Rugani a Tuttosport: "La Juve, un sogno che si è avverato. Sarebbe bellissimo vincere il mio primo derby. In ritiro ho rubato qualche segreto a Bonucci, Barzagli e Chiellini"
Alla vigilia del sentito derby Primavera contro il Torino, Daniele Rugani, difensore centrale della Juventus di Marco Baroni, si è raccontato in un'intervista a Tuttosport:
"IL MIO PRIMO DERBY, SAREBBE BELLISSIMO VINCERLO" - "Tifo Juve fin da quando ero bambino e quindi il derby per me ha sempre avuto un fascino speciale - ha dichiarato il pilastro della difesa bianconera, arrivato l'estate scorsa dall'Empoli -. Vincere il primo che gioco sarebbe bellissimo e ci darebbe una grande spinta per il resto della stagione». Toscano e juventino un binomio strano? Invece non lo è: in Toscana ci sono molti juventini. Io sono di Lucca e lì tifa per la Juve la metà degli appassionati di calcio. Da tifoso qual è il derby che ricordao più volentieri? Un pareggio 2-2, quello in cui Maresca segnò nel finale e poi esultò con le dita alla testa per fare le corna... (era il 24 febbraio 2002, ndr) E poi la vittoria 4-0 con gol di tacco di Del Piero (17 novembre 2002, ndr)".
"DISPIACIUTO PER L'ADDIO DI ALEX" - "Quanto mi dispiaciuto arrivare alla Juventus subito dopo l'addio di Del Piero? Eh, tanto. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo, lui è la storia. Spero che prima o poi capiti l'occasione di incontrarlo".
"CANNAVARO IL MIO IDOLO" - Il mio idolo tra i difensori? Il mio preferito è sempre stato Fabio Cannavaro, ma non posso considerarlo un modello perché abbiamo caratteristiche fisiche molto diverse (Rugani è alto un metro e 88 centimetri, ndr). Però lui nel Mondiale 2006 è l'immagine del difensore per eccellenza".
"LA JUVE, UN SOGNO CHE SI E' AVVERATO" - "La prima telefonata è arrivata a inizio luglio: i miei amici da qualche giorno mi avevano detto di aver letto alcune indiscrezioni al riguardo, ma non ci avevo creduto. Poi, attorno al 5-6 luglio, mi hanno detto che c'era la possibilità concreta di passare dallEmpoli alla Juve. La prima sensazione è stata di incredulità, che pian piano ha lasciato il posto alla gioia: è un sogno che si è avverato".
"LA JUVE E' IL TOP PER STRUTTURE E ORGANIZZAZIONE" - Qual è stato l'impatto con il mondo bianconero? Impressionante. L'Empoli che è una società molto organizzata e dedica grande cura al settore giovanile, però la Juventus è un altro mondo. Tra l'altro ho passato il primo mese e mezzo aggregato alla prima squadra: il massimo. Ma anche la Primavera è un ambiente straordinario, il top per strutture e organizzazione".
"IN RITIRO HO RUBATO QUALCHE SEGRETO A BONUCCI, BARZAGLI E CHIELLINI" - Della prima squadra chi mi ha colpito? Tutti, la Juventus ha individualità e un collettivo straordinari. Io guardavo con particolare attenzione i difensori, cercando di raggiungere la loro rapidità nel leggere il gioco e di imparare da tutti qualcosa: da Bonucci la capacità di impostare, da Barzagli e Chiellini l'atteggiamento e la posizione nel pressare l'uomo. E poi Pirlo... impressionante, con il pallone fa quello che vuole".
"CONTE, CHE CARISMA!" - "Che impressione mi ha fatto Conte? Molto carismatico, i suoi messaggi arrivano chiari e forti. E ha grande considerazione dei giovani".
"MI TROVO BENE NELLA DIFESA A TRE" - "Come mi trovo con la difesa a tre? Indubbiamente per me, che ero abituato a giocare a quattro, iniziare il lavoro tattico in anticipo con la prima squadra è stato un vantaggio: i movimenti sono diversi ma grazie al lavoro che stiamo facendo in Primavera con mister Baroni e i compagni mi sto trovando bene e stiamo crescendo anche come reparto".
"SIAMO SULLA STRADA GIUSTA" - "Siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo crescere ancora. In campo e come gruppo, sotto il punto di vista della forza mentale e della capacità di reazione. E i risultati arriveranno».
"NEXTGEN? GRANDE ESPERIENZA" - Che ne pensO delle Next Generation Series? Una grande esperienza e una grande opportunità di crescita: ci confrontiamo con altri modelli di calcio, altri ritmi e altre culture. E vogliamo ottenere il massimo. Ma prima cè il derby".
fontE: tuttojuve
Tuttosport - Primavera, bianconeri super nel derby. Le pagelle di Sergio Baldini
Il collega di Tuttosport, Sergio Baldini, ha attribuito voti e giudizi ai ragazzi della Primavera della Juventus che ieri hanno superato 1-0 il Toro nel sentitissimo derby:
BRANESCU 7.5 Decisivo non solo con le parate, ma anche con le uscite alte.
