JF Arte: "Notte Stellata", van Gogh

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Fender87
view post Posted on 2/9/2015, 20:21     +1   -1




Notte stellata


La-notte-Stellata-Vincent-Van-Gogh-1889-Museum-of-Modern-Art-New-York




Autore Vincent van Gogh
Data 1889
Tecnica olio su tela
Dimensioni 73.7×92.1 cm
Ubicazione Museum of Modern Art, New York


La notte stellata è un olio su tela, di 73 cm X 92 cm, che ha per protagonista un paesaggio naturale – tema molto amato da Vincent- interpretato in modo del tutto personale dal pittore che, come spesso accade, tende a proiettare il proprio stato d’animo sulla superficie pittorica.

Osservando il dipinto si ha un’ampia visione di un paesaggio notturno, dove la natura con i suoi elementi naturali (luna, stelle, cielo, alberi, montagne) si fonde con quelli costruiti dall’uomo (la cittadina con la cattedrale che si vede a destra nella parte bassa del dipinto). Quello che cattura l’occhio dell’osservatore è il movimento ondulatorio e a spirale che si sviluppa nel cielo e che ha per protagoniste le stelle e la luna crescente. Osservando la grande stella vicina al cipresso in primo piano, ci renderemo conto che le sue dimensioni, come quelle degli altri astri presenti nel dipinto, sono molto più grandi del dovuto. Le pennellate chiare stese a spirale da Van Gogh creano un effetto di luminosità crescente, come se la stella fosse una sorta di vortice luminoso rotante nel cielo in fase di espansione.

A destra del dipinto, in alto, troviamo la luna, rappresentata nella sua fase crescente. Il giallo che la caratterizza è così intenso da creare un effetto di brillantezza e splendore molto intenso e vivo, tanto che ad un certo punto si ha come l’impressione che la luna assomigli al sole, la sua fonte di luce.

Sotto questa luna luminosa ci sono montagne e una cittadina, entrambi definiti dall’artista con tratti rapidi e incisivi colore. Tra gli edifici presenti, spicca la cattedrale con la sua alta guglia, la cui forma allungata richiama nettamente quella dei cipressi presenti nella parte sinistra della tela.

Non a casa, Van Gogh, mette nella parte sinistra del dipinto e in primo piano i cipressi. Osservandoli con attenzione, questi alberi, più che piante assomigliano a delle fiamme che si slanciano alte verso il cielo. A dare questo effetto sono le pennellate sinuose utilizzate dal pittore, ma per dare ai cipressi un valore materico e di peso corporeo che li ancora al suolo, l’artista olandese li costruisce attraverso scure pennellate di colore. Il movimento delle chiome degli alberi, come ho detto sopra, va verso l’alto seguendo una traiettoria verticale, che controbilancia il moto orizzontale presente nel cielo del fondo. Van Gogh amava in modo particolare non solo i girasoli, ma anche i cipressi, ed era attratto dalle loro forme alte, flessuose, rivolte all’immensità del cielo, che gli ricordavano la tipica forma e la bellezza dell’obelisco egizio.

La notte stellata, per Van Gogh fu un mezzo nel quale mettere quelle emozioni che nascevano nel suo animo durante l’osservazione affascinata della grandiosità e del senso di mistero che caratterizzano l’universo.



Per saperne di più:

Van Gogh, Enrica Crispino, Giunti Editore, Vita d'artista, 2010
 
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