| GENOA-JUVENTUS 1-3 Buffon 7; Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6; Caceres 5.5 (Lichtsteiner sv), Marchisio 6, Pirlo 6, Giaccherini 7, De Ceglie 5.5 (Asamoah 7); Matri 5 (Vucinic 7), Giovinco 6.
Questa partita ci insegna due cose: la prima, è che la Juventus continua ad essere un paio di gradini sopra tutte le altre, la seconda, è che il compito principale di Carrera e Conte sarà quello di comprendere quale possa essere la migliore gestione del turnover. Guardando le pagelle, del resto, ci si rende conto di parecchie cose: le insufficienze sono state affibiate a tre dei quattro nuovi innesti, diciamo pure facenti parte delle cosiddette seconde linee, vale a dire Caceres, De Ceglie e Matri. L'unico non titolarissimo ad aver fornito un contributo importante, anche quando le cose non stavano andando benissimo, è stato Giaccherini. Poi autore, peraltro, del gol che ha sancito la svolta, ma anche quando eravamo sotto era stato tra i meno peggio. In generale, se si guarda solo il risultato, può sembrare una passeggiata, ma in realtà è stata una gara dai due volti. La Juve ha chiuso il primo tempo in svantaggio e di questo non eravamo più abituati, poi ha rischiato pure il tracollo, a salvarci è stato Gigi, avessimo preso anche il secondo sarebbe stata durissima. L'ingresso di Asamoah e di Vucinic ha poi ristabilito le gerarchie. Con loro, la squadra bianconera si è impadronita del match e non c'è stata più storia. Il turnover andrà messo in atto anche in futuro, non si può pensare di schierare sempre gli stessi undici se intendiamo fare strada sia in campionato che in Champions, ma forse non sarà più possibile rinunciare contemporaneamente sia a Vucinic, ormai imprescindibile, che ad Asamoah, l'autentico top player arrivato nel mercato estivo.
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