Primavera, contro il Chievo nei quarti.

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muni79
view post Posted on 31/5/2013, 16:20 by: muni79     +1   -1




Primavera, guida alla Final Eight Scudetto


Ne sono rimaste otto, le migliori, almeno secondo il verdetto del campo: il campionato Primavera si prepara ad eleggere la sua Regina attraverso l'attesissima Final Eight, in programma dal 1 al 9 giugno tra Gubbio e Città di Castello. Si parte domani con Lazio-Torino e Chievo-Juventus, domenica Atalanta-Fiorentina e Milan-Catania. Conosciamo da vicino le otto finaliste...

1. Lazio

Che la Lazio stia lavorando bene a livello di settore giovane è cosa risaputa e sotto gli occhi di tutti. L’approdo in prima di Rozzi, Onazi e Crecco lo testimonia ampiamente. Ma ci sono anche altri grandi talenti come Pollace o gli ultimi due arrivati Tounkara e Keita, artefici dello sprint finale in campionato che ha regalato ai biancocelesti il primato del girone, seppur a pari punti con il Catania.

In particolare Keita è apparso immediatamente un giocatore ‘fuori categoria’, non a caso Lotito voleva che giocasse subito coi più grandi. La crescita del gruppo è l’orgoglio più grande mister Bollino, pronto a giocarsi un posto in semifinale col Torino, avversario ostico e ugualmente attrezzato.

2. Torino

Beffato nel finale di stagione dalla Fiorentina, il Torino è dovuto passare dal doppio turno di playoff con Genoa e Inter per arrivare alle fasi finali e l’accoppiamento dei quarti con la Lazio certo non è stato favorevole. La formazione granata ha però sufficiente esperienza e qualità per dire la sua e già oggi può fregiarsi di aver eliminato i campioni uscenti del torneo (l’Inter).

L’equilibrio della squadra è garantito da uno scheletro forte, così composto: in porta Gomis, davanti a lui si distinguono Barreca e Cristini, in mezzo Gatto è il cervello, Diarra il braccio armato, mentre davanti c’è l’imbarazzo della scelta, con Aramu e Diop ad indicare la via al più giovane e talentuosissimo Parigini.

3. Chievo

Insieme al Torino, è l’altra formazione che è uscita vincitrice dai playoff e questo potrebbe rappresentare una spinta in più sia in termini psicologici che fisici, avendo accorciato al massimo la pausa fra la stagione regolare e le final eight.Il Chievo, quarto classificato nel girone B, è la classica squadra rognosissima, difficile da perforare e da sorprendere. D’Anna, subentrato a stagione in corso, ha dato al gruppo autostima e organizzazione.

In pochi si aspettavano un’escalation così e quasi nessuno avrebbe puntato un euro su un piazzamento dei gialloblu fra le prime otto. Proprio per questo, i clivensi sono la mina vagante del torneo, con nulla da perdere e tanto da guadagnare. Ai playoff si sono poi guadagnati la palma di ammazza grandi, eliminando Napoli e Palermo. La Juve è avvertita. Cisotti e Da Silva gli uomini da tenere d’occhio.

4. Juventus

E’ da molti considerata come la favoritissima della fase finale. In stagione regolare non è partita benissimo, poi dopo la sesta giornata ha messo il turbo, vincendole tutte ad eccezione di un ko e due pari. In totale ha perso solamente tre volte in stagione, una soltanto nel 2013. Grande merito va attribuito a mister Baroni, un guru della panchina, in grado di dare forma e concretezza a una squadra diventata col tempo organizzatissima e impenetrabile (19 i gol subiti, miglior difesa in assoluto).

