| JUVENTUS-PARMA 4-1
Buffon 6; Lichtsteiner 7, Barzagli 6.5, Chiellini 6.5, De Ceglie 5; Pirlo 7.5, Marchisio 7; Pepe 7.5 (Krasic 6), Matri 6 (Vucinic 5.5), Del Piero 6 (Vidal 7), Giaccherini 5.5.
Stadio nuovo, vita nuova. Almeno nelle intenzioni che, in questo esordio, sono accompagnate da segnali molto incoraggianti. Forse neanche il più ottimista degli juventini si sarebbe immaginato un debutto così positivo nella nostra nuova casa. Chiunque abbia avuto il piacere di osservare lo Juventus Stadium ha capito il motivo per cui il nostro presidente abbia parlato della possibilità di conseguire almeno dieci punti in più grazie alla location nuova di zecca. E, a giudicare la prima apparizione, le premesse ci sono tutte. Probabilmente non è neanche giusto analizzare gli aspetti negativi in una giornata in cui si è vista una Juve che non era così bella da tanto, troppo tempo. Ma la sensazione che emerge a fine partita è che con un paio di acquisti nei posti giusti, essenzialmente in difesa, in mezzo e a sinistra, questa squadra sarebbe stata già competitiva per lo scudetto. Del resto la formazione di Conte ha restituito il 4-1 al Parma pur zoppicando palesemente a sinistra, con un De Ceglie non all'altezza e un Giaccherini ancora imballato. La nuova compagine bianconera presenta grande abbondanza in alcuni ruoli mentre in altri è piuttosto carente. Per intendersi, diventa problematico lasciar fuori uno come Pepe, oppure constatare che uno tra Marchisio e Vidal deve partire dalla panca. In più non c'era Quagliarella e gente del calibro di Krasic e Vucinic si sono inizialmente accomodati a fianco a Conte. Il montenegrino è entrato un po' svogliato, ma è chiaro che rappresenti il fiore all'occhiello della campagna acquisti bianconera. Per non parlare della grande curiosità nel vedere quanto prima all'opera sia Elia che Estigarrribia. Più in generale, è davvero un piacere veder giocare Andrea Pirlo: molto dipenderà da lui nel senso che, se l'ex rossonero si esprimerà sempre a certi livelli, questa Juve potrà togliersi delle soddisfazioni. L'altro aspetto da sottolineare è la grande capacità nel possesso palla sciorinata dagli uomini di Conte, questa è già una grossa differenza rispetto all'anno passato, quando non si facevano tre passaggi di fila. Si vede già la mano dell'allenatore? Certo che sì, ma ora sarà importante continuare a lavorare perché in fondo siamo solo all'inizio. L'obiettivo reale lo conosceremo strada facendo, l'importante è prendere l'entusiasmo che si è creato trasformandolo in energia positiva e non pensando che sia stato già raggiunto il punto d'arrivo. Il campionato è solo all'inizio, così come la possibile riscossa bianconera.
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