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| Marchisio il predestinato
La sua prima maglia da titolare rievoca la data di fondazione
Che Claudio Marchisio sia un predestinato, lo si capisce subito. Il 15 aprile 2006 è l'inizio della sua avventura bianconera: portato per la prima volta in panchina (da Capello), non entra in campo, ma funziona perfettamente da amuleto. La Juve gioca un match fondamentale per il tricolore a Cagliari, i sardi passano in vantaggio con un rigore di Suazo e la sconfitta pare inevitabile, ma al 95' arriva il pareggio di Cannavaro. Poi i fatti di Calciopoli, nel cui contesto Marchisio è la dimostrazione pratica di quel proverbio secondo il quale non tutti i mali vengono per nuocere: la discesa in B consente l'ascesa di alcuni giovani che probabilmente avrebbero avuto un cammino più tortuoso. Marchisio esordisce in prima squadra il 19 agosto 2006 in Coppa Italia, a Bari contro il Martina, Deschamps lo butta nella mischia al 39' della ripresa al posto di Matteo Paro in una contesa che i bianconeri vincono 3-0. Sempre con il tecnico francese gioca poi la prima delle sue 114 gare da titolare: Juve-Brescia 2-0. E' il 1° novembre, come la data di fondazione della società. Già, altrimenti che predestinato sarebbe?
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