| CAGLIARI-JUVENTUS 0-2 Buffon sv; Barzagli 7, Bonucci 7.5, Chiellini 7; Lichtsteiner sv (Caceres 6), Vidal 6 (Giaccherini 6), Pirlo 7, Marchisio 6.5, Pepe 6.5; Matri 6 (Borriello 6), Vucinic 7.5.
Questo è il più bello. Primo, perché arriva dopo anni di sofferenze, molte delle quali dovute a colpe non nostre. Secondo, perché se torniamo per un attimo con la mente a Rimini o a Crotone, questo momento non eravamo più sicuri di poterlo rivivere. Terzo, perché questo trionfo era del tutto inaspettato, l'obiettivo massimo francamente sembrava il ritorno in Champions, magari passando pure dai preliminari. E poi è ancora più bello per tante altre ragioni dai connotati romantici. Coincide infatti con il ritorno di un Agnelli sul trono societario, coincide con la direzione tecnica affidata a un personaggio che ha rappresentato e che ha trasmesso tutta la juventinità di cui c'era bisogno, Antonio Conte. Coincide con il primo anno in cui la Signora si è regalata e ci ha regalato una nuova casa, quello Juventus Stadium che ha contribuito a fare la differenza. E poi ci sono altri elementi che accrescono la goduria. Credo che uno dei principali motivi del nervosismo milanista sia stato legato alla rivalorizzazione del Professor Pirlo, il principale artefice di questo successo. Un'operazione che è stata fondamentale e che ha riportato alla memoria un altro trasferimento dalle modalità similari per il quale a Milano si stanno ancora mangiando le mani, quello di Edgar Davids. Quando si parla di mercato, tra l'altro, il rimando non può che andare a Marotta: dopo un primo anno per così dire difficile, questo scudetto è una rivincita anche per lui. Soprattutto se pensiamo che Pirlo non è stato l'unico colpo azzeccato: giocatori come Lichtsteiner, Vidal e a corrente alternata pure Vucinic hanno messo una firma indelebile sul primato bianconero. Tornando alle ragioni del nostro puro orgasmo calcistico, parliamo degli episodi: non pensate che Allegri abbia così stufato e annoiato perfino il fato che nel derby si è ripalesato con un gol-fantasma tipo quello di Muntari? Per non parlare della distribuzione dei calci di rigore che sicuramente non è stata equa. Il tutto semplicemente per rimarcare quanto il successo bianconero sia stato meritato a prescindere da tutto. Fondamentalmente è stato meritato perché se nessuno è in grado di batterti evidentemente sei il più forte di tutti. E poi, diciamolo con grande orgoglio, siamo stati sempre e comunque spettacolari, anche quando abbiamo pareggiato, abbiamo sempre imposto il nostro gioco, abbiamo quasi sempre dominato. A proposito di fato, certo è che fa sorridere il fatto che il colpo di grazia alle velleità rossonere sia arrivato proprio dall'Inter... Ma, più in generale, scudetto a parte, quest'anno avevamo bisogno di risposte. In particolare, c'era un interrogativo inquietante da soddisfare: ce la farà la Juventus a tornare grande dopo tante peripezie? Ebbene sì, siamo tornati grandi. E ora è ufficiale: nemmeno il terremoto di Calciopoli ha fatto crollare le nostre certezze.
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