| LECCE-JUVENTUS 0-1
Buffon 6; Lichtsteiner 6.5, Barzagli 7, Bonucci 6, Chiellini 6; Vidal 6, Pirlo 6 (Marrone sv), Marchisio 6; Pepe 6.5 (De Ceglie sv), Quagliarella sv (Matri 6.5), Vucinic 7.
Noi Gobbi, si sa, ormai un pensierino allo scudetto lo stiamo facendo, però non è ancora il momento di pensarci. Noi adesso abbiamo la priorità di tornare nell'Europa che conta e questa è una vittoria fondamentale, perché la Lazio ne ha presi 4 a Siena e abbiamo ben 7 punti di vantaggio sulla quarta. L'occasione era ghiotta e non ce la siamo fatta scappare. Non è stata la Juve più bella della stagione ma, dopo tutte le incognite che aleggiano intorno alla ripresa del campionato, va più che bene così. Uno a zero con il massimo del cinismo, caratteristica che una grande squadra deve possedere assolutamente. Sembrano lontani anni luce quei momenti in cui, dopo la sosta invernale, ne prendevi 4 in casa dal Parma con tanto di crollo definitivo delle proprie ambizioni. L'unica analogia è purtroppo l'infortunio di Quagliarella, benché non sia nulla di paragonabile a quanto gli capitò un anno fa. Non siamo stati brillantissimi soprattutto in mezzo al campo, con tutti e 3 i centrocampisti, Pirlo in primis, un po' sottotono. Straordinario è stato invece il rientro di Mirko Vucinic, il migliore in campo insieme al solito Barzagli: il montenegrino è imprescindibile nel nostro 4-3-3, è bravissimo nel dare una mano in fase difensiva e in quella offensiva ti dà sempre la sensazione di poter inventare qualcosa di importante. Lo ha fatto anche in occasione del gol-partita, dopo una rimessa laterale astutamente e perfettamente battuta da Giorgione Chiellini. E' stato poi bravo a farsi trovare pronto Matri, settimo gol per lui (non sono pochi...), forse nell'ultimo periodo eccessivamente criticato. Matri non è un attaccante che può fare reparto da solo, va aiutato, ma il suo contributo sotto porta lo assicura sempre. Concludo con l'aspetto più negativo di questa ennesima giornata gioiosa: quello striscione contro Borriello è una vergogna. Siamo primi in classifica dopo aver ingoiato negli ultimi anni tanti bocconi amari, le polemiche non giovano all'ambiente. La squadra ora va sostenuta, sempre che vogliamo pensare in grande. Borriello andò alla Roma perché lo acquistò a titolo definitivo, mentre noi ci presentammo con una richiesta di prestito. E' come se, in un posto di lavoro, ci offrissero un contratto a tempo indeterminato oppure un periodo di prova di qualche mese. Sicuramente opteremmo per la sicurezza, non per la precarietà. Il problema è che una frangia della tifoseria juventina si è "interizzata", è cioè diventata come quelli dell'Inter. Non va mai bene niente, è sempre pronta a criticare in maniera poco costruttiva, sta continuamente a lamentarsi. Francamente, di questi pseudotifosi, la Juventus non sa cosa farsene. E allora, Borriello o non Borriello, guardiamo avanti. C'è una Champions da riconquistare. C'è uno scudetto per cui lottare.
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(e perfette le parole per lo striscione contro Borriello.. certi tifosi dovrebbero tifare altro, sono solamente una rovina per la nostra squadra)