| L'Italia parte male Ko con la Serbia
Azzurri sconfitti 80-68 nel primo impegno della rassegna continentale in Lituania. Buona partenza (+8), decisivi i break avversari all'inizio degli ultimi due quarti. Non bastano Bargnani (22 punti) e Gallinari (15), giovedì sfida con la Germania. Un match da non sbagliare
Il debutto è amaro, a tratti pure demoralizzante non tanto per il passaggio a -18, che ci può stare contro la Serbia, ma per la bella Italia che s'era vista prima, sul +8 meritato ad inizio del secondo quarto. L'Italia concreta s'è poi rivista nella seconda metà del terzo quarto, chiuso sull'onda di un 19-5 che aveva riacceso le speranze. Bruciatesi definitivamente nell'ultimo parziale, subendo un altro duro parziale (18-4). Come il timeout di Ivkovic a 14" dalla fine, ma fa parte del gioco e di qualche scoria di Eurolega. Pianigiani ha altro di cui occuparsi, l'attacco che s'è fermato a 68 (2/17 da 3) e la difesa che ne ha presi 80. Ma era la Serbia ed il rischio era noto.
Le notizie sono due: non c'è Bargnani nel quintetto azzurro (parte Cusin) e la Serbia che resta secco di punti per tre minuti e mezzo. Ma non ne approfittiamo, segnano Mancinelli, Gallinari ed Hackett (per un 2+1) ma quando Tepic fora per la prima volta la retina italiana abbiamo nel carniere solo 7 punti. Ancora Mancinelli, arriva anche il momento di Bargnani che trova il campo proprio quando i serbi si scuotono dal torpore e risalgono in pochi istanti (8-9). Si sblocca anche Belinelli dall'arco (14-8), porta pure palla e cerca Bargnani su un pick-and-roll che non produce effetti. Come l'ingresso di Keselj, Bargnani si scuote stoppandolo, Gallinari ha mani dolci per il 16-8 a 1'30" dalla prima sirena. Per un ottimo Hackett arriva Maestranzi (che si perde subito Teodosic) ma Gallinari trova la schiacciata (18-8). Ed è un'Italia attenta in difesa, tocca e devìa palloni su palloni. Sirena, 18-10 Italia, Gallinari a 8, serbi a quattro canestri in tutto.
Carraretto per Mancinelli e Gallinari in ala forte, ora. Bargnani attacca Perovic e lo batte (20-12, massimo vantaggio) mentre Maestranzi non tiene Teodosic e cade nel secondo fallo. Come Belinelli, che esce per Mordente. Gallinari recupera e schiaccia, viaggia ad un punto al minuto. Macvan è la risposta di Ivkovic, riporta la Serbia a -6 che diventano 4 quando Markovic crea la schiacciata di Perovic (22-18). Sbaglia la tripla Mordente, abbiamo un quintetto dove Carraretto rende 10 centimetri a Bjelica ma poi va a prendersi offensivo e fallo. Timeout Piangiani, perché la circolazione s'è fermata in attacco (2/8 nel quarto), ci rifugiamo nel fallo e la Serbia è a -2. Bjelica si guadagna i tre liberi e l'emorragia sale: il parziale è 2-11 per il primo vantaggio serbo (22-23). Rientra Hackett per Maestranzi, e Mancinelli per Gallinari, mentre Bargnani resta freddo (1/5). La palla torna a circolare ed il frutto è la tripla di Mordente. Gli azzurri collezionano il doppio di falli (10-5), c'è anche Datome beffato dal ferro, Tepic gli segna in testa il +4 serbo (29-25), l'ala di Roma si riscatta stoppandolo brutalmente. Ma Macvan è una macchina per il suo decimo punto (4/4 al tiro). Cala la difesa e coi liberi di Rasic la Serbia ora allunga (33-27). Ossigeno da un canestro di Cusin su tripla corta di Mancinelli, Tepic cesella l'11/11 ai liberi per il 35-29, l'ultimo possesso azzurro non funziona, sirena di metà gara con l'Italia sotto di 6. Ed a chiedersi se una Serbia così opaca per un quarto intero ricapiterà ancora. Pure se Pianigiani s'è trovato a dover proteggere Belinelli dai falli, riposare Gallinari ed ha avuto molto poco da Bargnani.
