| JUVENTUS-ROMA 4-0
Buffon sv; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 6.5, Vidal 8 (Giaccherini 6), Pirlo 7, Marchisio 7.5, De Ceglie 7; Quagliarella 6 (Del Piero 6), Vucinic 7.5 (Borriello 6).
C'era una volta una Juve che, negli ultimi anni sciagurati, non riusciva ad approfittare delle debolezze dell'avversario. Con obiettivi peraltro meno nobili dello scudetto, spesso si trovava di fronte a occasioni da sfruttare e puntualmente le falliva. Certe occasioni non ricapitano tutti i giorni e così sono arrivati due ingloriosi settimi posti. Ora invece, con un obiettivo più nobile anzi, il più nobile, questa Juve che vede il suo antagonista in palese difficoltà scende in campo sapendo che certi treni non ripassano. Il treno-scudetto, poi, ha delle frequenze di passaggio ancora più alte di tutti gli altri. Ebbene, dopo il rallentamento a Catania e la brusca frenata in casa contro la Fiorentina, la squadra di Allegri ha fornito alla Juve un bell'assist pomeridiano. E i bianconeri, che nel corso della stagione hanno dato il meglio quasi sempre nella ripresa, nel posticipo hanno evidentemente pensato che confermare il trend delle ultime giornate fosse cosa buona e giusta. Per cui, stavolta, il successo è maturato nel primo tempo anzi, a dirla tutta, nei primi 8 minuti. Con ben 5 giornate d'anticipo la Juve ha dunque raggiunto il suo obiettivo minimo, ossia l'ingresso diretto nella massima competizione continentale per club. Dopo due anni di delusioni, la voglia di Champions era troppo grande, ecco perché - è proprio il caso di dirlo - mai come in questo caso si gode molto di più saltando i preliminari. Che poi quello in questione fosse l'obiettivo minimo, beh, questo è tutto da dimostrare: a sentire certi commenti di inizio stagione (compreso il mio...), un terzo posto strappato con le unghie e con i denti all'ultima giornata rappresentava la più rosea previsione. Invece questa Juve va oltre, mettendo in discussione anche l'aspetto programmatico: solitamente i risultati si raggiungono negli anni, una rosa competitiva non si allestisce in una sola sessione del calciomercato, tutto ciò sembrava una certezza. Vero, Agnelli e Marotta hanno alcuni fondamentali mesi di esperienza in più, ma per il resto quest'estate era avvenuta l'ennesima rivoluzione, a partire dalla scelta dell'allenatore. Le modalità con le quali Buffon e compagni hanno riconquistato l'Europa che conta sono poi state straordinarie: una passeggiata di salute contro un club che ad agosto ha fatto partire, proprio come noi, un nuovo progetto, ma che poi è rimasto clamorosamente indietro. Nel secondo tempo la Juve è stata perfino capace di farci assistere a una partita noiosa, dato che non c'era più storia. Per carità, ben venga questo tipo di noia, alle nostre coronarie è stato concesso un meritatissimo turno di riposo... In attesa, peraltro, del rush finale, durante il quale ci sarà ancora da soffrire. Ma la strada giusta è stata imboccata. E allora buon viaggio, Signora, la meta è vicina. Ora dovresti sapere dove passano i treni.
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