Scatta l'operazione Lione. Perché la sconfitta di Napoli va archiviata subito, dopo attenta analisi del momento. La Juventus, infatti, giovedì se la vedrà con il Lione allo stadio Gerland nell'andata dei quarti di finale dell'Europa League. Tutti a Vinovo, dopo poche ore di sonno. E vai con l'allenamento, leggero per chi ha giocato al San Paolo, solito per gli altri. Occhi puntati su Carlos Tevez, che non era della partita perché squalificato e che si è focalizzato sul SuperClasico Boca-River finito 2-1 per gli ospiti rivali storci, tanto da twittare: «Potrete anche imitarci, ma non sarete mai come noi», con foto allegata in maglia oroazzurra e in maglia bianconera. Ok, si volta pagina. C'è il tabù Europa da sfatare, visto che l'Apache non lascia il segno dall'aprile 2009 con il Manchester United. Incredibile. Ecco quindi "Tevez fiducioso", la saga del riscatto. «Sono molto tranquillo - dice su Uefa.com - perché prima o poi arriveranno i gol. Però non è un'ossessione per me». Un campione a due facce, parrebbe. Forse solo una dannata coincidenza, chissà. «E' come se il pallone non volesse entrare in Europa. Carlos è un giocatore fantastico», commenta Osvaldo, il suo "socio" e compagno di tifo per il Boca che a Napoli ha steccato. Tevez invece ha «ricaricato le pile per la Francia». E dice ancora: «Stiamo giocando tante partite e non è sempre possibile tenere un alto livello di gioco». Con il Lione conterà passare il turno, per dimenticare Callejon e Mertens, per compiere un altro passo verso la finalissima dello Stadium del 14 maggio. Magari con i gol dell'Apache finalmente europeo.

TUTTOSPORT.COM