PRINCIPIO PAOLINO PER SPAZIOJUVE.IT

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principiopaolino1974
view post Posted on 26/4/2012, 18:37     +1   +1   -1




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Come nasce la tua passione per questi colori?

Ci possono essere vari motivi per i quali si sceglie la propria squadra del cuore. Spesso si prosegue una tradizione familiare – e non il mio caso – oppure ci si identifica in un qualcosa di ideologico, altrimenti non mi spiegherei perché a Torino ci sono tantissimi tifosi granata nonostante la presenza della Juve. L’aspetto campanilistico ha influito, ma da già ragazzino, in questa decisione, cercavo qualcosa che potesse sempre stupirmi, darmi grosse soddisfazioni nonché emozioni forti. La maglia e la storia bianconera mi hanno trasmesso subito tutte queste cose, tant’è che posso ritenermi un tifoso juventino dal 13 settembre 1981, quando vincemmo 6-1 contro il Cesena, prima partita di un campionato al termine del quale arrivò la seconda stella.

Arrivati a cinque giornate dalla fine con tre punti (di fatto 4 visto lo scontro diretto) di vantaggio sul Milan, la Juve ha l’obbligo di crederci?

Ora il discorso è diverso. Fino a qualche settimana fa avevamo l’obbligo di crederci, adesso abbiamo l’obbligo di vincerlo, questo scudetto. La Juventus è andata oltre ogni più rosea previsione e il ritorno in Champions sarebbe già stato salutato con grande entusiasmo ma, arrivati a questo punto, non portare a casa il tricolore sarebbe una grossa delusione. Lo scenario è mutato, dopo quello che abbiamo fatto finora sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire un’occasione così ghiotta, di quelle che certamente non ti capitano tutti gli anni. E poi in fondo lo meritiamo ampiamente, siamo la squadra che esprime il miglior calcio in Italia, personalmente le formazioni che mi fanno divertire più o meno come la Juve sono soltanto il Real e il Barcellona.

Secondo molti l’autore di questo miracolo sportivo è Antonio Conte, sei d’accordo? Che cosa ha portato in più alla squadra?

Antonio Conte, tra le altre cose, mi ha fatto cambiare idea sull’importanza della figura dell’allenatore. Ho sempre creduto che il tecnico potesse influire per il dieci per cento, al massimo il venti. Invece no, influisce molto di più. Conte ha portato tutto quello che c’era da portare. Entusiasmo, mentalità vincente, fame di vittorie, rabbia e furore agonistico. Ma non soltanto questi aspetti prettamente motivazionali: è un allenatore estremamente preparato dal punto di vista tattico e ha la fondamentale capacità di saper leggere le partite. Poi, per carità, in campo vanno i giocatori, e allora sono altresì convinto che la storia dei nostri difensori sia una bella favola da raccontare, con Barzagli autore di una crescita esponenziale, con Bonucci che in mezzo a qualche amnesia si rivela un play difensivo fondamentale, con Chiellini che torna su certi livelli dopo due stagioni da dimenticare. Per non parlare dell’esplosione di Marchisio, dell’importanza di giocatori come Pepe, dell’acquisto azzeccatissimo di Vidal. In questa Juve ognuno porta il suo secchio d’acqua, nella prima parte della stagione ci hanno trascinato elementi come Lichtsteiner, poi ne sono venuti fuori altri tipo De Ceglie e Conte è sempre stato bravo a sfruttare i vari momenti di forma dei suoi ragazzi. In generale, però, credo che senza Pirlo la Juve non sarebbe così in alto.

Negli ultimi giorni è spuntato fuori il nome di Conte nella questione calcioscommesse ed è stato accusato di non aver denunciato pur sapendo il fatto. Come si concluderà questa storia?

Beh, sai, in ogni settore dove girano troppi soldi c’è e ci sarà sempre del marcio. Può darsi che le sue orecchie siano state vicine a una delle migliaia di situazioni poco chiare nel calcio ma, di qui a parlare di un suo coinvolgimento diretto, credo ci sia un abisso. Prima di approdare alla Juve, come allenatore Conte era poco più di un Signor Nessuno, una sua parola magari poteva essere interpretata come un tentativo di scalare posizioni, sempre ammesso che sapesse qualcosa. Altro che omessa denuncia: nel nostro paese se la situazione contingente e il background culturale del momento non richiedono un tuo intervento, rischi di rimanere fuori dai giochi per sempre. In ogni caso, credo fermamente nell’integrità morale di Conte per cui a mio avviso non ha nulla da temere.

Questa purtroppo sembra essere l’ultima stagione di Del Piero in bianconero. Quante sono le possibilità di una sua conferma? In caso di partenza, chi è per te il suo erede?

Del Piero aveva due modalità per concludere questa stagione: da zavorra o da rimpianto. Da grande campione qual è, ha scelto la seconda. Dico solo che molti avanzavano dei dubbi sulla sua volontà di accettare per la prima volta un ruolo di secondo piano e sono stati smentiti. Non sono ancora riuscito a farmi un’idea precisa sul suo futuro, forse perché noi tifosi gli vogliamo bene e vorremmo vederlo in eterno con noi. Certo è che però non mi piace la sovraesposizione mediatica che può derivare per esempio dall’intervista a Vanity Fair: la Juve in questo momento ha e deve avere altri pensieri. Un suo erede comunque non c’è e nemmeno dobbiamo etichettarlo come tale, ricordate come andò Magrin quando fu battezzato il nuovo Platini?

In caso dovesse arrivare lo scudetto si tratterebbe del 30° per i tifosi, ma del 28° per la Figc. Se fossi in Agnelli, che cosa faresti? Faresti aggiungere la terza stella?

Forse vado controcorrente, ma io non metterei la terza stella. Spero – e sono sicuro che lo farà – che il presidente continui a lottare per riportare a casa quei due scudetti. Evidentemente sono troppo attaccato all’ufficialità delle cose e allora vorrei che i nostri trionfi venissero unanimemente riconosciuti, anche se finora abbiamo dovuto lottare contro i mulini a vento, districandoci tra incompetenti e insabbiatori.

Il calendario ci impone 5 sfide facili sulla carta e ma non sul campo dato che gran parte delle squadre sono in lotta per non retrocedere. Come vanno affrontate queste sfide?

Difficile non fare retorica, facile dire che nessuna partita va presa sotto gamba. Piuttosto, proprio noi tifosi a mio avviso giocheremo un ruolo fondamentale: dovremo sostenere la squadra come se di fronte ci fosse sempre il Milan o l’Inter, anche noi non dobbiamo abbassare la guardia, i ragazzi hanno ancora bisogno di noi.

Ad agosto avresti mai pensato che la Juventus avrebbe potuto raggiungere questi risultati?

Dissi che avrei firmato con il sangue per il terzo posto. Menomale che non l’ho fatto…

(intervista di Corrado Parlati e Alessandro Bazzanella)
 
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