Segna Gallinari, ma Tepic ne fa uno che conta di più, da tre (38-31). Giochiamo col miglior quintetto di giornata (Hackett in regìa), Mancinelli si perde Tepic (40-31) e Hackett idem con Teodosic: la Serbia, ora quella vera, ci punisce senza pietà (43-31). Due minuti giocati e siamo già ai piedi di un Everest, col timeout obbligato. Ancora Teodosic (45-31) materializza il timore di Pianigiani, quello di perdere il contatto con la partita. Belinelli cerca di scuotersi con una tripla impossibile, Krstic ci punisce in transizione: 47-31, orlo del ko già al 23'. Dallo spogliatoio non è uscita la reazione, ma un 2-12 molto rapido. Teodosic prende non il controllo, ma il dominio sulla gara: manda a schiacciare Tepic (49-32), Pianigiani è al secondo timeout in 90 secondi, al rientro Belinelli passa palla ai fotografi. Proviamo la zona, sul -17 a neanche metà frazione, Tepic esalta la qualità della circolazione serba (34-52 al 25'). Poi la scossa. Bargnani col 2+1, Hackett e Carraretto per un sussulto da 7-0 (41-52) e va a ruota anche Belinelli con 4 punti filati (47-55, al 28'). Mentre Gallinari deve tornare in panchina con la caviglia destra dolorante e subito trattata. Bargnani al tap-in (49-55) ora i neutrali lituani fanno il tifo per noi, e quando Bargnani mette il jump (51-55 al 29') il timeout numero due scatta per Ivkovic. Bargnani segna anche nel cuore dell'area (53-57) e prende rimbalzi. La penultima sirena è colorata d'azzurro, 24-22 il parziale che però non racconta la faccia diversa mostrata nella metà del quarto (19-5), con 11 punti di Bargnani.
Ancora zona, per l'Italia, che ritrova Gallinari. Ma anche il suo antisportivo su Keselj. I serbi ne approfittano per un attacco che frutta i due liberi ed il canestro di Macvan che ha deciso di non sbagliare mai (53-61). Tripla di Keselj e la forbice si riallarga (53-66) con gli azzurri che pagano la fatica della rimonta ed i serbi che trovano linfa dalla panchina (con Rasic ad esempio). Noi ci fermiamo e loro si riaccendono: dal 53-57 ci ritroviamo in cinque minuti sotto di 18 (57-75), con meno di cinque minuti da giocare. Il debutto è stato contro i vicecampioni d'Europa, e la differenza s'è vista. Domani, contro la Germania, il tempo del riscaldamento è già finito se si vuole arrivare a giocare la seconda settimana.
ITALIA-SERBIA 68-80 (18-10, 29-35, 53-57) ITALIA: Maestranzi, Carraretto 2, Mancinelli 8, Bargnani 22, Gallinari 15, Mordente 3, Cinciarini, Belinelli 9, Cusin 2, Datome, Hackett 7. Ne Renzi. SERBIA: Teodisic 15, Tepic 15, Rasic 5, Bjelica 3, Markovic 2, Savanovic 5, Keselj 7, Krstic 8, Perovic 6, Macvan 14. Ne Marjanovic. Arbitri: Christodoulou (Gre), Draibikovski (Ucr), Ciulin (Rom). Note - Tiri da 2: Italia 24/46; Serbia 20/42; Tiri da 3: Italia 2/11; Serbia 9/26; Tiri liberi: Italia 14/15; Serbia 13/13; Rimbalzi: Italia: 33; Serbia 38. Massimo vantaggio Italia: +8 (20-12 all'11); Massimo svantaggio: -18 (34-52 al 25'). Spettatori: 4000
fonte: repubblica.it
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