Scommesse, 17 arresti. C'è Doni. Si parla di A
Nuova operazione contro il calcioscommesse: gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona. Tra gli arrestati ci sono anche giocatori in attività. L'operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell'inchiesta della procura di Cremona 'Last bet' che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I 17 indagati, secondo l'accusa appartenti ad un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.
12.05 MANIPOLAZIONE PARTITE ANCORA IN ATTO - Le 17 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Cremona Guido Salvini su richiesta della Procura della città lombarda si sono rese necessarie "anche perchè la manipolazione delle partite" era ancora in atto. Lo ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore della Repubblica della città lombarda Roberto Di Martino il quale ha fatto riferimento anche a una recente partita di Coppia Italia giocata il 30 novembre tra Cesena e Gubbio. La combine non andò in porto. Qualche tempo prima dell'incontro, infatti, un giocatore del Gubbio era stato avvicinato dall'ex calciatore Alessandro Zamperini il quale gli aveva offerto 200mila euro perchè, con altri compagni, manipolasse la partita. Il giocatore del Gubbio aveva opposto un netto rifiuto e si era rivolto alla giustizia sportiva. Gli agenti di polizia l'hanno quindi sentito in un secondo tempo e questo è uno degli elementi a carico di Zamperini, anch'egli arrestato.
11.55 PROCURATORE CREMONA, OGGI SOLO PUNTO DI PARTENZA - L'operazione che ha portato all' emissione di 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere "non è un punto di arrivo, ma una base di partenza" per il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino che, in una conferenza stampa in Questura, ha spiegato lo sviluppo delle indagini. "Speriamo sia un punto di partenza per portare più pulizia in questo bel gioco che è il calcio". Il magistrato ha spiegato l'organigramma dell'associazione della quale i sette componenti italiani sono già stati arrestati, mentre per quanto riguarda i numerosi personaggi stranieri sono state avviate le rogatorie per la loro estradizione. Di Martino ha spiegato che l'associazione rivestiva caratteristiche "transnazionali" e che per le indagini è stata fondamentale la collaborazione di forze di polizia estere, in particolare di Croazia, Germania, Finlandia e Ungheria. Per quanto riguarda il ruolo dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, del preparatore atletico del Ravenna Calcio, Nicola Santon e dell'amico di Doni, Antonio Benfenati, Di Martino ha detto che non ci sono ulteriori episodi di combine rispetto a quelli contestati nel giugno scorso ma, "si sono enormemente concretizzate" le responsabilità di fronte anche a un "pericoloso intervento di inquinamento probatorio".
11.15 FIGC AL LAVORO, PALAZZI CHIEDE I NUOVI ATTI - Le indagini sportive sul calcioscomesse avranno un processo bis. Il procuratore federale Stefano Palazzi, secondo quanto si apprende, è infatti al lavoro sul nuovo capitolo dello scandalo che ha portato a 17 arresti, tra cui quello di Cristiano Doni: Palazzi quando chiuse l'inchiesta sul primo filone aveva aperto un fascicolo bis in attesa di ulteriori sviluppi e adesso ha chiesto al procuratore di Cremona Di Martino di poter avere copia degli atti utili ai fini dell'inchiesta sportiva. Quando aveva chiuso l'indagine la scorsa estate con i deferimenti relativi al primo filone dell'inchiesta di Cremona (ad agosto erano già state emesse le sentenze anche di secondo grado) Palazzi aveva aperto un fascicolo bis in vista di nuovi sviluppi previsti dallo stesso procuratore della repubblica si Cremona Di Martino. Proprio alla luce di questo nelle settimane scorse Palazzi ha chiesto e ottenuto alla Corte di Giustizia federale la proroga delle indagini sul calcioscommesse. Adesso si attendono i nuovi atti, appena la magistratura ordinaria lo riterrà possibile.
