| JUVENTUS-CATANIA 2-0
Buffon 6.5; Sorensen 6, Bonucci 6, Chiellini 6, Grosso 6 (Grygera 6); Krasic 6.5, Felipe Melo 6.5, Marchisio 6, Pepe 7; Toni sv (Aquilani 5.5), Del Piero 7 (Motta sv).
Due a zero alle riserve del Catania: una vittoria che poteva e può sembrare scontata, ma che arriva dopo due disastri e che quindi rappresenta una necessaria iniezione di fiducia. Riassaporare il gusto del successo era fondamentale per il morale della truppa e serve per ripartire anche in campionato. Per di più la Coppa Italia, tanto snobbata dalle big, per la Juve è un trofeo che quest'anno vale più del solito, sia perché l'Europa è già svanita, sia perché lo scudetto è francamente qualcosa di molto simile a una chimera. Inoltre alzare questo trofeo vorrebbe dire tornare a rimpinguare la bacheca dopo Farsopoli e, infine, non dimentichiamoci che si potrebbe confermare il fatto di essere sempre stati i primi in tutto. I primi in Italia a vincere 5 scudetti di fila, i primi in Europa a vincere le tre coppe continentali, i primi al mondo a conquistare tutti i titoli che si possono conquistare. Ebbene, potremmo essere la prima squadra della nostra penisola a portare a casa la decima coppa nazionale, il che ci consentirebbe di collocare un simbolo permanente sulla maglia accanto alle due stelle. Contro i siciliani, arriva più di una conferma. La prima è che quando compriamo un giocatore dovremmo farlo passare da Lourdes prima che da Torino: Toni si fa male subito in avvio e la Juve gioca con il solo Del Piero di punta. Il capitano dimostra comunque di essere in gran forma e, in queste condizioni, può ancora essere utile alla causa prima di ammainare la bandiera. A centrocampo, Aquilani è sempre in palese difficoltà mentre Felipe Melo si conferma imprescindibile, purtroppo quel gesto scriteriato col Parma lo terrà ancora ai margini degli eventi. Infine la solita nota di merito per Pepe, all'occorrenza terzino o ala, a destra o a sinistra, e stasera anche centravanti. Chiusura doverosa con il numero uno dei numeri uno, Gigi Buffon (autore di un paio di interventi sicuri): a fine gara ringrazia lo stadio che lo ha osannato e ai microfoni Rai dichiara che sarebbe potuto andare a vincere qualcosa altrove, ma l'affetto dei tifosi bianconeri nessuno glielo avrebbe dato. Una dichiarazione d'amore in una serata che dev'essere per la Juve un nuovo punto di partenza.
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