Lecce-Juventus 2-0: fine dell'agonia

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principiopaolino1974
view post Posted on 20/2/2011, 16:04 by: principiopaolino1974     +1   -1




LECCE-JUVENTUS 2-0
Buffon 5; Sorensen 5 (Iaquinta 4), Barzagli 4.5, Bonucci 5, Chiellini 4; Krasic sv (Storari 5), Felipe Melo 5, Aquilani 4, Marchisio 5; Matri 5, Toni 4.5 (Del Piero 4.5).

Lecce era un bivio: o vinci e alimenti i sogni di Champions, o non vinci e vanifichi tutto. Se poi perdi, allora ecco che ripiombi nell'incubo. A parte qualche episodio dubbio (fallo da rigore e da ultimo uomo su Toni, fallo sullo stesso Toni invertito nell'azione che porta all'espulsione di Buffon), è bene che però gli alibi li lasciamo da parte. Perché il problema di questa partita è stata la nostra prova imbarazzante. Ed era la partita più importante della stagione, era per l'appunto il bivio. Un approccio completamente molle, un atteggiamento senza grinta e senza rabbia. Contro un Lecce a cui mancava mezza squadra e che può vantare la peggiore difesa di tutta la serie A. Male tutti, davvero tutti, ma il momento che più preoccupa non è quello di alcuni giocatori da cui non ci aspettiamo grandi cose, bensì quello di Giorgio Chiellini: un elemento che mai e poi mai ci saremmo aspettati di mettere in discussione, ma che vive una situazione che a questo punto è diventata allarmante. Potremmo stare a discutere anche di alcune scelte di Delneri, ma il punto non è neanche questo: la partita forse l'avremmo persa in qualunque modo, il problema è la mentalità con cui vai in campo, una mentalità con cui non vai da nessuna parte. Arrivati al bivio, ora siamo una squadra senza obiettivi. Pensare che, un tempo, uscire a febbraio dalla lotta scudetto era un dramma sportivo, ora a febbraio usciamo dalla lotta per il quarto posto... Siamo oggi come un malato terminale a cui hanno staccato la spina: l'agonia è finita, non si contano più i punti di distacco dalla zona Champions, non si guarda la classifica, non si va a vedere chi è il nostro prossimo avversario né gli scontri diretti delle nostre antagoniste. L'agonia è finita. E lasciamo perdere per favore l'Europa League, meglio niente. Ora la società ha tre mesi di tempo per fare le opportune valutazioni per l'anno prossimo, tanto le partite che mancano di qui alla fine della stagione sono pleonastiche. L'agonia è finita.
 
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