Primavera, che settimana!
Anche al Chisola è una Primavera formato Viareggio. Quattro giorni dopo la finale vinta contro la Roma, la squadra di Baroni compie un altro capolavoro. Batte la Fiorentina nella semifinale di ritorno di Coppa Italia e conquista l’atto finale. Ancora contro i giallorossi, con gare in programma il 7 e 22 marzo.
A Vinovo finisce 1-0 grazie a una rete di Leonardo Spinazzola che festeggia al meglio il premio di “Golden Boy” conquistato a Viareggio. Un successo meritato, per un maggior numero di occasioni create, soprattutto nel primo tempo.
Sulla scia del successo viareggino, Baroni ripropone in pratica la stessa squadra della finale con la Roma, con Schiavone al posto dello squalificato Chibsah e Liviero di nuovo al suo posto dopo aver superato l’indisposizione che lo aveva costretto al forfait con i giallorossi. Quindi un 4-2-3-1 con Branescu in porta, retroguardia con Untersee, Gouano, Rubin e Liviero, Schiavone e Gabriel davanti alla difesa, Spinazzola, Beltrame e De Silvestro a formare il trio alle spalle di Padovan.
Juventus e Fiorentina non hanno segreti dopo tre confronti diretti e l’avvio e all’insegna dell’equilibrio. I bianconeri provano a fare la gara, anche spinti dal pubblico che gremisce il Chisola. Il primo pericolo arriva intorno al 15’ con Beltrame che costringe Svedilausicas alla deviazione sulla traversa. Dieci minuti dopo, doppio pericolo. Spinazzola costringe ancora il portiere viola in corner e dal tiro dalla bandierina sbuca Rubin che colpisce un clamoroso palo interno.
Gli ospiti iniziano a farsi vivi e ci vuole un intervento di Untersee sulla linea per evitare lo svantaggio. Con il passare dei minuti, è il “Golden Boy” Spinazzola ad dare la carica. Prima un sinistro deviato in angolo e poi la rete del meritato vantaggio: contropiede perfetto, assist di De Silvestro e destro sotto l’incrocio. È il 34’ ed è la rete dell’1-0 che arriva fino all’intervallo, anche per merito di Branescu che para su un pericoloso rasoterra di Panatti.
Ripresa. Baroni ripropone lo stesso undici ma dopo pochi minuti deve cambiare per forza. Si fa male Untersee, entra Belfasti a sinistra con spostamento di Liviero a destra. Intorno al 20’ scatta il momento di Bouy, dentro per Padovan, con Beltrame avanzato a prima punta.
La Fiorentina deve alzare in baricentro per cercare il pareggio e i bianconeri iniziano a distendersi in contropiede. In un paio di occasioni, per arrivare al raddoppio manca il tocco decisivo o l’ultimo passaggio. Al 37’ l’opportunità più ghiotta per chiudere i giochi. Beltrame va in pressing su Svedilausicas, recupera la sfera e prova a insaccare da posizione impossibile: palla a lato di poco.
Al 39’ lo stesso Beltrame si invola e viene messo giù in area. L’arbitro lascia correre negando il rigore che avrebbe potuto decidere la semifinale. Baroni si copre e manda dentro Magnusson per l’autore del gol Spinazzola.
Gli ultimi minuti sono palpitanti, proprio come quelli di lunedì a Viareggio. E ancora una volta i bianconeri sono freddi e portano a casa il traguardo. Un traguardo meritato che permette alla squadra di Baroni di continuare una stagione finora assolutamente trionfale.
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