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| Il labirinto che ha ingoiato la Juventus tra le Grandi Orecchie è tutto lì, davanti agli occhi. Un foglio di carta appena uscito dalla stampante, su cui si stagliano a raggiera gli 81 risultati possibili, incrociando i 9 incroci potenziali della prossima giornata di Champions (27 novembre, Juventus-Copenaghen e Real Madrid-Galatasaray) con le altrettante combinazioni dell’ultimo turno (10 dicembre, Galatasaray-Juventus e Copenaghen-Real Madrid). LE PAROLE DI TEVEZ - Tevez ha le spalle grosse e l’esperienza sufficiente per non farsi tarpare le ali, psicologicamente, dall’ansia della pera che non arriva più, in Europa. E l’importanza delle sue prestazioni a tutto campo, anche in fase di non possesso, va persino oltre le risultanze da cecchino. L’altra sera, a dei giornalisti argentini, dopo aver espresso il suo rammarico («potevamo vincere, abbiamo giocato bene»), Tevez tornava a sottolineare il peso affascinante dello scudetto, oltreché le ambizioni dell’avventura oltre confine. Si muove per gradi, l’Apache: con realismo opportuno, che pure non gambizza i sogni. «Il primo obiettivo di questa stagione si chiama scudetto. Vogliamo vincerlo, a maggior ragione perché sarebbe il terzo di fila per la Juventus. Un primato. Un traguardo molto importante, un onore per la storia del club». TUTTOSPORT.COM
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