| JUVENTUS-MILAN 0-1
Buffon 4; Sorensen 5.5, Barzagli 5.5, Chiellini 6, Traore 4 (Bonucci sv); Krasic 6, Marchisio 4, Felipe Melo 5, Martinez 5; Toni 4 (Iaquinta 4), Matri 4 (Del Piero sv).
Con le disgrazie dell'anno passato si pensava di aver toccato il fondo: invece no, questa squadra dimostra che si può ancora scavare. Le dichiarazioni infrasettimanali e quelle post gara di giocatori e dirigenti impongono di tener vivo l'interesse perché non si può dire che il nostro campionato è finito a febbraio dopo la sconfitta con il Lecce, ma la verità è che ormai si gioca senza obiettivi. E' più facile scalare l'Everest che andare in Champions, mentre l'Europa League nessuno la vuole. E allora in queste partite inutili che mancano di qui alla fine di una stagione vergognosa, ecco che la rassegnazione regna sovrana e senza motivazioni non può che venir fuori una prestazione scialba, senza un sussulto, senza un'emozione, senza un tiro in porta. Che tristezza vedere la nostra Juve in queste condizioni e che depressione ti assale se pensi che chissà quando si potrà intravvedere la fine del tunnel. Il tutto contro un Milan che non ha fatto quasi niente per vincere la partita, è bastato un tiraccio telefonato di Gattuso sul quale è drammatico constatare che anche uno come Buffon ti tradisce. La ricerca del lato positivo a tutti i costi ti porta a pensare quello che nella storia hanno sempre fatto i nostri denigratori e cioè che questi tre punti se non altro li abbiamo gentilmente concessi all'unica squadra che può impedire all'Inter di vincere lo scudetto. Già, ma da dove si riparte? Come si fa ad uscire dal tunnel? E' ovvio che non si potrà andare avanti in eterno con questo allenatore, il quale dovrebbe avere almeno il buon senso di rassegnare le dimissioni magari solo per farsele respingere; in questo momento comunque un nuovo tecnico non potrebbe fare i miracoli e allora andiamo avanti con Delneri fino al termine di questo scempio, tanto non ha senso pagare due tecnici e buttare via altri soldi. Quelli ne abbiamo già sperperati abbastanza: si tira un sospiro di sollievo quando si pensa che Traoré per fortuna è arrivato solo in prestito e non vediamo l'ora di rispedirlo al mittente, ma per Martinez ad esempio le cose non stanno così, trattasi anzi di uno dei primissimi investimenti fatti dalla nuova dirigenza, praticamente 12 milioni di euro, quasi 24 miliardi delle vecchie lire gettati nel water. Il mercato di gennaio, con gli arrivi di Toni, Barzagli e Matri, ci aveva fatto sperare in un cambio di marcia che si è rivelato poi effimero e illusorio. E' inspiegabile come i succitati attaccanti contro l'Inter abbiano dato una grande dimostrazione di forza e poi in breve tempo siano diventati delle presenze impalpabili in campo. L'ex difensore del Wolfsburg, dal canto suo, è andato piuttosto bene ma nell'azione del gol la sua incertezza è stata palese. Ripartiamo allora da Milos Krasic, si vede che è un giocatore superiore alla media, va solo inserito in un contesto più propizio, non può fare tutto lui. E poi urge carisma, una forte personalità e la mentalità vincente sia per quel che riguarda la guida tecnica che in seno alla dirigenza.
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pure io, anche se poi ho sbroccato qui sul forum, ma in qualche modo dovevo sfogarmi