| GENOA-JUVENTUS 0-0
Buffon 6.5; Lichtsteiner 6, Caceres 6.5, Vidal 6.5, De Ceglie 6.5; Marchisio 5, Pirlo 6.5, Giaccherini 5.5 (Borriello sv); Pepe 6 (Elia 4.5), Matri 5.5 (Del Piero 5.5), Vucinic 7.
Un altro pareggio. Solo che stavolta, più che giocare novanta minuti nell'area piccola degli avversari, non potevamo fare. Stavolta la Juve si è espressa su buoni livelli. E poi il problema non è rappresentato dai pareggi ottenuti su campi come questi, bensì da quelli in casa con il Siena o con il Chievo. E intanto il Milan se ne va, e intanto siamo costretti a guardarci anche alle spalle. A furia di non vincere, stiamo vanificando la strepitosa prima parte della stagione. Stavolta, dicevamo, abbiamo surclassato la formazione rivale, solo la sfortuna ci ha impedito di tornare alla vittoria. Lo testimoniano i tre pali e i tanti gol mangiati, vedi ad esempio quello di Giaccherini, autore di un buon primo tempo per poi sparire completamente nella ripresa. Una delle note positive di questa partita è stata la tenuta difensiva, ottima se consideriamo la situazione di assoluta emergenza. Vidal e Caceres hanno dimostrato di saperci fare, non hanno fatto rimpiangere Barzagli e Chiellini e hanno comunicato con la loro prestazione che si può sempre contare su di loro. Il migliore in campo è stato senza ombra di dubbio Mirko Vucinic, a tratti devastante, nonostante gli sia mancato il guizzo decisivo. Il problema rimane la continuità, magari giocasse sempre così. Per ambire a traguardi prestigiosi credo però che i nostri due uomini chiave siano Pepe e Marchisio, due dei più grandi trascinatori della prima parte dell'anno. Pepe ha dato qualche segnale di ripresa, mentre Marchisio continua a essere sottotono, il suo apporto sta mancando sensibilmente. Tornando a Pepe, proprio mentre il suo rendimento stava crescendo vistosamente, è stato sostituito con Elia. Molti tifosi si chiedono le ragioni dell'utilizzo col contagocce dell'olandese, il perché è sotto gli occhi di tutti, io che più volte l'ho visto giocare nell'Amburgo continuo a sostenere che questo non è un giocatore all'altezza della situazione, per non dire altro. E così, dopo un assedio, è venuto a mancare il forcing finale, anche perché Del Piero è apparso imballato. Insomma, siamo alle solite. Sia perché non concretizziamo quello che creiamo, sia perché ormai non fa più testo la questione arbitrale. L'ennesimo calcio di rigore negato e una rete annullata fanno sì che ormai la situazione sia diventata ridicola. Ma l'Italia è un paese in cui le decisioni sono sempre state condizionate dal peso politico e oggi, diciamolo francamente, noi con contiamo nulla. Per tornare a contare qualcosa, dobbiamo vincere con le nostre forze, senza rigori o episodi del genere. Oggi il potere è nelle mani del Milan, facciamocene una ragione. Sono ormai una decina gli episodi sfavorevoli di questa stagione, tanti, troppi, e dopo le partite lo abbiamo dovuto far notare a gente che fa finta di non sentire. Ecco perché anche il silenzio stampa sarà meno assordante di quello che pensiamo.
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