| CHIEVO-JUVENTUS 0-0
Buffon 6; Lichtsteiner 6, Bonucci 6.5, Barzagli 6, Chiellini 6; Pirlo 6; Krasic 5 (Giaccherini sv, Estigarribia sv), Marchisio 6 (Del Piero 6), Vidal 6.5, Pepe 6.5; Vucinic 5.5.
Ve lo dico francamente: questo pareggio non mi sorprende. La nostra Juve ha già fatto dei grossi passi in avanti rispetto alla passata stagione, c'è grande entusiasmo, c'è la voglia di tornare grandi. Ma è una squadra che presenta ancora dei limiti evidenti. Per cui è normale battere il Milan, che per me resta la favorita numero uno per lo scudetto, e poi incappare nel solito pareggino contro una piccola. E' ovvio che ci avevamo almeno sperato e con un pizzico di fortuna si poteva pure vincere, ma dobbiamo mangiare ancora tanta pastina prima di vedere una squadra schiacciasassi. Poi, per carità, non è detto che non lo diventi, ma a oggi pronta per il tricolore ancora non lo è. Non lo è perché in una serie A sempre più indecifrabile hai l'opportunità di dare uno scossone al campionato e alla tua classifica, mettendo quantomeno paura alle altre con un progetto di fuga, invece vai a Verona e fai 0-0 peraltro costruendo davvero poco, cioè un palo esterno e un paio di tiri da fuori. Con questo non voglio dire che sia tutto da buttare, ci mancherebbe, manteniamo un certo equilibrio nei giudizi. Voglio solo dire che è bene rimanere coi piedi per terra perché poi i voli pindarici non ti portano da nessuna parte. C'è ancora tanto da lavorare, giusto per parafrasare il nostro allenatore, di cui continuo ad ammirare le doti da motivatore, la grinta, il suo essere un capitano anche seduto in panchina. Però questa partita porta a galla una considerazione: a mio avviso si può giocare con una punta quando affronti il Milan, che gioca a viso aperto perché vuole vincere. Quando invece vai a Verona contro una formazione che lotta per la salvezza, con otto-nove uomini dietro la linea del pallone, urge un atteggiamento più spregiudicato. Mi ha meravigliato il fatto che proprio Conte, uno conosciuto per la sua mentalità vincente e per il suo modo di intendere il calcio improntato sul gioco d'attacco, anche su un campo ostico ma non impossibile abbia optato nuovamente per lo schieramento con il solo Vucinic in avanti. Così facendo abbiamo dato un punto di riferimento agli avversari, il montenegrino è stato sempre ingabbiato fra tre-quattro difensori. Inoltre, anche in corsa il nostro tecnico è rimasto prudente. Se togli Krasic (sempre più irriconoscibile), perché sprecare un cambio con Giaccherini? Non era meglio buttare subito dentro un esterno più offensivo e funambolico come Estigarribia? Mi è sembrato che Conte si sia accontentato, tanto siamo sempre imbattuti e siamo sempre primi, ma non dimentichiamoci che uno che si accontentava dei pareggini era Delneri e poi tutti abbiamo visto che fine ha fatto. La nostra rosa ha dei limiti, personalmente sarei contento di tornare in Champions, ma credo che abbiamo almeno il dovere di provarci, soprattutto in questa serie A ancora senza un vero padrone.
|
