secondo me resta uno che dà il meglio al centro dell’attacco. Sta mettendo su chili? Ho visto. Adesso spero si fermino. Paulo ha talento ed è agile: non va snaturato. Ricordo ancora quando gonfiarono i muscoli di Del Piero".
LA JUVE, MOGGI E GIRAUDO - "Con la Juve non sono mai tenero? Per ruolo sono contro il potere. Eppure fu proprio Giampiero Boniperti ad introdurmi nel calcio quando avevo il Venezia in C2: da allora abbiamo conservato un ottimo rapporto. Le cene con Giraudo e Moggi? Ci trovavamo a tavola per le questioni di Lega: eravamo avversari. Insistevo per il modello inglese e la divisione degli introiti sulla base dei risultati. Annacquarono tutto con la media delle vittorie negli ultimi 50 anni: con loro in testa, ovvio. Che resta di quegli anni? Ho sempre rispettato Giraudo, ma ci differenziava il fatto che io ho sempre anteposto l’etica al denaro. Purtroppo la situazione nel frattempo è addirittura peggiorata. Il calcio ha mutuato i difetti di un Paese che ormai non rispetta più certi valori. Dopo Calciopoli mi sono avvicinato a Moggi? Gli avevano insegnato che per vincere occorresse avere il favore degli arbitri e lui ci riuscì. Faceva parte di quel sistema, non era l’unico colpevole. Eppure una volta in tv negava il suo coinvolgimento. Allora gli dissi: 'Luciano, vedi, sei sporco di farina e non te ne sei neanche accorto'". Gazzetta Dello Sport
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