SARTOR, NAZIONALE E COPPA UEFA CON L'INTER - Un passato nobile, con le maglie griffate di Juve, Inter e Roma, poi l'ombra dello scandalo. Luigi Sartor, nato a Treviso il 30 gennaio 1975, ruolo difensore, è uno dei tanti, tra giocatori o ex, finiti nell' inchiesta della Procura di Cremona sul nuovo calcioscommesse. Sartor, arrestato questa mattina, era stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva: l'ex giocatore veniva infatti indicato come l'intermediario tra Beppe Signori, il 'vip' coinvolto nella bufera, e il mercato di Singapore, dove secondo l'accusa veniva effettuato il gioco. Insomma Sartor, che aveva ammesso di conoscere Signori, doveva essere l'uomo che gestiva il denaro delle scommesse dei bolognesi. L'ex difensore è stato individuato in quel 'Gigì che ricorre costantemente nelle intercettazioni che hanno portato alla luce lo scandalo. In carriera Sartor, cresciuto nelle giovanili del Padova, era passato alla primavera della Juventus, con cui esordisce in serie A (ingloriosamente) il 6 dicembre 1992 contro la Fiorentina, segnando un autogol e assicurando il risultato per la squadra viola. Disputa nel 1992 una partita di Coppa Uefa che lo fa diventare il più giovane esordiente bianconero nelle Coppe europee. Finisce poi alla Reggiana, prima di passare nel 94 al Vicenza, in Serie B, dove si conquista un posto da titolare. La sua avventura con i vicentini si conclude con la vittoria della Coppa Italia del 1997, nonostante un grave infortunio causato da un'entrata violenta di Marco Materazzi. Tra le maglie indossate vanta quella dell'Inter (97-98) con cui va vicino alla conquista dello scudetto e alla fine si consola con il trionfo in Coppa Uefa. Dopo i nerazzurri lo sbarco a Parma, dove gioca 4 stagioni. Nel 2002-03 arriva alla Roma, con una parentesi al Genoa. Nella stagione 2005-2006 è inizialmente nella rosa della Roma, con cui scioglie il contratto per passare alla squadra ungherese del Sopron di Dario Bonetti, con l'altro italiano Beppe Signori. Svincolato, viene poi ingaggiato dal Verona e chiude alla Ternana. Titolare dell'under 21 che vince gli europei del '96, Sartor ha anche vestito la maglia della nazionale maggiore, una presenza con il Paraguay e un'amichevole con gli Usa nel suo palmares.
10.50 ALTERATE PARTITE SERIE B 2009 E 2010 - Sono almeno cinque le partite della serie B 2009-2010 che sarebbero state combinate, secondo quanto accertato dagli investigatori. Si tratta di Cittadella-Mantova del 24 aprile 2010; Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010; Brescia-Mantova del 2 aprile 2010; Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010; Empoli-Grosseto del 30 maggio 2010. Dalle indagini è poi emerso che ci sarebbero anche "numerose partite" alterate anche nel campionato 2010-2011. Sono almeno tre le partite disputate dall'Atalanta nello scorso campionato di serie B, che sarebbero state combinate grazie all'intervento dell'ex capitano Cristiano Doni e dei suoi complici, Benfenati e Santoni. Si tratta di Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011, Padova-Atalanta del 26 marzo 2011 e Ascoli-Atalanta del 12 marzo 2011.
10.30 LE TRE GARE DI A SOTTO INCHIESTA - Tra le partite sotto esame nel nuovo filone dell’inchiesta sul calcio scommesse, riporta Agipronews, figurano Brescia-Bari (finita 2-0, 6 febbraio 2011), Brescia-Lecce (2-2, 27 febbraio 2011) e Napoli-Sampdoria (4-0, 30 gennaio 2011). Nessuno dei tre match figurava nella lista delle 38 partite segnalate lo scorso giugno dai Monopoli di Stato alla Procura di Cremona e su cui si erano registrati flussi anomali di scommesse. Nell’elenco era invece presente un’altra partita disputata dai blucerchiati: si tratta di Chievo-Sampdoria (0-0) del 3 aprile 2011.
10.25 L'ASSESSORE-TIFOSO: «CHE NON SIA UNA BUFFONATA» - «Spero che ci siano delle prove veramente concrete, per arrestare una persona in un blitz notturno a pochi giorni dal Natale, e a sei mesi dall'apertura dell'inchiesta, quindi senza pericolo di fuga o occultamento delle prove». L'assessore regionale al Territorio Daniele Belotti, grande tifoso dell'Atalanta, commenta cosi' l'arresto dell'ex capitano nerazzurro Cristiano Doni, nell'ambito della vicenda sul calcio scommesse. «Mi auguro - dice Belotti - che non sia la replica della buffonata della prima volta. In questi mesi di prove concrete non ne sono state fatte vedere e finche' non saranno mostrate, i tifosi non volteranno mai le spalle a Cristiano Doni». Con l'arresto di Doni, si complica anche la posizione dell'Atalanta, in vista del pronunciamento del Tnas sul ricorso per i sei punti di penalizzazione, previsto per gennaio. «Come si puo' pensare che il tribunale sportivo possa accogliere il ricorso dell'Atalanta? - si chiede Belotti - Fino a un'ora fa ero molto ottimista, ora credo che questo fatto influenzera' non poco il giudizio del Tnas, e danneggera' di sicuro l'Atalanta e non per esempio altre squadre che sono gia' state giudicate dallo stesso tribunale».
