Nonostante la violenza, abbiamo vinto noi.
Vigliacca imboscata ai tifosi dello Juventus Club DOC Palermo Claudio Marchisio.
I festeggiamenti si sono svolti comunque in centro città
Palermo 06-05-2014
Il calcio è passione, la passione è tifo, il tifo è poter festeggiare liberamente, poter manifestare la propria gioia senza dovere aver paura di essere aggredito da chi sostiene dei colori diversi dai tuoi.
La serata è partita come da programma con la visione della partita Juventus-Atalanta nei locali del nostro club, abbiamo brindato, gioito, festeggiato ci siamo abbracciati e subito dopo la partita siamo partiti a piedi in circa 50 verso il centro città; abbiamo attraversato tutta la via Libertà portando in alto il nostro vessillo, cantando pacificamente cori soltanto pro Juve e suonando qualche trombetta.
Eravamo un bel gruppo pacifico di tifosi, ragazzi dai 16 ai 30 anni, persone adulte dai 40 anni ai 60, donne e bambini, ci siamo fatti sentire da tutta la città ma abbiamo rispettato tutto e tutti.
Non abbiamo distrutto niente di quello che si trovava sul nostro percorso e ci siamo persino fermati ai semafori; continuando a camminare sempre più gente vedendoci si è unita a noi per potere finalmente cantare e mostrare senza paura i propri colori facendo crescere il nostro gruppo (circa 200 persone).
Giunti nei pressi di Piazza Politeama, un gruppetto di teppisti “tifosi del Palermo”, ha attaccato da dietro la coda del corteo con spranghe, caschi e lanciando bottiglie di vetro andando a colpire i più deboli, riuscendo così a mettere in fuga i più giovani e le donne.
A piazza Politeama abbiamo avuto una discussione semi-civile con alcuni Ultras del Palermo che rivendicavano il loro diritto di proprietà di quei luoghi, dell'intera città; ci hanno detto che ci dovevamo vergognare di tifare per una squadra del nord e che a Torino ridono di noi meridionali che tifiamo Juve; cosa non vera tra l'altro visto che tra di noi chi è stato a Torino si è sempre trovato bene e non si è sentito chiamare mai terrone da nessuno.
Dopo pochi minuti è intervenuta la Polizia e ovviamente i codardi si sono dileguati.
Il nostro corteo è continuato fino al Teatro Massimo, simbolo della città di Palermo, dove ci siamo fermati ad intonare cori e a festeggiare la nostra squadra e l'appartenenza ai nostri colori, ma soprattutto il nostro diritto alla libertà d'espressione.
Purtroppo, come abbiamo già detto, durante il tragitto qualcuno dei è stato colpito e altri ancora sono stati inseguiti e attaccati singolarmente da gruppi di 3 fino a 10 persone.
La cosa più brutta è stata vedere ragazzini di 12 anni in lacrime, derubati di sciarpe o bandiere, manco fossero vessilli di altri gruppi Ultras da esporre al contrario allo stadio.
A loro e a tutti quelli colpiti va la piena solidarietà del Club.
Soltanto pietà invece per chi, come questi teppisti dall'atteggiamento mafioso, non ha imparato nulla dai fatti successi sabato durante la Coppa Italia e dall'omicidio Raciti, e nazi inneggia a Speziale e a genny 'a carogna sulle proprie pagine facebook.
Quello che è accaduto è stato deplorevole e incivile, segno di una Palermo che ancora deve crescere dal punto di vista civile e sportivo (in altre città come Roma e Milano si è festeggiato liberamente), tuttavia invitiamo tutti a non ingigantire l'accaduto, in quanto siamo consci che questi delinquenti vogliono solo visibilità.
Noi del Club DOC Marchisio abbiamo risposto presente e ieri sera abbiamo dimostrato che si può festeggiare uniti, tutti insieme, liberamente.
Ci siamo stati ieri e ci saremo sempre per tutti i cuori bianconeri di Palermo.
Alla fine abbiamo vinto noi.
Abbiamo vinto noi perchè la civiltà vince sempre contro la codardia e la vigliaccheria di attaccare da dietro e prendersela con i più deboli.
Abbiamo vinto noi perchè ieri Palermo è stata Bianconera, abbiamo cantato a squarciagola, senza nasconderci, e abbiamo goduto come non mai.
Abbiamo vinto noi perchè 10 persone non rappresentano una tifoseria, figuriamoci una città.
Abbiamo vinto noi perchè chi è violento e chi cerca di limitare le libertà altrui ha già perso in partenza.
Abbiamo vinto noi perchè nonostante tutto continueremo ad amare la nostra città e non porteremo rancore alla squadra del Palermo a cui diamo il bentornato in Serie A, anche se noi a differenza di molti di voi non cambieremo mai la nostra fede.
Abbiamo vinto noi perchè abbiamo capito che sport significa rispetto e rispetto significa prima di tutto non offendere verbalmente e fisicamente, non certo calpestare le strade di una città nostra quanto vostra, con indosso i nostri colori.
Abbiamo vinto noi perchè nonostante le vostre minacce fatte su internet siamo scesi lo stesso in piazza senza nulla per difenderci mentre voi tenevate le spranghe e le cinture in mano e noi non abbiamo alzato una mano.
Abbiamo vinto noi perchè sono i vostri atteggiamenti a mortificare e disonorare questa città.
Abbiamo vinto noi perchè ai bambini che avete fatto piangere noi spesso regaliamo un sorriso.
Abbiamo vinto noi perchè siamo diversi da voi e di questo ne andremo sempre fieri.
Fino alla fine.
Juventus Club DOC - PALERMO - Claudio MarchisioViolenza tra tifosi a Palermo
Picchiati supporter della Juventus
06 maggio 2014
di
Claudio PorcasiAncora una volta, anche a Palermo, il tifo calcistico è degenerato in violenza. Circa duecento di supporter del “Claudio Marchisio”, Juventus club doc, diretti verso piazza Politeama per festeggiare la vittoria del terzo scudetto consecutivo al termine della partita contro l’Atalanta, sono stati aggrediti da una decina di persone che hanno iniziato lanciargli contro bottiglie di vetro.
All’altezza di piazza Croci gli aggressori hanno iniziato sferrare calci e colpi di cinghia sui tifosi juventini, intimandogli di stare lontano da piazza Politeama. “Lì ci può essere solo la festa promozione del Palermo in Serie A“, hanno urlato con rabbia gli pseudotifosi rosanero.
Poco dopo sono arrivate alcune volanti della polizia che hanno scortato i supporter juventini fino a piazza Verdi, di fronte al Teatro Massimo, dove hanno potuto festeggiare in sicurezza. Prima però un malcapitato tifoso della “Vecchia Signora”, corso via in preda al panico, è stato circondato e malmenato, soltanto per portargli via la bandiera bianconera.
“E’ una vergogna che fatti del genere accadano – dicono dal direttivo del Juventus club di Palermo. – Eravamo scesi in strada per festeggiare in allegria. Insieme a noi c’erano anche donne e bambini. Per fortuna nessuno ha riportato ferite gravi. Ma la paura è stata tanta”.
I supporter del Juventus club di Palermo si riuniranno nel pomeriggio per raccogliere le testimonianze da rilasciare alla polizia e sporgere quindi denuncia nei confronti degli aggressori.
blogsicilia.it