Juventus-Inter 2-0: loro come noi, noi più di loro

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principiopaolino1974
view post Posted on 26/3/2012, 19:00     +8   +1   -1




JUVENTUS-INTER 2-0
Buffon 7.5; Caceres 8, Barzagli 6.5, Chiellini 7.5, De Ceglie 7; Vidal 8, Pirlo 6.5, Marchisio 6.5; Pepe 6 (Bonucci 6.5), Matri 5.5 (Quagliarella 5.5), Vucinic 5.5 (Del Piero 7.5).

Sembra incredibile ma, nel giro di una sola stagione, le sorti della Juve e dell'Inter si sono invertite. Loro sono lì a lottare (si fa per dire) per un posto in Europa League, come noi l'anno scorso, mentre noi ci siamo ripresi il nostro posto nei quartieri alti della graduatoria. Gli effetti di Calciopoli, quel terremoto calcistico che ha portato la Juve in fondo al baratro e l'Inter nell'élite internazionale, sono già svaniti e le gerarchie sono state ristabilite. Oggi Andrea Agnelli vanta 18 punti in più di Massimo Moratti. Noi come loro e loro come noi, verrebbe da dire. Per certi versi è così, ma non per tutti. L'Inter, a questo punto della stagione, ha addirittura un punto in meno della disastrosa Juve dell'anno passato. Ma, soprattutto, c'è un aspetto che più fa riflettere. Quando qualcuno si è inventato Calciopoli per distruggere la Juve, il club bianconero è ripartito da zero mentre l'Inter continuava ad acquistare campioni, partendo dai nostri Ibra e Vieira, a vincere scudetti e trofei, fino ad arrivare allo storico triplete. Tra le due squadre c'erano quindi differenze di organici, di obiettivi, di progettualità. Eppure, nonostante ciò, da Calciopoli in avanti l'Inter quando è venuta a Torino non ha mai vinto (2 pareggi e 3 sconfitte). Quell'enorme farsa, insomma, non ha cambiato la storia della partita Juventus-Inter: il bilancio nella massima serie è del resto raccapricciante per loro, 55 sono i successi bianconeri, solo 10 quelli nerazzurri. Un dominio assoluto che non è mai stato messo in discussione, né dai fatti, né dai misfatti. A parte qualche rarissimo caso, insomma, l'Inter farebbe meglio a non presentarsi nemmeno a Torino... Stessa storia in quest'ultima gara: la squadra di Ranieri ha dovuto disputare il miglior primo tempo della sua stagione per rimanere in partita ma neanche questo è bastato. E allora loro come noi ma noi più di loro, verrebbe da dire. Tante volte prima di questa stagione si era parlato dei connotati da provinciale della Juventus. Forse per questo non ha voluto essere da meno il tecnico interista, il quale ha cominciato la partita come hanno fatto quasi tutte le provinciali del nostro campionato, vale a dire con una marcatura a uomo su Pirlo. Poli se l'è cavata bene ed è stato senz'altro uno dei migliori dei suoi insieme a Obi, sarà evidentemente per questo che a un certo punto Ranieri ha provato a dare la svolta, inserendo Pazzini e Faraoni al posto degli unici due (unitamente a Julio Cesar) che si sono salvati dal naufragio... Ci stava magari la sostituzione dell'ex doriano perché comunque non c'era più nulla da difendere, ci stava un po' meno quella di Obi che si è fatto notare per alcune interessanti accelerazioni. Ma Ranieri è questo, noi ne sappiamo qualcosa: è passato alla storia quel cambio di Del Piero con De Ceglie a Napoli, la scelta dell'allenatore dopo la B è stata d'altronde una delle meno azzeccate anzi, a mio avviso ha rallentato la già difficile ricostruzione bianconera. Le scelte indovinate, d'altronde, sono tutto, nel calcio come nella vita. A gennaio ci siamo ritrovati con un solo extracomunitario da poter inserire nella nostra rosa e abbiamo optato per Martin Caceres. Guarin è così andato all'Inter e finora gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Per il resto, nessuna novità: la solita Juve bella, bellissima da vedere, in uno stadio da brividi. Buffon rimane il numero uno dei numeri uno, la difesa bianconera difficilmente prende gol. Vidal è monumentale, corre per novanta minuti, azzanna le caviglie degli avversari e mette in mostra giocate di qualità, come l'assist a Del Piero. Vucinic, dopo alcune prestazioni devastanti, conferma la sua discontinuità, così come Matri prima e Quagliarella poi non ritrovano il feeling con il gol. Antonio Conte legge ancora benissimo la partita e il suo cambio di modulo è decisivo. Insomma, mentre consolidiamo la nostra qualificazione diretta in Champions, anche le differenze tra noi e il Milan sembrano le stesse. E sono essenzialmente due. Una si chiama Zlatan Ibrahimovic. L'altra sta nel computo dei rigori concessi, otto a uno per loro. Una novità però c'è ed è rappresentata dal primo gol in questo campionato da parte di quell'essere speciale di Alessandro Del Piero. Il capitano aveva e ha due modalità per concludere la sua stratosferica carriera in bianconero (ammesso che lo farà...): da rimpianto o da zavorra. Secondo voi, quale ha scelto?
 
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Supertonda
view post Posted on 26/3/2012, 19:22     +1   -1




Imperioso Principio ! Fantastico pezzo ! :.inter merda.:
 
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{iKìng.
view post Posted on 26/3/2012, 22:22     +1   -1




Immenso.
 
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2 replies since 26/3/2012, 19:00   136 views
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