| PALERMO-JUVENTUS 2-1
Buffon 5.5; Grygera 5.5, Barzagli 5.5, Chiellini 5.5, Grosso 6.5 (Salihamidzic sv); Krasic 6, Aquilani 5 (Sissoko 5), Melo 5, Marchisio 6.5; Matri 5.5 (Martinez 5.5), Del Piero 6.
E va beh, le abbiamo prese di nuovo ma, se avessimo giocato sempre come la seconda parte del primo tempo, la nostra classifica non sarebbe così disastrosa. Un frangente in cui si è vista finalmente una Juve in palla, capace di reagire e di costruire, di metterci quantità ma anche qualità. Il problema è che le partite durano novanta minuti, per cui in mezzo c'è stata una prima fase con una retroguardia che oppone una resistenza troppo molle (sempre più preoccupanti le amnesie di Chiellini mentre Barzagli salta a vuoto sul primo gol) e un momento successivo in cui le energie sono venute a mancare, così il Palermo ha potuto controllare piuttosto agevolmente il risultato. C'era tanta attesa per la prova di Matri: è vero, la sua prestazione è stata insufficiente, soprattutto in virtù di un paio di ghiotte opportunità fallite, ma non è il caso di condannare un giocatore che è appena stato catapultato in una nuova realtà. C'è di buono che si fa trovare al posto giusto quando conta, cosa che non accadeva con Amauri, diamogli tempo. Le lacune, oltre a una difesa assolutamente da registrare, concernono inoltre un centrocampo con poco fosforo, visto che Aquilani continua a latitare, a Melo non si può chiedere di illuminare il gioco e lo stesso discorso vale per Sissoko. Insomma, qualche segnale di risveglio si è visto e questo lascia ben sperare per il futuro, intendendosi per futuro la prossima stagione, dato che questa è ampiamente compromessa: tutto quello che possiamo fare, ahinoi, è chiudere il campionato con dignità, magari andando a togliersi qualche soddisfazione contro qualche rivale fastidioso... Questa è la realtà: già il quarto posto è molto distante, se poi perdi anche quando le altre rallentano... Concludiamo con il silenzio stampa deciso dalla squadra dopo l'ennesimo errore arbitrale. Non si può non dare un rigore grosso quanto tutto lo stadio, una strana miopia che non è più accettabile.
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