10.15 LO MONACO: «IL PROBLEMA ESISTE» - "Provo una sensazione di sgomento, peccato vedere che si macchia un'onorata carriera con situazioni cosi' pesanti". E' il pensiero dell'Ad del Catania Pietro lo Monaco, intervenuto a Radio Anch'io Lo Sport commentando i nuovi provvedimenti della Procura di Cremona sul calcioscommesse. "Speriamo che gli ultimi episodi facciano da deterrente - continua Lo Monaco - e' un problema che esiste, che investe il calcio in prima persona partendo dalle categorie inferiori, esistono delle storture che fanno parte di un sistema che va estirpato. Sono cose che fanno male. Esiste un sottobosco nelle categorie inferiori mostruoso"
9.55 DONI ARRESTATO PER INQUINAMENTO PROVE - Dalle indagini è emerso inoltre che Doni, in occasione di partite combinate, si avvaleva di una scheda intestata a un romeno ritenuta 'sicura' da eventuali intercettazioni. Altra circostanza che dimostrerebbe il tentativo di inquinamento delle prove è il fatto che Doni con Santoni avrebbe ipotizzato di alterare i dati dell'Iphone di Santoni, sequestrato nell'estate scorsa nell'ambito dell'inchiesta, cambiando la password con un computer. L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni è stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove. Il calciatore, infatti, da quanto si è saputo, avrebbe pagato parte della parcella dell'avvocato di un altro indagato, Nicola Santoni, per il timore che questi parlasse agli inquirenti.
9.50 LE GARE DI A SAREBBERO TRE - Ci sono anche incontri del campionato di serie A 2010-2011 tra le partite che sarebbero state alterate dall'organizzazione scoperta dalla polizia. Secondo le indagini si tratta di Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria, su cui sono in corso ulteriori accertamenti.
9.45 GALLIANI: «FA MALE AL CALCIO» -"Fa molto male all'immagine del calcio. Ho visto i titoli e sono arrivato in ufficio, non conosco gli ultimi fatti". Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, a Radio anch'io lo sport risponde cosi' alle domande sugli ultimi sviluppi dell'inchiesta sulle scommesse.
9.40 SI PARLA DI GARE DI A - "le partite in esame sono prevalentemente quelle dello scorso anno. Quelle piu' clamorose riguardano la Serie B, sulla Serie A invece abbiamo elementi importanti che ci indirizzano verso quattro gare dello scorso campionato di squadre poi retrocesse, ovvero Bari, Brescia e Sampdoria. Su queste partite alterate transitavano scommesse con somme di qualche milione di euro". Lo ha spiegato ai microfoni di Tgcom24 Marco Garofalo, capo Sco di Cremona, osservando: "Il meccanismo consiste in organizzazioni criminali internazionali con sede in Asia ed est Europa che agganciano individui italiani per alterare i risultati delle partite sulle quali avvengono scommesse con investimenti notevoli e vincite enormi. Siamo in una seconda fase dell'operazione, ma sicuramente le indagini andranno avanti".
9.30 ATALANTA, CHOC TIFOSI - La notizia dell'arresto di Cristiano Doni ha provocato uno choc tra i tifosi bergamaschi. E le prime reazioni sono comparse sul forum del sito atalantini.com, punto di riferimento del mondo nerazzurro. "Ho le lacrime agli occhi" scrive un tifoso e alcuni scandiscono slogan come "Giù le mani dal capitano" mentre altri invitano l'Atalanta a prendere le distanze dal capitano che era in attesa, come la società, del pronunciamento del Tnas circa una possibile riduzione della squalifica subita. L'Atalanta si allenerà oggi pomeriggio a porte chiuse, per preparare la sfida con il Cesena, in una situazione psicologica pesantissima. Doni, leader indiscusso del gruppo, aveva continuato ad allenarsi ogni giorno con i compagni e anche oggi era atteso al campo.
9.20 IN MANETTE DONI - L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni è stato arrestato dalla Polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. Doni, secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso. Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perchè, assieme a Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta.
9.15 ARRESTATI ANCHE SARTOR, ZAMPERINI, GERVASONI E CAROBBIO - Oltre a Doni, sono finiti in carcere perchè coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia.
9.10 PARTITE COMBINATE DA SINGAPORE - Il vertice dell'organizzazione a Singapore e le basi operative nell'Europa dell'Est: è la struttura dell'organizzazione transnazionale scoperta dalla polizia nell'ambito dell'indagine sul calcio scommesse, che ha portato all'arresto di 17 persone tra cui alcuni calciatori. Secondo la procura di Cremona, al vertice c'era un certo Eng Tan Seet, detto 'Dan', che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell'Europa dell'est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi. Le puntate relative alle scommesse sulle partite combinate, hanno inoltre accertato gli investigatori, venivano effettuate su siti internet collocati prevalentemente in Asia e ritenuti più sicuri per evitare eventuali controlli sulle giocate.
PARTITE ALTERATE - Sarebbero "diverse" le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B.
CONFERENZA STAMPA - I dettagli dell'indagine della polizia sul calcioscommesse che ha portato all'arresto di 17 persone, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma nella questura di Cremona alle 10.30 All'incontro parteciperanno i magistrati e gli investigatori che hanno condotto l'inchiesta.
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