Cambia la competizione, ma non cambia il risultato. In questo periodo, la Primavera sa solo vincere. Dopo sei vittorie di fila in campionato, a cui va aggiunta quella in NextGen di Manchester, la squadra di Baroni vola anche in Coppa Italia. Nell’andata degli ottavi di finale, espugnato il campo del Siena.
Finisce 2-1 grazie a un gol per tempo del lituano Slivka e di capitan Schiavone su rigore. Un successo strappato con i denti, anche per l’inferiorità nell’ultimo quarto d’ora per l’espulsione di Magnusson. Il ritorno è in programma a Vinovo il prossimo 8 dicembre.
Per la sfida con i toscani, Baroni punta su gran parte dell’undici che ha vinto appena due giorni prima a Livorno. Branescu in porta, difesa a tre con Penna, Rugani e Magnusson. A centrocampo linea a cinque con Ruggiero, Slivka, Schiavone, Gerbaudo e Laursen. Davanti tocca a Lanini fare coppia con Padovan.
A Colle Val D’Elsa piove a dirotto e il terreno scivoloso diventa un’incognita in più. I bianconeri provano a fare subito la partita e nel primo quarto d’ora è Lanini ad avere due volte la palla buona, ma la difesa locale si salva. La risposta senese non si fa attendere e ci vuole un intervento di Laursen a Branescu battuto per evitare lo svantaggio. A metà tempo è ancora Juve con Magnusson che stacca di testa da angolo e sfiora la porta.
La gara si sblocca al 37’ Laursen va via a sinistra e centra un pallone per Slivka che, arrivato a rimorchio, insacca con un destro in scivolata. Il Siena reagisce e Branescu deve distendersi per deviare un tiro da fuori di Redi. Stesso copione allo scadere con la conclusione dell’attaccante toscano e la parata del romeno. Prima di andare negli spogliatoi, sono Padovan e Laursen a non trovare l’impatto a due passi dalla porta.
All’intervallo si arriva con l’1-0 per la Juventus. Nella ripresa Magnusson sfiora subito il raddoppio con una punizione a giro che lambisce il palo. Il bis è cosa fatta al 6’, ancora su piazzato. È un rigore (come già successo in campionato pochi giorni fa, quando risolse Simone Pepe): steso Ruggiero, trasforma Schiavone.
Al 14’ la gara si riapre, merito di Redi che risolve una mischia in area juventina e non dà tregua a Branescu. Il vantaggio sembra tornare subito doppio quando Lanini ha la palla buona, ma il suo tiro finisce alto. La gara dell’attaccante finisce qui e Baroni lo sostituisce con il brasiliano Bonatini.
Ora la gara è più che mai aperta e una girata del senese Rossetti è ancora parata da Branescu. Così come un colpo di testa proprio di Bonatini. Poco prima della mezz’ora entra Mattiello al posto di Ruggiero. A complicare le cose, ci si mette l’espulsione di Magnusson, punito per un intervento più scomposto che cattivo. Baroni corre subito ai ripari: fuori un attaccante come Padovan e dentro un difensore centrale, Curti.
I bianconeri soffrono per tenere le folate dei padroni di casa, ma Branescu non deve mai veramente intervenire. Il 2-1 è un successo che vale mezzo passaggio del turno. Per chiudere i conti, discorso rimandato tra una decina di giorni.
Intanto, per chiudere in modo perfetto un novembre strepitoso (vinte cinque gare di campionato, una in NextGen e questa in Coppa Italia), non resta che aspettare belle notizie da Parigi. Domani, mercoledì 28, c’è Paris Saint-Germain-Manchester City, valida per il Girone 2 di NextGen. Se gli inglesi non faranno bottino pieno, per i bianconeri si spalancheranno subito le porte degli ottavi con due gare d’anticipo.
E sabato si chiude anche il girone d’andata di campionato. Al Chisola arriverà la Sampdoria.
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