Questione di Principio su Calcio GP 20.06.2011, Numeri e curiosità di Massimo Carrera

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principiopaolino1974
view post Posted on 19/6/2011, 12:16     +1   -1




Carrera, proprio a Rampulla il suo unico gol bianconero
Il 27 agosto nel destino: data del suo esordio in A e nella Juve

Massimo Carrera nasce a Sesto San Giovanni il 22 aprile 1964 e proprio nella Pro Sesto inizia la sua carriera da calciatore. Indossa poi le maglie di Russi, Alessandria e Pescara, ma è a Bari che si afferma. Esordisce in serie A il 27 agosto 1989 in Bari-Fiorentina 1-1 e colleziona nella massima serie nostrana 309 presenze, condite da 4 reti. Le sue ottime prestazioni in terra pugliese attirano le attenzioni della Juventus del Trap. Gioca la sua prima partita in bianconero, peraltro subito da titolare, il 27 agosto 1991, in un match di Coppa Italia a Udine che finisce a reti inviolate. Nella Juventus accumula 166 presenze complessive, di cui 147 dal primo minuto, e una rete, la quale è la perfetta testimonianza di quanto i destini, nello sport e nella vita, a volte si incrocino in maniera quantomeno curiosa e bizzarra. Lui che entrerà poi a far parte dello staff tecnico juventino, l'unico gol messo a segno con la casacca più importante della sua carriera lo realizza a un altro personaggio che ha prestato per molto tempo i suoi servigi alla Signora: il futuro compagno di squadra Michelangelo Rampulla. Allo stadio Delle Alpi, domenica 27 ottobre 1991, contro la Cremonese, Carrera sblocca il risultato dopo soli 7 minuti prima del raddoppio di Casiraghi. 96 vittorie, 40 pareggi e 30 ko: questo il suo bilancio all'ombra della Mole. Giocatore molto corretto, alla Juve colleziona soltanto 26 ammonizioni e una sola ininfluente espulsione, in un 5-0 rifilato al Padova il 2 marzo 1996. L'unica macchia della sua militanza bianconera è forse quello sfortunato autogol del 15 settembre 1991, che permette al Milan di pareggiare all'89' e che blocca la fuga della Juve fino a quel momento a punteggio pieno. Si tratta comunque di una deviazione assolutamente fortuita più che di una colpa. L'altra autorete la firma il 30 maggio 1993 in un clamoroso Pescara-Juve 5-1, con la squadra che pochi giorni prima si era saziata alzando la Coppa Uefa. Marcatore insuperabile e garanzia assoluta prima da terzino destro e poi da centrale, difficilmente perdeva di vista il suo diretto avversario. Forse l'unico che lo ha mandato veramente in tilt è stato Casagrande nel derby vinto 2-0 dal Toro il 5 aprile 1992. Inspiegabilmente, ha giocato una sola partita in Nazionale, convocato da Sacchi. A Cesena il 19 febbraio 1992, contro il San Marino di un certo Bonini, in un'amichevole finita 4-0 grazie a Roby Baggio (due gol), Donadoni e Casiraghi. Dopo la succitata Coppa Uefa ha vinto poi con Lippi scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Champions. Quindi ha proseguito il suo percorso con Atalanta (da capitano e leader), Napoli, Treviso e Pro Vercelli, appendendo le scarpe al chiodo a 44 anni.
 
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