NFL - Manning eroico, Super Bowl ai Giants

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MrKrinkle
view post Posted on 6/2/2012, 22:08     +1   -1




Giants si confermano la bestia nera di New England e come cinque anni fa battono 21-17 al Superbowl i Patriots di Bill Belichick e per la quarta volta nella loro storia si laureano campioni NFL. Un successo arrivato al termine di una partita equilibrata, palpitante ed incerta risolta proprio all’ultimo giro di orologio quando i Giants hanno trovato il touchdown del sorpasso che ha steso le velleità dei Pats di Tom Brady (autore di una partita magistrale fatta di 2 td, 271 yard lanciate 27 passaggi completati su 41 tentati e un intercetto) che deve però rimandare l’appuntamento con il quarto titolo e il record di Joe Montana. Ancora una volta il divino Tom si è dovuto inchinare al cospetto di Eli Manning, mvp delle finali come cinque anni fa, e che in questi playoff si è prodotto in un vero capolavoro trascinando una squadra qualificatisi per il rotto della cuffia alla post season sul tetto del mondo. Nella Indianapolis che stravede per il fratello maggiore Peyton, Eli ha mostrato di essere un campione coi nervi e gli attributi d’acciaio capace di salire di colpi nel momento di maggiore difficoltà, non sbagliando nulla (30 passaggi completati su 40 tentati, 296 yard lanciate, 2 td pass e 0 intercetti in questo Super Bowl!) e guidando la squadra a una vittoria che a un certo punto della partita, a inizio terzo quarto, sembrava impossibile. Con questo successo Manning ‘junior’ supera il fratellone per numeri di titoli conquistati (2 a 1) e forse anche nella reputazione degli addetti ai lavori. Sicuramente Eli e i Giants saranno per settimane gli idoli indiscussi di New York che torna capitale del football e si gode un’impresa impossibile da prevedere solo un mese fa.
I GIANTS SCAPPONO - Il Super Bowl XLVI inizia subito in salita per i leader delle due contendenti: Eli Manning e Tom Brady. Manning subisce subito due tremendi sack nel primo drive della partita dalla coriacea difesa di New England. Peggio va al leader dei Patriots che, costretto a iniziare l’attacco dalle cinque yards, prova ad andare sul profondo ma fallisce miseramente commettendo una safety che regala due punti ai Giants che guadagnano grande morale. Sulle ali dell’entusiasmo New York si riversa in attacco e guidata da un Manning, lucido a distribuire lanci e le corse di Jacobs e Bradshaw, riesce a completare un drive da 78 yards che si conclude con un touchdown di Victor Cruz che regala il 9-0 alla squadra della Grande Mela.

BRADY SALE IN CATTEDRA - Per vedere a referto i primi punti dei Patriots bisogna attendere l’inizio del secondo quarto quando Grostkowski trasforma un field goal dalle 29 yards, al termine di un drive da brividi dove Brady va a un passo dal farsi intercettare il pallone da Hernandez. Non sembra essere la migliore giornata per il leggendario Tom che però nel momento di maggior difficoltà della sua squadra esce fuori alla distanza come i veri fuoriclasse. Con meno di quattro minuti prima della pausa di meta tempo il qb di New England riesce a condurre un drive da 96 yards (primato assoluto eguagliato nel Superbowl) che si conclude con la meta di Woodhead che regala l’inatteso sorpasso all’intervallo ai Patriots (10-9).

NY SI RIAVVICINA - Il faraonico show di metà tempo di Madonna non deconcentra assolutamente Tom Brady che non sbaglia un colpo e apre il terzo parziale come aveva chiuso il precedente completando un drive da urlo da 78 yard e spedendo in end zone un compagno questa volta, Hernandez che realizza il touchdown che regala ai Patriots il momentaneo +8 (17-9). Per New York la strada si inizia a fare in salita ma Eli Manning non si fa prendere dalla frenesia e, nonostante la difesa dei Patriots alzi il tenore dei contatti, riesce a tenere a contatto i Giants riuscendo a far calciare Tynes dalle 38 yards un field goal che riporta NY a cinque lunghezze di distanza. La giocata offensiva dei Giants galvanizza anche la difesa che spezza il ritmo di Brady che subisce un sack devastante da Tuck che lascia per qualche istante temere il peggio ai tifosi dei Patriots (Brady cade male sulla spalla ma resta in campo). I Giants chiudono il terzo quarto in attacco e riescono ad assottigliare il margine di svantaggio con il secondo field goal mandato a bersaglio da Tynes (17-15 Patriots all’ultima pausa).
1’03”, IL SORPASSO - Il quarto quarto si apre con la giocata che non t’aspetti: Brady pressato dall’asfissiante difesa dei Giants è costretto a lanciare un primo e dieci sul profondo per Gronkowski che viene però anticipato dalla grandissima giocata di Blackburn che intercetta il pallone e regala ai Giants la possibilità di andare in attacco e provare a riportare il naso avanti. La difesa di New England però nel momento di difficoltà sale in cattedra complicando molto la strada ad Eli Manning e all’attacco dei Giants che arrivano a superare la metacampo ma poi sono costretti al punt che ridà la palla a Brady e compagni. I minuti passano e l’aria si fa sempre più rarefatta e la palla inizia a scivolare nelle mani dei giocatori come Whelker che liberissimo non completa una ricezione agevole inguaiando i Patriots che con 3’45” secondi sono costretti a riconsegnare la palla ai Giants seppur da una posizione di campo proibitiva (le 12 yard). Manning però dall’inizio di questi playoff è il quarterback con la più alta percentuale di realizzzazione nei playoff e questa attitudine la conferma anche nella più importante dell’anno gestendo con calma e sapienza un drive da 88 yard grazie alla complicità di Mullingham, autore della ricezione da 38 yards che ha aperto il drive e di una serie di altre giocate fondamentali nei minuti finale, e di Bradshaw che, sfruttando un buco clamoroso della difesa di New England, sigla il touchdown a un minuto dalla fine che vale il 21-17 dei Giants. A Brady e compagni restano così 57” per trovare il touchdown del miracolo. Ancora una volta però sono i nervi la fanno da padrone, Branch e Hernandez non trattengono due palloni ottimi di Brady mentre sull’ultimo lancio dell’Ave Maria Gronkowski non riesce a tuffarsi in tempo per ricoprire l’ovale in end zone toccato da Phillips. Finisce così con i Giants che si confermano bestia nera dei Patriots ed Eli Manning, Mvp nella città che adora il fratello. La degna chiusura di un Superbowl che ha regalato emozioni e pathos a non finire.
Stefano DOLCI (twitter: @stefano_dolci) / Eurosport

E andiamo, bastonati ancora i Patriots, anche se nulla sarà mai così godurioso come avergli rovinato la stagione perfetta 4 anni fa. Manning re di NY!
Ps: Comunque la parte più bella della serata è stato il match di Lingerie Bowl andato in onda prima. :ghgh:
 
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