RUGANI 7 Sempre concentrato e preciso.
MAGNUSSON 6.5 Gran primo tempo, nel secondo concede due chance a Diop.
GARCIA 6.5 Ottima prova, soffre un po con lingresso di Parigini
TAVANTI 6 Non sfigura al cospetto di Santana. Gerbaudo (31 st) ng.
SLIVKA 6.5 Serve l'assist a Beltrame, poi lotta in copertura.
HROMADA 6 Al debutto in Primavera, il 16enne slovacco mostra personalità. Braccini (31 st) ng.
KABASHI 6 Lavora tanto in fase difensiva, si vede poco in impostazione.
MATTIELLO 6 Avanti e indietro sulla fascia, crea qualche grattacapo a Barbosa.
BELTRAME 7 Bravissimo a controllare una respinta della difesa e ad avviare il contropiede che poi va a chiudere con il gol vincente. Quando scatta mette sempre in apprensione la difesa granata.
BONATINI 5 Aiuta in fase difensiva e nel finale verticalizza bene per Beltrame, ma è l'unica volta che si vede in avanti: gli manca rapidità, non ha ancora preso le misure con i carichi di lavoro italiani. Penna (50 st) ng.
All. BARONI 6.5 Privo di giocatori cardine, ha il coraggio di lanciare il 96 Hromada. La squadra lo ripaga con grinta e grande attenzione in fase difensiva.
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Branescu a Tuttosport: "Col Toro la vittoria più importante. Macché eroe, io prego..."
Laurentiu Branescu è stato uno dei grandi protagonisti della Juventus Primavera che ieri si è aggiudicata il derby col Torino. Il portierone rumeno si è superato in più occasioni, negando la gioia del gol all'esperto Mario Santana e ai vari Diop, Aramu e Calorio. Il numero uno bianconero, però, lascia la copertina a Beltrame, autore del gol che ha deciso il match: "Io leroe del giorno? No, no...l'eroe è stato Beltrame! - ha spiegato a Tuttosport Branescu -. Questa è stata una partita difficile, i giocatori del Toro mi hanno impegnato molto ma alla fine è andata bene così. Senza dubbio la parata più difficile è stata quella sul primo tiro di Diop a metà secondo tempo, ha calciato il pallone di prima intenzione senza nemmeno guardare la porta. C'era il rischio che in questo modo potesse rubarmi il tempo sul primo palo, ma sono stato bravo a respingerla in calcio d'angolo. Il Toro ha colpito tre traverse, le mie sono state tre preghiere che sono state esaudite...Quando ho visto le traiettorie di quei palloni ho potuto solo pregare, è andata sempre bene, le mie preghiere sono state esaudite.... Sono convinto che questa possa essere la svolta del nostro campionato. Io contro il Genoa non ero presente, ma già sabato scorso tutta la squadra ha disputato una grande prestazione. Ma questa è la vittoria più importante, il derby è una partita speciale, diversa da tutte le altre. In questa occasione poi ci tenevamo particolarmente perché volevamo reagire dopo la sconfitta subita l'anno scorso nel girone di ritorno. Ora però dobbiamo continuare a lavorare per cercare di fare sempre meglio".
L'attenzione di Branescu è già rivolta alla sfida contro il Manchester City, nella Next Generation Series, in programma al Moccagatta di Alessandria mercoledì alle 19 I bianconeri sono al momento al secondo posto con quattro punti, due in meno del Psg che però ha già disputato tre incontri: "Teniamo molto alla Next Generation Series, dopo la vittoria nel derby non possiamo permetterci di rilassarci e non dobbiamo fare altro che iniziare subito a pensare alla prossima partita. Mercoledì sarà una sfida cruciale vincendo contro il Manchester City potremmo scavalcare il Paris Saint Germain compiendo un altro importante passo in avanti verso la qualificazione".
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Beltrame a Tuttosport: "Successo nel derby importante per mille motivi. Vucinic è il mio punto di riferimento, ma sul gol nessuno colpo di genio. Ecco perchè ho usato il petto..."
L'attaccante della Juventus Primavera, Stefano Beltrame, si è riscattato alla grande dopo gli errori sotto porta commessi contro il Genoa e ieri è stato decisivo nella vittoria sul Torino, con un pesantissimo gol di petto: "E' un successo importante per mille motivi - spiega a Tuttosport -. Prima di tutto perché arriva nella partita più sentita dell'anno. E poi perché abbiamo dimostrato di saper soffrire se necessario, si tratta di una prova di grande maturità e personalità da parte di tutta la squadra. Da qui possiamo ripartire per continuare a crescere e migliorare. Gol alla Vucinic? Vucinic è il mio punto di riferimento e un piccolo passo alla volta provo ad avvicinarmi un pochino a lui ed al suo modo di giocare. Ma sul gol non c'è stato nessun colpo di genio: ho usato il petto solo perché di testa sono scarso...".
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