Rugby, mondiale 2011: Nuova Zelanda campione

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Ryoda Ushitora
TOPIC_ICON11  view post Posted on 23/10/2011, 13:06     +1   -1




Nuova Zelanda campione
La Francia si arrende


Gli All Blacks padroni di casa conquistano ad Auckland il secondo titolo iridato della loro storia battendo in una tiratissima finale i transalpini 8-7

Al fischio finale un solo punto divide Nuova Zelanda e Francia. Vince la squadra che oggi ha giocato peggio, che ha fischiato gli avversari, che si è lamentata in continuazione con l'arbitro. Vincono gli All Blacks (8-7) al termine di un incontro drammatico ma povero tecnicamente, come tutto questo Mondiale che ha giustamente premiato una nazione dove il rugby è religione. All'Eden Park i sacerdoti neri si riprendono il paradiso ovale che dicono gli spetti di diritto e che gli mancava da quasi un quarto di secolo. Onore ai francesi di Marc Lièvremont, comandante di una ciurma sull'orlo dell'ammutinamento che dopo un mese e mezzo di polemiche e di incertezze ha dimostrato di essersi meritata questa finale e forse qualcosa di più. La Francia, quella Francia che solo nel marzo scorso noi azzurri abbiamo battuto al Flaminio, nell'ultima notte di Auckland meritava di vincere.

I Blacks portano sulla pelle le cicatrici lasciate dai galletti in due precedenti match della rassegna iridata (nel '99 e quattro anni fa), quando i neozelandesi pensavano di travolgerli e invece furono rispediti a casa. Pensavano di impressionarli con la kapa o pango, ma i francesi hanno risposto con orgoglio ancora prima dell'inizio della partita, avanzando tutti abbracciati verso i guerrieri di Aotearoa che facevano la haka più feroce. Dopo un quarto d'ora il pilone Woodkock si è tuffato in meta approfittando di un azzardo in touche dei tricolori, ma l'illusione nera è durata pochissimo. Perché i transalpini non hanno ceduto un centimetro, hanno replicato colpo su colpo. Insinuando nella perfetta macchina da guerra dei padroni di casa un granello. Il granello della paura.

Hanno poco da storcere il naso, quei puristi che non vogliono sentire parlare di paragoni con il calcio. All'Eden Park si è respirata a lungo quella stessa atmosfera ferale del Maracanà, quando il favoritissimo Brasile del calcio nel 1950 perse il suo Mondiale davanti ai "banditi" dell'Uruguay. La Nuova Zelanda ha fatto di tutto per mettere a tacere gli avversari, in una ruck il capitano McCaw ha rifilato una criminale ginocchiata alla testa di Morgan Parra, che è stato costretto ad uscire. Ma se ne è andata per infortunio anche l'apertura neozelandese, Cruden, e al suo posto è entrato Dondald, la riserva della riserva della riserva, con gli altri numeri 10 (Carter, Slade) in tribuna a mangiarsi le unghie per la tensione.

Complici gli errori al calcio di Piri Weep, i francesi sono rimasti in partita chiudendo il primo tempo sotto di soli cinque punti. Donald ha allungato con una punizione ma è stata questione di poco, perché il capitano tricolore - un enorme Thierry Dusatoir, che merita il titolo di miglior giocatore del mondo - si è tuffato con l'ovale oltre l'ultima trincea nera e Thrin-Duc ha portato a meno uno il divario nel punteggio. I francesi continuavano a muovere la palla, a vincere le rimesse laterali, a ripartire cercando di sorprendere gli avversari nonostante un arbitro (Craig Joubert) un po' troppo sensibile alle continue proteste dei padroni di casa. La Nuova Zelanda, dopo una serie di cambi a sorpresa, rispondeva con la disciplina ed un McCaw implacabile sui punti d'incontro.

Era una nuova partita nella partita, con i galletti nella metà campo neozelandese in cerca di una punizione a favore. L'occasione per regalare la più grande sorpresa sportiva dell'anno capitava tra i piedi di Thrin-Duc, che - fischiatissimo dal pubblico - metteva di poco a lato. Difficile capire perché per una pedata a lunga gittata non si siano fatti avanti Yachvili (che in partenza aveva rinunciato a calciare per un probema muscolare) o Traille. Gli All Blacks resistevano con umiltà e metodo, i francesi vedevano scivolare tra le mani un'occasione che non capiterà mai più, Joubert fischiava la fine, Richie McCaw alzava al cielo la coppa e cominciava l'annunciata, grande festa del popolo neozelandese.

Nuova Zelanda-Francia 8-7 (5-0)
Marcatori: 15' pt meta Woodcock; 6' st cp. Donald, 7' st m. Dusautoir tr. Yachvili.
Nuova Zelanda: Israel Dagg - Cory Jane, Conrad Smith, Ma'a Nonu (37' st Sonny Bill Williams), Richard Kahui - Aaron Cruden (35' pt Stephen Donald), Piri Weepu (10' st Andy Ellis) - Kieran Read, Richie McCaw (c), Jerome Kaino - Brad Thorn, Samuel Whitelock (11' st Ali Williams)- Owen Franks, 2 Keven Mealamu (10' st Andrew Hore), Tony Woodcock.
Francia: Maxime Médard - Vincent Clerc (6' st Damien Traille), Aurélien Rougerie, Maxime Mermoz, Alexis Palisson - Morgan Parra (11' - 18' e dal 22' pt François Trinh-Duc), Dimitri Yachvili (37' st Jean-Marc Doussain) -Imanol Harinordoquy, Julien Bonnaire, Thierry Dusautoir (c) -Lionel Nallet, Pascal Papé (29' st Julien Pierre) - Nicolas Mas, William Servat (25' st Dimitri Szarzewski) - Jean-Baptiste Poux (25' st Fabien Barcella).
Arbitro: Craig Joubert (Sudafrica)

fonte: repubblica.it
 
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{iKìng.
view post Posted on 23/10/2011, 19:17     +1   -1




G O D O.
 
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view post Posted on 23/10/2011, 19:20     +1   -1
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Contentissimo.
Dopo anni di sfortuna, se la meritavano.
L'Italia ha fatto la solita pessima figura. Ma d'altronde, la federazione si ostina a non capire che non basta essere neozelandesi per portare a casa un trofeo. (Ogni riferimento al nostro C.T. è puramente casuale.)
 
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2 replies since 23/10/2011, 13:06   59 views
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