C'è Morata e c'è l'inna-Morata da consultare. Già, perché il futuro di Alvaro Morata, centravanti speranza del Real Madrid - uno che segna un gol ogni 70' pur giocando pochissimo - è anche una questione di cuore. Il ragazzo, 21 anni e il titolo di campione d'Europa con il club blanco e con l'Under della Spagna per due edizioni consecutive, infatti, cerca la sistemazione migliore per continuare a crescere. «Vuole giocare la Champions e avere più spazio, è arrivato il momento», dice chi lo conosce bene. E Marca scrive che è un... collezionista (di squadre che lo vogliono, che avete capito?). «Ha almeno sette offerte: su di lui ci sono Arsenal, in pole, poi Juventus, Manchester United, Villarreal, Inter, Wolfsburg e Borussia Dortmund». Per l'ad bianconero Beppe Marotta non sarà così semplice: lunedì tratterà il prestito con Florentino Perez a Torino. Ma c'è il nodo contratto in scadenza nel 2015 da rinnovare e c'è la fitta concorrenza. Oltre alle condizioni del Real che non vuole perdere il suo talento cresciuto nella cantera: per questo, i merengues vogliono avere il diritto di controriscatto, in caso di esplosione, per riportare a casa il ragazzo. E c'è l'inna-Morata Maria Pombo che avrà voce in capitolo, nel senso che sosterrà il suo ragazzo nella scelta finale; la "guapa", tra l'altro, è una gran tifosa del Real e ha fatto svoltare Alvaro, in ogni senso. Così garantiscono in Spagna.

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La Juventus avrebbe trovato l'accordo con Morata. Mancherebbe però ancora il sì del Real Madrid. Secondo quanto riporta il quotidiano 'As', infatti, l'accordo tra i due club dipenderebbe dall'inserimento di una clausola che consentirebbe agli spagnoli di riacquistare l'attaccante. Una situazione che aveva già raffreddato Arsenal e Manchester United e che ora rischia di far fare marcia indietro anche alla Juve.

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