Altre recensioni "Complesso di superiorità"

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principiopaolino1974
view post Posted on 2/2/2011, 10:51     +1   -1




HURRA' JUVENTUS
Non bastano le quasi settecento pagine di un almanacco che raccoglie migliaia di dati, statistiche, vittorie e sconfitte, leggendari campioni di ogni tempo e molto altro ancora per descrivere il complesso di superiorità della Juventus dal 1897 a oggi, perché, mentre scriviamo, altre pagine di questa leggenda si stanno realizzando. Principio Paolino ricostruisce attraverso una massa enorme di schede di campionati, calciatori, allenatori e tornei la storia della Juventus, la più seguita di ogni angolo della penisola e oltre perché, come scriveva il compianto avvocato VIttorio Chiusano: "La Juve è storia, tradizione, un pezzo del paese, un'immagine dell'Italia nel mondo" o come affermava l'Avvocato Agnelli "Mi emoziono perfino quando leggo sul giornale la lettera J in qualche titolo: penso subito alla Juve". Totò Lo Presti nella prefazione del volume approfondisce il concetto. La trama del saggio è già impressa nell'immagine di copertina impreziosita dai volti dei suoi tre più grandi interpreti Gaetano Scirea, Giampiero Boniperti e Alessandro Del Piero.


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Due colori: il bianco e il nero. Una storia ultracentenaria: ricca di successi e trionfi. Una squadra: la più amata dagli italiani (numeri alla mano). Non poteva che intitolarsi “Complesso di Superiorità” l’almanacco della storia della Juventus, dalla sua fondazione, ossia 1 novembre 1897, sino ai giorni nostri, curato da Principio Paolino e pubblicato da Bradipolibri (www.bradipolibri.it).
Copertina dedicata alla bandiera Alex Del Piero, con due richiami visivi ad altri grandi della storia bianconera quali Giampiero Boniperti e Gaetano Scirea, il volume, la cui prefazione è stata affidata al giornalista Salvatore Lo Presti, rappresenta un’autentica miniera di informazioni, di dati, di statistiche sulla Vecchia Signora del calcio italiano.
Un’esauriente cronistoria, il dettaglio del ricco palmarès, le formazioni che hanno vinto il tricolore, tutte le finali disputate e gli albi d’oro, i presidenti che si sono succeduti alla guida del club, le diverse stagioni calcistiche (per ogni annata sono presenti risultati e marcatori e lo schieramento tipo) con un approfondimento sugli ultimi due campionati, per proseguire poi con il bilancio totale delle partite (in casa, in trasferta e in campo neutro) con le compagini affrontate dalla Juventus nella sua storia e con le statistiche individuali dedicate ad allenatori e giocatori.
Un libro che non può certamente mancare nella libreria di ogni juventino doc ma anche di tutti coloro che amano il calcio e le statistiche.


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Il titolo, da Premio Nobel, è di un corposo volume che attraverso numeri e statistiche riguardanti la storia della Juventus dimostra l'indubbia esistenza della caratteristica suddetta.
E di cifre ce ne sono tantissime e riguardano partite, singoli giocatori, stagioni sportive, record stabiliti dai bianconeri, confronti con altre squadre nazionali ed internazionali, competizioni: viene perfino riportato alla luce un clamoroso Cento-Juventus 0-15 avvenuto nella prima edizione della Coppa Italia.
Sono cifre e numeri che stanno a dimostrare che i successi sportivi ottenuti dalla Juventus nella sua oltresecolare storia derivano solo e soltanto dalla forza e/o dalla bravura di dirigenti, tecnici ed allenatori.
Una vera Bibbia per l'appassionato juventino e per dimostrare, cifre alla mano, che soltanto un diffuso sentimento popolare animato da malafede ha cercato di scalfire nell'estate del 2006.
Farsopoli ha distrutto una squadra ed una società che per almeno un decennio ancora sarebbero state ai vertici del calcio, ma non hanno minimamente scalfito quella consapevolezza di superiorità che ogni juventino porta nel proprio animo.
Al diffuso sentimento di frustrazione popolare per quelle vittorie che non arrivavano mai, gli juventini non hanno risposto con l'odio dei rivali, ma con la loro solita compostezza e civiltà: non un treno deviato, non un cassonetto dato alle fiamme, ma attraverso un lungo e paziente lavoro di indagine hanno costretto Figc e tribunali a riprendere mano a quelle carte che i mass-media (e non solo loro) avrebbero voluto far cedere nel dimenticatoio.
Se entrate in un bar durante una discussione di calcio tra gli avventori, ne vedrete sicuramente uno in disparte in attesa che tutti finiscano di enunciare i loro proclami. Solo allora costui profferirà verbo, una verità lapalissiana che di fatto chiuderà la discussione. Costui è uno juventino.
E se uno è juventino non può che godere di un complesso di superiorità.
 
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