[Topic unico] Roma-Juventus 0-2., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

« Older   Newer »
  Share  
muni79
view post Posted on 22/3/2011, 12:42 by: muni79     +1   -1




Roma-Juve: Totti contro Del Piero, in due contro tutti


image


Pur essendo le ultime grandi bandiere devono sempre dimostrare qualcosa. I protagonisti sono ancora i numeri 10 e lo saranno nella sfida dell’Olimpico che si trasformerà nell’ennesima vetrina della loro immensa classe



TORINO, 22 marzo - C'è sempre una canzone e se pensi a questi due moloch del calcio italiano, rivali per convenzione, amici perché diversissimi, non puoi prescindere dai Queen di «Who wants to live forever?». Era la colonna sonora di Highlander. E loro, per esempio, vogliono vivere per sempre, infatti, fanno tutto per allontanare la fine del gioco. Francesco Totti e Alex Del Piero sono gli highlander d’Italia e sono quelli che appena provi a raccontarli, anche nei sottovoce delle tribune, come grandi ma finiti, li scopri infiniti. Eccolo il verso che descrive gli Immortali degli anni Novanta e Duemila: «Non c’è tempo per noi, Non c’è spazio per noi / Cos’è che costruisce i nostri sogni, eppure ora scorre via? Chi vuol vivere per sempre? Chi vuol vivere per sempre? » Eh sì, perché l’immortalità calcistica ha un prezzo, anche salato da pagare: chi vuole pagarlo? Lo hanno pagato con modalità diverse, Alex e Francesco, appena entrato nel ristrettissimo club dei Bicentenari del Gol (e l’idea di agguantare entro i tre anni di contratto Baggio, Altafini, Meazzae perfino Nordahl è un sogno, non una chimera).

I PROTAGONISTI Tutta una vita a segnare e servire una patria sola, anche quando ti sei sentito scozzese in terra inglese: capitava guardando alla Juve, al Milan e all’Inter a Francesco Totti; è capitato anche a Del Piero quando Calciopoli ha distrutto tutto quello che la sua Juve era stata capace di diventare sotto il suo regno. Tutta la vita a inseguire un sogno azzurro, dopo delusioni ed esclusioni (Francia ‘98 per l’uno e l’altro; l’Europeo 2000 perso al fotofinish), fino alle notti perfette in Germania.

IN PARALLELO Due carriere in parallelo, ma con significative differenze: per tutti gli anni che sono passati dallo scampato pericolo di una cessione alla Samp per incompatibilità con la meteora Carlitos Bianchi, Totti è stato al centro della Roma. Il Progetto sempre attorno a lui veniva disegnato: trequartista o esterno d’attacco, zemanianamente al servizio della ricerca del gol o capellianamente al fianco di Batigol, sempre e comunque Totti. Il primo anno in cui l’idea stessa di squadra non si sposava col Totti sempre e comunque è stato proprio questo: hanno preso un centravanti puro, 10 anni dopo Bati e dopo l’evoluzione da centrattacco firmata Spalletti del nuovo Meazza (2007). E per salvare faccia davanti ai nuovi proprietari e (forse) qualificazione in Champions, dopo il flop Ranieri (in comune con Del Piero anche questo), Montellanon prescinde dal Capitano e manda il goleador Borriello in panca. Chissà se Del Piero l’avrà pure invidiato, il diversissimo amico romano (indimenticabile il video insieme nella raccolta di barzellette di Totti) visto che da Capello in poi, a.d. 2004, e ad eccezione dell’anno in B, Del Piero è sempre stato “uno dei?” Come un personaggio dei film di Altman, che sono un coro. Eppure cosa sarebbe stata la Juve di questi anni senza i ricami di Alex o le linguacce a Madrid come domenica col Brescia. In ogni caso per Del Piero e il suo contratto mille distinguo, per quello di Totti - per certi versi folle - levate di scudi sempre e comunque non romaniste.

MONDO ANTICO Al fuoco amico, Francesco si sta abituando anche se proprio nel suo piccolo mondo antico si rifugiava ad ogni attacco, ad ogni tentazione rimossa: ha sempre guardato al mondo come un posto lontano dove collocarsi, mai ha preso seriamente in considerazione Abramovich o Florentino Perez che gli avevano fatto proposte da nababbo. Crede, Totti, che il Nord o l’estero lo giudichi solo per le troppe espulsioni o per alcuni atteggiamenti provocatori o solo eccessivamente rugantineschi. A Totti basta Roma e la romanità, mentre Alex ha sempre guardato oltre il calcio, oltre l’oceano, all’America. Attori di microfiction pubblicitarie entrambi, i due numeri 10 hanno duellato anche a colpi di spot: Francesco, però, ha ormai sviluppato l’arte mimetica del gesto facciale e dello sberleffo. In attesa dell’evoluzione del Del Piero attore (ma il suo animo rock è certo più spiccato ed evoluto, viste le amicizie con Bono e Oasis), viene da chiedersi cosa abbiano dentro due tipi così per reggere l’urto della vita, ora come allora. E torna in mente la domanda dell’highlander: chi vuole vivere per sempre, nonostante infortuni e sfighe varie? Perché l’eternità è anche una condanna. Totti e Del Piero, probabilmente, si sono rassegnati ad essere quello che hanno sognato un giorno e non possono essere che così: pagine di storia che si aggiornano.

fonte: Tuttosport
 
Top
484 replies since 21/3/2011, 20:46   7473 views
  Share