| JUVENTUS-ATALANTA 3-1
Storari 6.5; Lichtsteiner 6, Bonucci 6.5, Chiellini 7 (Barzagli 7), Estigarribia 6 (Quagliarella 6); Padoin 6.5, Pirlo 6.5, Marrone 7; Giaccherini 6, Borriello 7, Del Piero 7 (Pepe 6).
Qualche scudetto e qualche coppa, dacché ho scelto la Juventus come squadra del cuore, ho avuto modo di festeggiarlo qui a Torino. Ma un delirio del genere non lo avevo mai visto. E' stato qualcosa di impressionante, di emozionante, di mostruoso. E' stata una festa mastodontica, con tifosi di ogni età, sesso, religione ed estrazione sociale. Mi sono ritrovato con gli amici a Porta Susa, dove iniziava il lungo viaggio del pullman bianconero che, quando è arrivato, ha scatenato subito un entusiasmo pazzesco. Nel giro di pochi secondi lo spostamento della folla è stato così vigoroso e repentino che ho perso di vista gran parte degli amici con cui mi ero recato all'evento. E poi è stato un rumore assordante fino alla fine, i mass media hanno parlato di 400 mila persone presenti, alcuni si sono spinti fino a 500 mila. I miei amici, alla fine, non so neanch'io come ho fatto a ritrovarli. I più scatenati, pensate un po', erano i protagonisti sopra quel pullman, in particolare Vidal e Pepe, ma non sono stati da meno neppure Del Piero e Buffon, per non parlare di Bonucci e Quagliarella, fino ad arrivare ad Antonio Conte. Del resto, dopo quello che ci hanno combinato nel 2006, la voglia di Juve era tanta. Ed era tanta anche la rabbia, che si poteva leggere negli occhi di ognuno dei presenti. Hanno cercato di annientarci ma non ce l'hanno fatta, la potenza della Juve è questa, c'è chi è arrivato perfino dall'Australia. Hanno provato invano a decapitarci, mandandoci in serie B, ma non solo. Quando siamo tornati in A, abbiamo dovuto lottare contro il mondo intero. Già al primo anno, quando eravamo competitivi pur avendo sbagliato qualche mossa di mercato, sicuramente ricorderete il trattamento ricevuto in certe partite. Per esempio a Napoli, dove ci fischiarono contro due rigori assurdi, oppure a Reggio Calabria, quando ci negarono l'impossibile prima del penalty concesso invece alla Reggina a tempo scaduto. Ogni volta che eravamo lì pronti ad avvicinarci alle posizioni che contavano, ci mandavano il Bergonzi di turno. Negli anni successivi la situazione non è migliorata, anche se va ammesso che noi ci abbiamo messo del nostro. La grandezza di questa Juventus è stata proprio quella di riconquistare, seppur con una fatica immane, il rispetto che ci meritavamo. Abbiamo dovuto ancora sudarcelo, con una decina di rigori clamorosi negati, in confronto il gol di Muntari è stato un episodio nemmeno paragonabile a tutti i torti che abbiamo subìto. Con il passare del tempo, la squadra di Conte ha saputo dimostrare a tutti di essere la più bella, la più spettacolare, la più forte. E non solo il Milan si è dovuto inchinare, ha dovuto farlo anche il Potere. Pensate che due-tre mesi fa ci avrebbero concesso il rigore assegnatoci ieri? Io dico di no. Ragazzi, siamo tornati, e lo abbiamo fatto in maniera indiscutibile. Siamo tornati grazie ad Andrea Agnelli, a Beppe Marotta, ad Antonio Conte, ad Andrea Pirlo e a tutti i giocatori di questa fantastica rosa. Il "grazie" più grande, però, in questo momento va al nostro Capitano, Alessandro Del Piero alias la Leggenda. Ci mancherai, Fenomeno, ma per fortuna hai insegnato agli altri come si coniuga il verbo vincere. Siamo tornati con una rabbia devastante, che ieri si è impadronita di una città intera e ha portato in alto il nostro orgoglio Gobbo.
|
