L'Apache è tornato a casa. Sì, ecco Carlitos Tevez in Argentina, accolto in aeroporto dai cronisti. Il bianconero non si è sottratto all'assedio, anzi è apparso di buon umore. «Sono felice, penso a riposarmi un po' e a stare tranquillo perché il 5 di gennaio ci sarà una partita importantissima contro la Roma». Già sintonizzato sulla gara scudetto, l'Apache vacanziero. Ha segnato undici gol in campionato, è dietro solo a Giuseppe Rossi. Non male per la sua prima avventura in Serie A. E chissenefrega se il ct Sabella non lo convocherà per i mondiali in Brasile. «Non mi sorprende la mia assenza dalla Seleccion, già l'ho detto. E' un argomento calcistico, ne ho parlato mille volte, sapete cosa ne penso».

CHE GRUPPO - Di sicuro l'ha sorpreso la facilità con cui si è inserito nella Juventus. «Siamo leader, abbiamo mantenuto il vantaggio vincendo contro l'Atalanta che è quello che speravamo. Sono arrivato in Italia e ho trovato una squadra armata, attrezzata, che aveva vinto due titoli consecutivi. E ovviamente sono felice di far parte di questo gruppo». Gli chiedono anche del Boca, il suo grande amore. «È difficile mantenere un alto livello in campionato, con tanti infortuni. non è il caso di criticare. Naturalmente spero che possa vincere molti altri titoli in futuro. Bianchi ha dato tutto come allenatore, non si può chiedergli di più. Certo, la gente soffre se non gioca la Libertadores…». Ok, meglio Torino, meglio la Juventus che guarda tutti dall'alto. Buone (brevi) vacanze, Apache.

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