| UDINESE-JUVENTUS 0-0
Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6; Lichtsteiner 6, Vidal 6.5, Pirlo 6, Marchisio 6, Estigarribia 6 (De Ceglie sv); Matri 5 (Quagliarella 6), Pepe 6.5.
Tra noi Gobbi ce lo possiamo dire: è stata la Juve più brutta della stagione, o quantomeno una delle più brutte. Del resto si presentava un'occasione molto ghiotta: quella di arrivare alle feste imbattuti. Ed evidentemente la priorità è stata proprio quella di cercare di non perdere, magari provandola a vincere con il guizzo sporadico di qualche singolo. Lo si è capito fin dall'inizio, con le scelte di Antonio Conte. Vero, una difesa a tre, ma supportata decisamente dai ripiegamenti di Lichtsteiner da una parte ed Estigarribia dall'altra; quest'ultimo, che è essenzialmente un esterno d'attacco, per assurdo ha fatto meglio in fase di copertura. E poi mettiamoci pure Pepe, che un attaccante non è, schierato come seconda punta, quindi Matri unico terminale offensivo. Un atteggiamento diciamo prudente con cui si è osato poco, benché qualche nitida palla-gol si sia vista. In particolare, credo che Matri non possa rendere al massimo come unica punta, trattasi di un giocatore che va supportato, invece così finisce per essere ingabbiato nella morsa della difesa avversaria e combina poco. Sembra che sia proprio lui a patire più di tutti l'assenza di Vucinic, uno in grado di creargli gli spazi e quindi di renderlo letale. Insomma, se giochiamo con un solo attaccante forse è più adatto Quagliarella. In generale, Conte magari si è reso conto che, in quest'ultima partita dell'anno, la squadra non potesse dare di più e allora così si spiegano le sue scelte. Effettivamente diversi giocatori sono apparsi senza benzina. Ribadisco un concetto espresso più volte: rispetto al Milan noi abbiamo qualcosina in meno sia sul piano della qualità, sia per quel che riguarda i ricambi in panchina. E' vero che non abbiamo gli impegni internazionali, ma giocano più o meno sempre gli stessi, i quali poi vanno peraltro tutti in Nazionale, italiani e stranieri. Inoltre, per sopperire alle suddette mancanze, tutti devono dare qualcosa in più e il nostro è peraltro un gioco molto dispendioso. Ciò premesso, se ad agosto ci avessero detto che saremmo arrivati a Natale da primi in classifica, ci saremmo leccati le dita. La Juve ha costruito delle fondamenta solide, al contrario degli ultimi anni in cui, a questo punto del campionato, magari eravamo ancora in corsa ma sembravamo un equilibrista su un filo sottile. La Juve ha imposto sempre il proprio gioco, a tratti ha dato spettacolo, non accetta la sconfitta e ha un'identità ben precisa. A mio avviso si tratta ora di allungare la panchina, i miei preferiti in tal senso sono Caceres, che può ricoprire tutti i ruoli della difesa, e Montolivo, perché con il nuovo modulo con tre centrocampisti serve uno che possa sostituire sia Pirlo che Marchisio o Vidal. Si parla inoltre di Borriello ed effettivamente, dovessero partire Amauri, Iaquinta e Toni, una prima punta farebbe comodo. Ma trattasi di una scelta rischiosa. Il romanista la scorsa estate cercava una soluzione definitiva che la società capitolina gli ha dato, mentre noi ci eravamo presentati con la solita formula del prestito con diritto di riscatto. Però il rifiuto potrebbe non essere stato ancora digerito dalla tifoseria bianconera: a questo proposito, mi sento di dire che, se Borriello arriverà, dovremo sostenerlo a prescindere in quanto giocatore della Juventus. Polemiche e contestazioni non sarebbero utili proprio ora che abbiamo ritrovato la fiducia e la vetta. Già, perché è la Juve la capolista: a parità di punteggio con il Milan, ricordiamo infatti che lo scontro diretto fa la differenza e lo scontro diretto lo abbiamo vinto noi. I rossoneri, peraltro, saranno l'unica formazione tra le big che affronteremo in trasferta. Le altre grandi, o presunte tali, dovranno venire tutte nella bolgia dello Juventus Stadium. E allora godetevi questo primato, amici Gobbi, passando delle serene festività. Vi auguro inoltre uno strepitoso 2012, augurandovi - e augurandomi - che arrivi il più bel regalo che ci meritiamo: la terza stella.
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