| La cosa che mi fa più male, quando si parla della farsa del 2006, è sentir dire proprio da certi juventini "Calciopoli mi ha stufato". Ma stiamo scherzando?
Urge una doverosa premessa. Se le conseguenze dello scandalo calcio vengono tuttora utilizzate per giustificare gli insuccessi degli ultimi anni, allora siamo d'accordo. I risultati penosi della nostra Juventus dipendono sì dallo smantellamento di quello squadrone, ma ormai è passato molto tempo e gli alibi non valgono più. Guardate del resto il Napoli: è ripartito dalla C ed è arrivato nei quartieri alti della massima serie.
Dicendo però che siamo stufi di Calciopoli facciamo il gioco di chi vuole far passare inosservata la profonda ingiustizia che abbiamo subìto, di chi vuole dimenticare, insabbiare, non ammettere il più clamoroso errore della storia del calcio. Forse gli juventini stufi subiscono passivamente il bombardamento mediatico rimanendo dunque in superficie, un po' come fece chi decise di spedirci in serie B. Purtroppo devo condividere la sensazione di Paolo Rossi di Juventus Channel, il quale ha sostenuto durante un dibattito a Serata Juve in onda su Quartarete, a cui ho partecipato anch'io, che oggi non c'è lo stesso clima giustizialista che c'era nel 2006. Aggiungo: già, oggi non c'è un intervento della politica, non c'è un Romano Prodi che parla di "fatti delittuosi accaduti nel mondo del calcio". Tv e giornali, inoltre, si occupano della vicenda in maniera del tutto marginale. E noi come reagiamo? Dicendo che siamo stufi? E no, cari juventini, forse qualcuno ha bisogno di essere informato.
La sentenza con la quale siamo stati condannati, redatta dal professor Sandulli, è la seguente: "Abbiamo debellato un sistema, anche se fatto solo di contatti atipici e anche goliardici, quasi da caserma". Tutto qui? Insomma, c'erano rapporti estremamente confidenziali tra Moggi e i designatori arbitrali, ma non è venuto fuori nemmeno una parvenza di illecito. Siamo stati decapitati per una manciata di telefonate e poi si è scoperto che a usare il telefono non era solo l'ex dg della Juve. Erano anche Moratti, Facchetti, Galliani. Nessun sorteggio truccato, nessun regalo in cambio di favori, niente di niente. Per noi hanno coniato ad hoc il reato di "illecito strutturale".
Oggi la situazione è ben diversa, dopo gli ultimi sviluppi. Vieri ha dichiarato che i giocatori dell’Inter firmarono una clausola per cui
non avrebbero dovuto rivelare il piano Moratti-Telecom di "eliminare" le squadre più forti. Al processo di Napoli l'ex guardalinee Coppola rilasciò la seguente testimonianza: "Mi arrivò una telefonata di Mazzei (collaboratore di Bergamo e Pairetto), il quale mi annunciava che la Disciplinare mi avrebbe contattato. Io avrei dovuto dire che si trattò di uno strattonamento da parte di Cordoba a Bettarini durante Inter-Venezia, e non di una manata. Ma non cambiai la mia versione e da allora non ho più fatto la serie A. Andai spontaneamente dai carabinieri di Roma per parlare di questa vicenda, ma mi dissero che non interessava e quindi non la verbalizzarono. In ogni caso, questo è soltanto uno dei tanti episodi che potrei raccontare". In più ribadisco che con i designatori parlavano tutti (non era peraltro vietato dai regolamenti) e parlavano anche di griglie arbitrali, con le medesime modalità di Moggi.
Francamente mi sembra di scorgere un malcostume generale, ma non un illecito, né da parte di Moggi, né da parte di altri. Però le dichiarazioni suddette mi sembra che abbiano una certa gravità, così come mi sento di dire che si avvicini molto di più a un illecito il fatto che Paolillo dell'Inter procurasse colloqui di lavoro all'ex arbitro Nucini.
In mezzo a tutto ciò, mettiamoci pure il fatto che al processo Gea è stata esclusa l'associazione a delinquere; mettiamoci altresì il fatto che a Napoli sia emersa la seguente constatazione: durante il campionato indagato, la Juventus ottenne una media-punti a partita pari a 1,89 quando fu diretta da terne arbitrali affiliate alla "cupola" (ossia arbitri e assistenti indagati nel processo in quanto ritenuti facenti parte del sistema Moggi), mentre la suddetta media salì a ben 2,63 quando a fischiare furono terne "neutre". Si è appreso inoltre che la Juventus si posizionò all'ultimo posto nella graduatoria delle espulsioni "favorevoli", cioè quelle inflitte da arbitri "amici" verso squadre avversarie, e grossomodo nella media nella classifica delle ammonizioni "favorevoli", e comunque alle spalle dell’Inter, tanto per citare una formazione avversaria a caso. Lo stesso arbitro Bertini, in una deposizione spontanea, ha ammesso di aver commesso degli errori (anche se in buona fede) svantaggiando la Juve.
E allora, cari juventini, siete ancora stufi? Io onestamente sono stufo solo di veder alzare coppe e trofei a una squadra che, senza Farsopoli, starebbe ancora a chiacchierare e a sognare sotto l'ombrellone.
Principio Paolino, 37 anni, giornalista e scrittore
Autore dell'almanacco della storia della Juventus "Complesso di superiorità"
|
Web
