Dopo aver visto dal vivoi al ‘Piola’ di Novara la Juventus nel derby piemontese, il presidente dell’Uefa Michel Platini ha parlato dello Scudetto bianconero e delle prospettive europee della squadra di Conte in un’intervista esclusiva rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport’.
“Ho visto Cagliari-Juventus e anche il Milan alla tv francese. – ha detto ‘Le Roi’ – C’era il duplex per seguire il finale di campionato. È stata una partita dura, anche bella, con giocate interessanti. Un bel riscatto dopo qualche anno difficile, faccio i complimenti alla Juve”.
L’ex fuoriclasse francese non nega di avere più di una simpatia per la sua ex squadra. “Per un ex calciatore è fantastico vedere la sua squadra vincere ancora. – ha ammesso – Solo che questo non significa che, da presidente, sceglierò un arbitro per farla vincere. È solo una questione di cuore: il cuore non tiene conto dell'obiettività, poi bisogna essere obiettivi”.
Quindi nessun trattamento di favore in Champions per i bianconeri, che, secondo il numero uno dell’Uefa, difficilmente potranno da subito ripetersi in Europa. “Ho fatto il presidente per consegnare la Champions alla Juve, – ha spiegato – ma forse non farò in tempo… vincere in Europa non è lo stesso che in campionato. Sinceramente non penso che la Juve possa arrivare domani alla Champions, deve crescere. Quest'anno, senza coppe, è stato più facile concentrarsi su un solo traguardo”.
Nonostante questo, Platini è convinto che il progetto Juve proseguirà a dare i suoi frutti. “La Juve ha pagato per Calciopoli – ha detto l’ex numero 10 bianconero - è andata in B, s'è ricostruita, ha ricominciato. Non è facile ripartire ma io lo dicevo che, prima o poi, ce l'avrebbe fatta a tornare in alto. È bello per il campionato, per i tifosi, per la famiglia. Ho conosciuto meglio Andrea Agnelli, è la persona giusta”.
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