Dopo i dieci minuti maledetti di Firenze la Juve ha svoltato e ripreso la strada verso lo scudetto. Si è rimessa a correre, è tornata super Juve: quattro vittorie di fila, dieci gol fatti e zero subiti. In mezzo due grandi sfide-Champions contro il Real Madrid. Cifre e numeri da sballo. Bravo Antonio Conte a rimettere le cose a posto. Ha aggiustato una macchina che è tornata, sportivamente parlando, da guerra. Cinque i punti su cui l’allenatore ha lavorato.
LA DIFESA - Ha puntato molto su una difesa che sembrava un colabrodo. L’ha (ri)caricata, rinfrancata, martellata sotto l’aspetto psicologico: ha chiesto e richiesto massima concentrazione e, soprattutto, cercare le giocate facili, anche a costo di rilanciare la palla in maniera approssimativa. Perchè in casi come questi conviene liberarsene subito senza pensarci su. E per una difesa più forte ha chiesto ulteriori sacrifici ai centrocampisti: soprattutto a Vidal , Pogba e Marchisio visto che Pirlo è libero di giocare come meglio crede. Solo con la libertà d’azione l’ex milanista riesce a dare il meglio. Detto, fatto: i risultati sono arrivati puntuali.
I SISTEMI - Tra campionato e Champions il tecnico ha anche modificato il sistema di gioco: con gli spagnoli, per esempio, si è presentato con il 4-3-3. Che, poi, è un 4-3-2-1. Poco importa, ha portato delle alternative mettendo in condizione la squadra di essere più libera.
LA TESTA - A proposito di libertà: dopo il ko di Firenze il Capitano ha allentato la tensione. Ha insistito con i difensori, ma con parole d’elogio e di conforto, ma non con toni alti e duri come ha fatto in altre occasioni. Ha cercato (e a quanto pare ci è riuscito) di scaricare la tensione dei suoi campioni. Li ha liberati da pressioni e paure.
LLORENTE - E non bisogna neppure tralasciare il recupero, tecnico-tattico, di Fernando Llorente : lo spagnolo, dopo un inizio da dimenticare, ad un certo punto di lui si erano perse le tracce, è esploso in maniera devastante: contro il Napoli ha confezionato un’altra perla che arriva dopo i gol segnati a Verona e Real Madrid (sia al Bernabeu sia allo Stadium). Quattro reti che non sono poche considerato il suo minutaggio ma soprattutto prestazioni all’altezza della situazione: insomma, un campione in più. Che, tra l’altro, proprio ieri è stato convocato dalla sua Nazionale al posto dell’infortunato Diego Costa . Insomma, lo spagnolo si sta riprendendo tutto.
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