Fisicamente, quella bianconera, è una delle formazioni più forti della categoria e vanta colossi in grado di assorbire bene il salto con i Pro. Meritano una menzione particolare il gigante Magnusson, il capitano Schiavone, il jolly Untersee e i due attaccanti Padovan e Beltrame, già nel giro della prima squadra. Quest’ultimi due sono le punte di diamante della squadra bianconera, che affronterà nella prima gara il Chievo

5. Fiorentina

E’ forse la squadra più tecnica, spettacolare e ricca di talenti, ma anche la più imprevedibile e a rischio sbandate, capace di centrare sette vittorie filate e poi di cadere per tre volte consecutivamente. Rispetto alle altre è la meno strutturata fisicamente, ma quella che gioca di più a pallone.

Qualcuno ha definito la Viola un Barcellona in miniatura, e non c’è andato lontano. Non c’è reparto in cui non spicchi un talento. Il portiere Lezzerini è da tempo nel giro della prima squadra, in difesa Madrigali coniuga temperamento, qualità e quantità, mentre davanti spiccano la classe di Bernardeschi (esterno/rifinitore fuori categoria per colpi e concretezza, capocannoniere del Girone B) e le movenze di Gondo, panterone di appena 16 anni dalle enormi potenzialità. Ma il vero collante della squadra è il centrocampo, ricco di piedi buoni e tanto fosforo (vedi Rosa Gastaldo e Capezzi). Il vero duello con l’Atalanta si giocherà in mediana. Chi prenderà il sopravvento, vincerà la partita

6. Atalanta

E’ la squadra che più ha dominato durante il campionato. Mai in affanno, mai un cedimento. Solo nelle ultime giornate, già certa dell’accesso alla fase finale, la Dea ha rallentato il ritmo, schierando i giocatori meno impegnati, intensificando il lavoro fisico e raccogliendo una sola vittoria nelle ultime cinque.

I nerazzurri sono una vera e propria corazzata, in grado di difendere a tre, così come a 5, a seconda delle esigenze. Sono i due esterni Conti e Barlocco a garantire equilibrio e spinta, mentre in mediana Palma (piccoletto di statura, ma gigante con la palla fra i piedi) è il play che detta i tempi e fa girare la squadra. Davanti Cais e Doudou Mangni garantiscono gol e concretezza. La gara con la Fiorentina sarà una bella sfida, fra scuole di calcio abbastanza diverse.

7. Milan

Qualificato come secondo del proprio girone, il Milan non era testa di serie ai sorteggi delle Final Eight. Il fato ha sorriso, però, ai rossoneri che hanno schivato la Juventus, pericolo numero uno, e pescato il Catania, alla prima partecipazione alla fase finale. Come la prima squadra, anche i ragazzi di Dolcetti hanno faticato all’inizio, esplodendo in corso d’opera. Il punto dolente rimane la difesa (che perderà anche il portiere Gabriel, non utilizzabile), mentre l’attacco è decisamente l’arma vincente. Solo la Lazio ha segnato di più in stagione (64 gol contro i 63 del Milan).

Inizialmente sorretta dal talento di alcuni suoi singoli, la squadra ha pian piano preso corpo, esaltando ulteriormente la classe di Cristante in regia e davanti il killer instinct di Ganz, la fisicità di Petagna e la velocità di Henty. Eliminato ai quarti l’anno scorso, l’obiettivo del Milan è fare meglio. Il sogno, nemmeno poi così irrealizzabile, è quello invece di tornare a trionfare, come nel 1965, data del primo ed unico successo rossonero.

8. Catania

Gli elefantini sono alla prima, storica partecipazione alle fasi finali. Servirà dunque calma e sangue e freddo, fin da subito, visto che ai quarti ci sarà un avversario di blasone e rango come il Milan. Guai però a dare gli etnei per battuti in partenza. La stagione regolare ha infatti detto che la squadra è forte e senza alcun timore reverenziale, tant’è che Roma, Napoli e Palermo sono rimaste dietro.

L’attacco è certamente il punto di forza della squadra guidata da Giovanni Pulvirenti. In particolare occhio alla coppia Aveni-Barisic, 30 gol in due, ugualmente distribuiti durante la stagione regolare.

fonte: goal.com
 
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15 replies since 17/5/2013, 23:56   122 views
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