Questione di Principio su Calcio GP 05.09.2011, La Nazionale siamo noi

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principiopaolino1974
view post Posted on 6/9/2011, 12:32     +1   -1




2001 VOLTE ITALJUVE
Neanche a farlo apposta, contro le Far Oer Cesare Prandelli ha messo in campo tre juventini: Buffon, Chiellini e Pirlo. Già, neanche a farlo apposta, perché prima di sabato sera le presenze complessive dei giocatori bianconeri in Nazionale ammontavano a 1998. La Juventus è così il primo club a sfondare il muro delle 2000 gare in azzurro, potendo presentare una lista che parte dal 1920 con il portiere Giovanni Giacone a va a concludersi con Andrea Pirlo. Per un totale di 131 giocatori in azzurro. Tra la Juventus e la Nazionale c’è sempre stato un legame indissolubile e basta guardare i conti che possono sciorinare le altre società per rendersene conto.
L’Inter vanta 100 calciatori esatti in questa graduatoria, ben 31 in meno, mentre il Milan è ancora più distante, con l’ex juventino Aquilani è salito a quota 85. Seguono la Roma (69), la Fiorentina (66) e i cugini del Torino (64). Mentre la Juve va ad aggiornare il primo del suo numero a quattro cifre, l’Inter è ad anni luce con 1359 presenze totali, il Milan addirittura a 1194. Per non parlare dei gol. Considerando anche quella di Quagliarella nell’amichevole pareggiata a Klagenfurt contro la Romania il 17 novembre 2010 (che alcuni addetti ai lavori hanno preferito archiviare come un autogol di Marica), le reti bianconere per la selezione del proprio paese sono 250, contro le 203 dell’Inter e le 109 del Milan. Più in generale, è facile notare che storicamente i successi dell’Italia sono direttamente proporzionali al numero di juventini schierati.

Ai campionati mondiali del 1934 erano presenti 7 giocatori della Juve: Bertolini, Borel, Combi, Ferrari, Monti, Orsi e Rosetta; poi, nella successiva manifestazione iridata, la coppia dei terzini azzurri fu composta dai mitici Foni e Rava. Bercellino, Castano e Salvadore hanno quindi fornito il loro contributo all’unico successo italiano in un europeo, quello del 1968. Il resto è storia un po’ più recente: Cabrini, Gentile, Rossi, Scirea, Tardelli e Zoff sono gli eroi del 1982, mentre Buffon, Camoranesi, Cannavaro, Del Piero e Zambrotta hanno trascinato la squadra di Lippi in Germania nel 2006.

A proposito di Marcello Lippi, il 19 novembre 2008, pareggiando 1-1 ad Atene contro la Grecia, sulla panchina della Nazionale il commissario tecnico viareggino ha eguagliato il record di Basile (ct dell’Argentina) e di Clemente (Spagna): 31 partite consecutive senza sconfitte. La fantastica serie si è fermata il 10 febbraio 2009 a seguito del ko (2-0) all’Emirates Stadium di Londra contro il Brasile.

C’è lo zampino di Lippi anche in un’altra straordinaria nota statistica. Una sua Juventus, quella della stagione 1996-97, è stata la più azzurra con ben 10 bianconeri entrati nell’orbita della Nazionale: Conte, Del Piero, Di Livio, Ferrara, Lombardo, Padovano, Peruzzi, Pessotto, Torricelli e Vieri. Altro dato da evidenziare: 9 juventini in campo nella stessa partita della Nazionale, è capitato in ben 5 occasioni. La prima, il 22 ottobre 1933 a Budapest, contro l’Ungheria, circostanza in cui il ct Vittorio Pozzo schierò contemporaneamente Combi, Rosetta, Caligaris, Monti, Bertolini, Cesarini, Borel, Ferrari e Orsi.

Gli unici due “intrusi” erano Pizziolo della Fiorentina e Guarisi della Lazio. Era un incontro della Coppa Internazionale, in cui l’Ungheria fu battuta 1-0 con gol di Borel. Sempre contro i magiari, il 6 giugno 1978 a Mar del Plata, secondo match dei mondiali argentini, scesero in campo 9 bianconeri, ma in questo caso non tutti assieme: partirono titolari Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti, Scirea, Causio, Tardelli e Bettega, poi Cuccureddu rilevò Cabrini al 79’. All’inizio, i tre non juventini erano Bellugi del Bologna, Antognoni della Fiorentina e, udite udite, Paolo Rossi, all’epoca in forza al Lanerossi Vicenza. Partita vinta 3-1, con reti dello stesso Rossi, di Bettega e di Benetti. L’allenatore era Enzo Bearzot che, sempre in questi mondiali, nella gara successiva (10 giugno) contro l’Argentina, 1-0 con rete di Bettega, schierò dal principio ancora gli stessi 8 della Juve (con il granata Zaccarelli al posto di Antognoni), poi Cuccureddu entrò al 6’ per Bellugi.

Si giocava a Buenos Aires, così come nel girone di semifinale contro l’Austria (1-0, Rossi), il 18 giugno: il copione non cambiò con Cuccureddu per Bellugi dal 46’. Quindi, il 21 giugno (2-1 per l’Olanda), Bearzot puntò subito sui 9 juventini della spedizione. Infine ci sentiamo di affermare che l’intera impalcatura di Calciopoli non è crollata con la relazione di Palazzi, ma molto prima. E’ stata ridicolizzata nel 2006 allo stadio Olimpico di Berlino una sera d’inizio luglio. Quando andò in scena una sfida tra juventini ed ex juventini.
 
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